Le false memorie sono distorsioni cognitive in cui il soggetto percepisce come autentici eventi mai realmente accaduti. Si tratta di un fenomeno ampiamente studiato in psicologia, soprattutto per le sue rilevanti implicazioni in ambito legale. In soggetti sani, la formazione di false memorie viene modulata da numerose variabili, tra le quali i tratti di personalità. L’alessitimia è una condizione caratterizzata da una difficoltà nell’identificare e descrivere le proprie e altrui emozioni, ed è associata a deficit nella regolazione e consapevolezza emotiva. La letteratura evidenzia una possibile influenza negativa sui processi mnestici, in particolare in risposta a stimoli emotivi. Tuttavia, il suo contributo nella formazione di false memorie resta ancora poco esplorato. Il presente studio si propone di esaminare l’influenza dell’alessitimia nella formazione di false memorie in risposta a stimoli emotivi. In particolare, l’obiettivo principale è stato quello di capire se individui con elevati livelli di alessitimia manifestassero una maggiore propensione alla creazione di false memorie di fronte a contenuti emotivamente rilevanti, rispetto a soggetti con livelli più bassi di alessitimia. Particolare enfasi è stata posta ai diversi tipi di errori inferenziali associati alle false memorie, come l’errore di completamento (“gap-filling errors”) e quello causale (“casual errors”), nonché alle differenti dimensioni che caratterizzano l’alessitimia e alle diverse esperienze soggettive associate al ricordo, distinguendo tra “ricordo” e “familiarità”. I risultati ottenuti da questo studio rivelano un’interazione significativa tra alti livelli di alessitimia, la valenza emotiva e la formazione di errori di completamento. In particolare, emerge che punteggi elevati di alessitimia sono correlati con una maggiore probabilità di commettere errori di completamento in risposta a episodi caratterizzati da una valenza emotiva positiva. Inoltre, tali risultati si riflettono anche nella sottoscala relativa alla difficoltà di descrivere le emozioni (DDF) della Toronto Alexithymia Scale (TAS-20). Infine, si evidenzia un utilizzo ridotto della terminologia emotiva nella descrizione di episodi con valenza positiva rispetto a quelli con valenza negativa. I risultati di questo studio contribuiscono ad una comprensione più approfondita delle interazioni tra processi emotivi e cognitivi nella formazione delle false memorie, con rilevanti implicazioni in campo forense.
Analisi dell'influenza dell'alessitimia sulla formazione di false memorie in risposta a stimoli emotivi
LIVERANI, ANDREA
2023/2024
Abstract
Le false memorie sono distorsioni cognitive in cui il soggetto percepisce come autentici eventi mai realmente accaduti. Si tratta di un fenomeno ampiamente studiato in psicologia, soprattutto per le sue rilevanti implicazioni in ambito legale. In soggetti sani, la formazione di false memorie viene modulata da numerose variabili, tra le quali i tratti di personalità. L’alessitimia è una condizione caratterizzata da una difficoltà nell’identificare e descrivere le proprie e altrui emozioni, ed è associata a deficit nella regolazione e consapevolezza emotiva. La letteratura evidenzia una possibile influenza negativa sui processi mnestici, in particolare in risposta a stimoli emotivi. Tuttavia, il suo contributo nella formazione di false memorie resta ancora poco esplorato. Il presente studio si propone di esaminare l’influenza dell’alessitimia nella formazione di false memorie in risposta a stimoli emotivi. In particolare, l’obiettivo principale è stato quello di capire se individui con elevati livelli di alessitimia manifestassero una maggiore propensione alla creazione di false memorie di fronte a contenuti emotivamente rilevanti, rispetto a soggetti con livelli più bassi di alessitimia. Particolare enfasi è stata posta ai diversi tipi di errori inferenziali associati alle false memorie, come l’errore di completamento (“gap-filling errors”) e quello causale (“casual errors”), nonché alle differenti dimensioni che caratterizzano l’alessitimia e alle diverse esperienze soggettive associate al ricordo, distinguendo tra “ricordo” e “familiarità”. I risultati ottenuti da questo studio rivelano un’interazione significativa tra alti livelli di alessitimia, la valenza emotiva e la formazione di errori di completamento. In particolare, emerge che punteggi elevati di alessitimia sono correlati con una maggiore probabilità di commettere errori di completamento in risposta a episodi caratterizzati da una valenza emotiva positiva. Inoltre, tali risultati si riflettono anche nella sottoscala relativa alla difficoltà di descrivere le emozioni (DDF) della Toronto Alexithymia Scale (TAS-20). Infine, si evidenzia un utilizzo ridotto della terminologia emotiva nella descrizione di episodi con valenza positiva rispetto a quelli con valenza negativa. I risultati di questo studio contribuiscono ad una comprensione più approfondita delle interazioni tra processi emotivi e cognitivi nella formazione delle false memorie, con rilevanti implicazioni in campo forense.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78554