Il presente progetto di tesi si propone di indagare l’influenza delle emozioni sulla percezione del tempo. Lo studio si è articolato in due fasi: una fase preliminare online e uno studio sperimentale in laboratorio. La fase online avevo lo scopo di valutare l’idoneità dei partecipanti per la successiva fase sperimentale. Lo studio in laboratorio è stato condotto presso il laboratorio di realtà virtuale CAVE, dove i partecipanti sono stati esposti a stimoli emotivi e coinvolti in una serie di compiti: un compito di enterocezione in cui si chiedeva di contare i propri battiti cardiaci in un intervallo di tempo predefinito, una valutazione soggettiva del livello di attivazione e piacevolezza (utilizzando la scala SAM), un compito di free finger tapping in cui il partecipante doveva premere una barra spaziatrice a intervalli liberamente scelti, un compito di stima temporale prospettica e uno retrospettivo, oltre alla somministrazione di un questionario sulla cybersickness (RSSQ), che aveva lo scopo di rilevare eventuali sintomi indotti dall’esposizione alla realtà virtuale. Durante l’intero esperimento sono stati raccolti dati fisiologici relativi alla frequenza cardiaca e all’attività elettrodermica. Le ipotesi formulate sono le seguenti: l’esposizione a stimoli emotivi provoca una sovrastima temporale rispetto a stimoli neutri. In particolare, i partecipanti esposti al video negativo che riportano alti livelli di arousal, dovrebbero tendere a sovrastimare la durata dello stimolo; i partecipanti invece esposti al video positivo, che riportano un alto arousal, dovrebbero tendere a sottostimare la durata del video positivo rispetto a quello negativo. Infine, ci si aspetta una correlazione tra indici fisiologici e stima temporale, in particolare tra la variabilità della frequenza cardiaca e l’accuratezza nella percezione temporale. I risultati indicano che, quando il video positivo veniva presentato per primo i partecipanti mostravano una maggiore attivazione cardiaca durante l’esposizione al video negativo. Allo stesso modo è emerso che i partecipanti sovrastimavano il tempo quando esposti al video negativo se questo veniva mostrato per ultimo.
Percezione del tempo in realtà virtuale immersiva: come le emozioni modificano l'esperienza temporale
LI VOLSI, NOEMI
2023/2024
Abstract
Il presente progetto di tesi si propone di indagare l’influenza delle emozioni sulla percezione del tempo. Lo studio si è articolato in due fasi: una fase preliminare online e uno studio sperimentale in laboratorio. La fase online avevo lo scopo di valutare l’idoneità dei partecipanti per la successiva fase sperimentale. Lo studio in laboratorio è stato condotto presso il laboratorio di realtà virtuale CAVE, dove i partecipanti sono stati esposti a stimoli emotivi e coinvolti in una serie di compiti: un compito di enterocezione in cui si chiedeva di contare i propri battiti cardiaci in un intervallo di tempo predefinito, una valutazione soggettiva del livello di attivazione e piacevolezza (utilizzando la scala SAM), un compito di free finger tapping in cui il partecipante doveva premere una barra spaziatrice a intervalli liberamente scelti, un compito di stima temporale prospettica e uno retrospettivo, oltre alla somministrazione di un questionario sulla cybersickness (RSSQ), che aveva lo scopo di rilevare eventuali sintomi indotti dall’esposizione alla realtà virtuale. Durante l’intero esperimento sono stati raccolti dati fisiologici relativi alla frequenza cardiaca e all’attività elettrodermica. Le ipotesi formulate sono le seguenti: l’esposizione a stimoli emotivi provoca una sovrastima temporale rispetto a stimoli neutri. In particolare, i partecipanti esposti al video negativo che riportano alti livelli di arousal, dovrebbero tendere a sovrastimare la durata dello stimolo; i partecipanti invece esposti al video positivo, che riportano un alto arousal, dovrebbero tendere a sottostimare la durata del video positivo rispetto a quello negativo. Infine, ci si aspetta una correlazione tra indici fisiologici e stima temporale, in particolare tra la variabilità della frequenza cardiaca e l’accuratezza nella percezione temporale. I risultati indicano che, quando il video positivo veniva presentato per primo i partecipanti mostravano una maggiore attivazione cardiaca durante l’esposizione al video negativo. Allo stesso modo è emerso che i partecipanti sovrastimavano il tempo quando esposti al video negativo se questo veniva mostrato per ultimo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78580