La presente ricerca è dedicata al cinema dell’orrore italiano del passato, in particolare sulle figure dei registi Mario Bava e Dario Argento, e di come le loro opere siano riuscite a conquistare l’entusiasmo oltreoceano - e nello specifico negli Stati Uniti - dove diversi e numerosi cineasti contemporanei sono stati influenzati dalla loro poetica e anche dalla loro tecnica per dare vita a grandi capolavori. Si tratta di un tema ancora oggi fortemente trascurato nella nostra penisola, dal momento che il cinema italiano attuale predilige focalizzare l’attenzione su tematiche di attualità o di guerra, a discapito di questo genere capace di affascinare lo spettatore grazie alle mille sfumature e significati nascosti all’interno del racconto. L’obiettivo è quello di mostrare come un genere tanto acclamato all’estero sia riuscito a giungere nel nostro territorio all’inizio degli anni Sessanta, portando una ventata di novità oltre alla nascita di pilastri intramontabili, i cui lavori ancora oggi (a distanza di numerosi anni) vengono apprezzati da un pubblico più giovane e analizzati nelle varie accademie. Attraverso il confronto tra testi e la visione di lungometraggi viene trattato il tema, al fine di cercare di capire come il genere dell’orrore si sia sviluppato e che impatto ha avuto (inizialmente) nel nostro territorio. Nel primo capitolo vengono trattate le origini del cinema dell’orrore negli Stati Uniti, con un breve excursus su due paesi come la Francia e la Germania dove questo genere ha germogliato i primi semi. Vengono, quindi, illustrati i primi lungometraggi nell’epoca del cinema muto fino a passare al sonoro, e in particolare si pone maggiormente l’accento sulla nascita dei primi mostri come Dracula e Frankenstein targati dalla casa di produzione Universal. Si passa successivamente a mostrare come l’orrore - nel corso degli anni - sia giunto a evolversi, pur mostrando sotto mentite spoglie l’attualità e le paure vissute nel territorio statunitense; nel secondo capitolo si segnala l’arrivo dell’orrore in Italia per mano del regista Mario Bava, esperto direttore della fotografia approdato dietro alla macchina da presa in un secondo momento per raccontare una sua visione gotica. Si pone in evidenza come registi del calibro di Tim Burton o Quentin Tarantino abbiamo trovato motivo di ispirazione per raccontare le loro storie grazie al lavoro svolto da quello che loro considerano la loro guida. Si segnala, inoltre, la nascita del filone slasher per mano di Bava e portato ancora oggi brillantemente sullo schermo da autori come John Carpenter e Wes Craven; nel terzo capitolo si vuole mostrare il mutamento subito da questo genere grazie alla figura di Dario Argento, Maestro del brivido, attraverso alcune modalità da lui impiegate. Non manca il sottolineare l’importanza dimostrata da questo regista che, con il suo stile inconfondibile, è riuscito a fare breccia nel cuore pulsante degli Stati Uniti in particolare nei confronti dei cineasti appartenenti al New Horror, portandolo in un secondo momento a collaborare con loro attraverso alcuni progetti cinematografici e televisivi.

Influenze e contaminazioni del cinema horror italiano su film e autori statunitensi

MODONESI, SONIA
2023/2024

Abstract

La presente ricerca è dedicata al cinema dell’orrore italiano del passato, in particolare sulle figure dei registi Mario Bava e Dario Argento, e di come le loro opere siano riuscite a conquistare l’entusiasmo oltreoceano - e nello specifico negli Stati Uniti - dove diversi e numerosi cineasti contemporanei sono stati influenzati dalla loro poetica e anche dalla loro tecnica per dare vita a grandi capolavori. Si tratta di un tema ancora oggi fortemente trascurato nella nostra penisola, dal momento che il cinema italiano attuale predilige focalizzare l’attenzione su tematiche di attualità o di guerra, a discapito di questo genere capace di affascinare lo spettatore grazie alle mille sfumature e significati nascosti all’interno del racconto. L’obiettivo è quello di mostrare come un genere tanto acclamato all’estero sia riuscito a giungere nel nostro territorio all’inizio degli anni Sessanta, portando una ventata di novità oltre alla nascita di pilastri intramontabili, i cui lavori ancora oggi (a distanza di numerosi anni) vengono apprezzati da un pubblico più giovane e analizzati nelle varie accademie. Attraverso il confronto tra testi e la visione di lungometraggi viene trattato il tema, al fine di cercare di capire come il genere dell’orrore si sia sviluppato e che impatto ha avuto (inizialmente) nel nostro territorio. Nel primo capitolo vengono trattate le origini del cinema dell’orrore negli Stati Uniti, con un breve excursus su due paesi come la Francia e la Germania dove questo genere ha germogliato i primi semi. Vengono, quindi, illustrati i primi lungometraggi nell’epoca del cinema muto fino a passare al sonoro, e in particolare si pone maggiormente l’accento sulla nascita dei primi mostri come Dracula e Frankenstein targati dalla casa di produzione Universal. Si passa successivamente a mostrare come l’orrore - nel corso degli anni - sia giunto a evolversi, pur mostrando sotto mentite spoglie l’attualità e le paure vissute nel territorio statunitense; nel secondo capitolo si segnala l’arrivo dell’orrore in Italia per mano del regista Mario Bava, esperto direttore della fotografia approdato dietro alla macchina da presa in un secondo momento per raccontare una sua visione gotica. Si pone in evidenza come registi del calibro di Tim Burton o Quentin Tarantino abbiamo trovato motivo di ispirazione per raccontare le loro storie grazie al lavoro svolto da quello che loro considerano la loro guida. Si segnala, inoltre, la nascita del filone slasher per mano di Bava e portato ancora oggi brillantemente sullo schermo da autori come John Carpenter e Wes Craven; nel terzo capitolo si vuole mostrare il mutamento subito da questo genere grazie alla figura di Dario Argento, Maestro del brivido, attraverso alcune modalità da lui impiegate. Non manca il sottolineare l’importanza dimostrata da questo regista che, con il suo stile inconfondibile, è riuscito a fare breccia nel cuore pulsante degli Stati Uniti in particolare nei confronti dei cineasti appartenenti al New Horror, portandolo in un secondo momento a collaborare con loro attraverso alcuni progetti cinematografici e televisivi.
2023
Influences and contaminations of italian horror cinema on american films and authors
Orrore
Paura
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/78726