L’elaborato approfondisce la figura di Maria Maddalena nei testi cristiani dei primi secoli, con particolare attenzione all’immagine che emerge della discepola nei vangeli canonici, apocrifi e gnostici. La ricerca analizza i testi in cui essa viene nominata, sia in posizioni marginali che in ruoli di leadership, evidenziando come le rappresentazioni della sua persona siano estremamente diversificate. Nella seconda parte, adottando un approccio di ermeneutica femminista di liberazione, si evidenzia come l’impedimentum sexus abbia ostacolato il riconoscimento delle donne nelle prime gerarchie della Grande Chiesa. Dopo aver analizzato i testi evangelici, in questa sezione si ricostruisce il passaggio dal “discepolato di eguali” (prima fase del movimento di Gesù in cui a tutti, senza distinzione di genere, era permesso un ruolo di rilievo) al “ministero patriarcale”, in cui il cristianesimo ha assimilato le strutture patriarcali della società giudaica e greco-romana, escludendo le donne dalle dinamiche di potere. Viene, inoltre, delineato il conflitto tra Pietro e Maria Maddalena, interpretato come allegoria della lotta per la leadership femminile nel ministero cristiano. Infine, l’elaborato tenta di ricostruire la figura di Maria di Magdala come emblema di un potere femminile che fu apertamente ostacolato dal patriarcato delle prime gerarchie ecclesiastiche, che hanno manipolato la sua immagine fino ad associarla alla peccatrice, ridimensionando così il suo ruolo di prima testimone della resurrezione e di leader spirituale del movimento. La Tesi vorrebbe restituire a Maria Maddalena un posto centrale nelle vicende cristiane, evidenziando la necessità di riconsiderare in modo critico le narrazioni patriarcali che hanno plasmato la tradizione religiosa.
Maria Maddalena e l’impedimentum sexus: la figura della discepola nei primi testi cristiani, con un focus sul conflitto con Pietro e sulla questione di genere per l’ottenimento della leadership
ANDREINA, LUCIA
2023/2024
Abstract
L’elaborato approfondisce la figura di Maria Maddalena nei testi cristiani dei primi secoli, con particolare attenzione all’immagine che emerge della discepola nei vangeli canonici, apocrifi e gnostici. La ricerca analizza i testi in cui essa viene nominata, sia in posizioni marginali che in ruoli di leadership, evidenziando come le rappresentazioni della sua persona siano estremamente diversificate. Nella seconda parte, adottando un approccio di ermeneutica femminista di liberazione, si evidenzia come l’impedimentum sexus abbia ostacolato il riconoscimento delle donne nelle prime gerarchie della Grande Chiesa. Dopo aver analizzato i testi evangelici, in questa sezione si ricostruisce il passaggio dal “discepolato di eguali” (prima fase del movimento di Gesù in cui a tutti, senza distinzione di genere, era permesso un ruolo di rilievo) al “ministero patriarcale”, in cui il cristianesimo ha assimilato le strutture patriarcali della società giudaica e greco-romana, escludendo le donne dalle dinamiche di potere. Viene, inoltre, delineato il conflitto tra Pietro e Maria Maddalena, interpretato come allegoria della lotta per la leadership femminile nel ministero cristiano. Infine, l’elaborato tenta di ricostruire la figura di Maria di Magdala come emblema di un potere femminile che fu apertamente ostacolato dal patriarcato delle prime gerarchie ecclesiastiche, che hanno manipolato la sua immagine fino ad associarla alla peccatrice, ridimensionando così il suo ruolo di prima testimone della resurrezione e di leader spirituale del movimento. La Tesi vorrebbe restituire a Maria Maddalena un posto centrale nelle vicende cristiane, evidenziando la necessità di riconsiderare in modo critico le narrazioni patriarcali che hanno plasmato la tradizione religiosa.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78904