La vita di Baya e la sua esperienza artistica hanno reso difficile il suo collocamento all’interno delle categorie tradizionali, in quanto si collegano tanto alle tradizioni del Maghreb, quanto al modernismo europeo, in una mescolanza che sfida cornici culturali e confini-identità nazionali, come spiega la curatrice Natasha Boas. La sua storia si incrocia con diverse tematiche legate al contesto storico - culturale del XX secolo come il colonialismo, il razzismo e la figura della donna; dal punto di vista artistico invece, considerata la sua provenienza, risulta interessante mettere in relazione le sue opere con gli storici filoni dell’orientalismo e del primitivismo. Infine, tenendo presente che nel corso della sua vita è entrata in contatto con eminenti personalità artistiche europee come André Breton e Pablo Picasso, il discorso su quest’artista ci porta al modernismo. Il seguente elaborato si ripropone di riflettere sul modo in cui un’artista come Baya, dalla personalità ed esperienza di vita ricca di molteplici sfaccettature e perciò dotata di una complessità del tutto personale e originale, abbia sfidato le categorie e le semplificazioni che le sono state sistematicamente imposte dal suo esordio nel mondo dell’arte. Categorie e semplificazioni che spesso riflettevano ideologie e stereotipi profondamente radicati e che testimoniano l’intrinseco legame tra il mondo dell’arte e della cultura con quello della storia e della politica. Nonostante la vita di Baya si svolga durante il XX secolo, la natura della riflessione (che si prefigge di far dialogare temi storico-politici e artistici), permetterà di aprire una finestra temporale più ampia che includerà il XIX e il XX secolo e si muoverà tra i territori del nord Africa (in particolare l’Algeria) e dell’Europa (soprattutto la Francia). Nel primo capitolo verrà presentata Baya, con la sua biografia, l’opera (temi e tecniche) cercando di farla dialogare e metterla in relazione con la tradizione artistica che l’ha preceduta (orientalismo e primitivismo), con gli studi post-coloniali, e con il complesso tema dell’imperialismo culturale europeo; Il secondo e il terzo capitolo serviranno poi per la contestualizzazione storico-culturale del tema della rappresentazione e della ricezione dell’Oriente e degli orientali nell’arte europea: il secondo, relativo al XIX secolo, presenterà un focus particolare sul tema del colonialismo e sulla corrente artistica dell’ orientalismo; nel terzo verrà esplorato il rapporto tra modernismo e orientalismo, nonché quello tra primitivismo e avanguardie. Infine, nel quarto e ultimo capitolo si tratterà la presenza dell'artista nelle due biennali del 2022 e del 2024 facendo riferimento all’evoluzione della ricezione di quest’artista dai suoi esordi all’epoca contemporanea.

Baya Mahieddine (1931-1998): La ricezione di un’artista algerina tra Francia e Italia

D'AMBROSI, GIOVANNA
2023/2024

Abstract

La vita di Baya e la sua esperienza artistica hanno reso difficile il suo collocamento all’interno delle categorie tradizionali, in quanto si collegano tanto alle tradizioni del Maghreb, quanto al modernismo europeo, in una mescolanza che sfida cornici culturali e confini-identità nazionali, come spiega la curatrice Natasha Boas. La sua storia si incrocia con diverse tematiche legate al contesto storico - culturale del XX secolo come il colonialismo, il razzismo e la figura della donna; dal punto di vista artistico invece, considerata la sua provenienza, risulta interessante mettere in relazione le sue opere con gli storici filoni dell’orientalismo e del primitivismo. Infine, tenendo presente che nel corso della sua vita è entrata in contatto con eminenti personalità artistiche europee come André Breton e Pablo Picasso, il discorso su quest’artista ci porta al modernismo. Il seguente elaborato si ripropone di riflettere sul modo in cui un’artista come Baya, dalla personalità ed esperienza di vita ricca di molteplici sfaccettature e perciò dotata di una complessità del tutto personale e originale, abbia sfidato le categorie e le semplificazioni che le sono state sistematicamente imposte dal suo esordio nel mondo dell’arte. Categorie e semplificazioni che spesso riflettevano ideologie e stereotipi profondamente radicati e che testimoniano l’intrinseco legame tra il mondo dell’arte e della cultura con quello della storia e della politica. Nonostante la vita di Baya si svolga durante il XX secolo, la natura della riflessione (che si prefigge di far dialogare temi storico-politici e artistici), permetterà di aprire una finestra temporale più ampia che includerà il XIX e il XX secolo e si muoverà tra i territori del nord Africa (in particolare l’Algeria) e dell’Europa (soprattutto la Francia). Nel primo capitolo verrà presentata Baya, con la sua biografia, l’opera (temi e tecniche) cercando di farla dialogare e metterla in relazione con la tradizione artistica che l’ha preceduta (orientalismo e primitivismo), con gli studi post-coloniali, e con il complesso tema dell’imperialismo culturale europeo; Il secondo e il terzo capitolo serviranno poi per la contestualizzazione storico-culturale del tema della rappresentazione e della ricezione dell’Oriente e degli orientali nell’arte europea: il secondo, relativo al XIX secolo, presenterà un focus particolare sul tema del colonialismo e sulla corrente artistica dell’ orientalismo; nel terzo verrà esplorato il rapporto tra modernismo e orientalismo, nonché quello tra primitivismo e avanguardie. Infine, nel quarto e ultimo capitolo si tratterà la presenza dell'artista nelle due biennali del 2022 e del 2024 facendo riferimento all’evoluzione della ricezione di quest’artista dai suoi esordi all’epoca contemporanea.
2023
Baya Mahieddine (1931-1998), the reception of an Algerian artist in France and Italy
Orientalismo
Modernismo
Primitivismo
Colonialismo
Algeria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/78967