Si ritiene che la perturbazione dei ritmi circadiani possa contribuire come fattore nell’insorgenza della malattia di Alzheimer. Nonostante numerosi studi suggeriscano un’associazione tra queste perturbazioni ed una compromissione delle funzioni cognitive in uomo e in modelli animali, attualmente i meccanismi cellulari alla base di tale processo rimangono ancora da definire. Nel seguente articolo, “Microglia activation mediates circadian rhythm disruption-induced cognitive impairment in mice”, Meng et al. approfondiscono e rivelano il potenziale ruolo della microglia nella compromissione cognitiva in topo, indotta dalla perturbazione dei ritmi circadiani. È stato evidenziato come il trattamento di un gruppo di topi ad 8 settimane di phase delay del light/dark cycle, determini, nella regione dell’ippocampo, un’attivazione ed aumento del numero delle cellule della microglia Iba-1+, in corrispondenza del giro dentato. Si riscontra inoltre un aumento delle citochine proinfiammatorie, una riduzione della neurogenesi e della quantità di proteine sinaptiche SYP e sinapsina 1. Attraverso la successiva eliminazione della microglia nel cervello di topo, mediante l’inibitore PLX3397 per i recettori CSF-1R, si è potuto prevenire il declino cognitivo, la compromissione della neurogenesi e la perdita delle proteine sinaptiche, evidenziando quindi il ruolo della microglia nel meccanismo di deterioramento cognitivo in topo indotto dall’alterazione dei ritmi circadiani.
L’attivazione della microglia media la compromissione cognitiva in topo indotta dalla perturbazione dei ritmi circadiani
DE CHECCHI, FEDERICO
2023/2024
Abstract
Si ritiene che la perturbazione dei ritmi circadiani possa contribuire come fattore nell’insorgenza della malattia di Alzheimer. Nonostante numerosi studi suggeriscano un’associazione tra queste perturbazioni ed una compromissione delle funzioni cognitive in uomo e in modelli animali, attualmente i meccanismi cellulari alla base di tale processo rimangono ancora da definire. Nel seguente articolo, “Microglia activation mediates circadian rhythm disruption-induced cognitive impairment in mice”, Meng et al. approfondiscono e rivelano il potenziale ruolo della microglia nella compromissione cognitiva in topo, indotta dalla perturbazione dei ritmi circadiani. È stato evidenziato come il trattamento di un gruppo di topi ad 8 settimane di phase delay del light/dark cycle, determini, nella regione dell’ippocampo, un’attivazione ed aumento del numero delle cellule della microglia Iba-1+, in corrispondenza del giro dentato. Si riscontra inoltre un aumento delle citochine proinfiammatorie, una riduzione della neurogenesi e della quantità di proteine sinaptiche SYP e sinapsina 1. Attraverso la successiva eliminazione della microglia nel cervello di topo, mediante l’inibitore PLX3397 per i recettori CSF-1R, si è potuto prevenire il declino cognitivo, la compromissione della neurogenesi e la perdita delle proteine sinaptiche, evidenziando quindi il ruolo della microglia nel meccanismo di deterioramento cognitivo in topo indotto dall’alterazione dei ritmi circadiani.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
De Checchi_Federico.pdf
accesso aperto
Dimensione
3.09 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.09 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/79049