La tesi "Memoria, violenza e conformismo: la banalità del male in Lo que esconde tu nombre di Clara Sánchez" si propone di analizzare il romanzo della scrittrice spagnola attraverso il concetto di banalità del male elaborato da Hannah Arendt. L'opera della Sánchez, ambientata nella Spagna contemporanea, ruota attorno alla memoria del nazismo e ai suoi residui nel presente, raccontando la vicenda di un anziano sopravvissuto in cerca di vendetta e di una giovane donna incinta posta fronte a un bivio. Attraverso l’analisi del comportamento dei personaggi, la tesi evidenzia come il male possa manifestarsi non solo in atti estremi di violenza, ma anche nella passiva adesione a ideologie distruttive e nel conformismo quotidiano. La lettura del romanzo attraverso la lente di Arendt mette in luce i meccanismi di disumanizzazione e complicità che permettono il perpetuarsi di atti malvagi all’interno di società apparentemente pacifiche, ponendo l’accento sul ruolo della memoria storica e sulla responsabilità individuale di fronte al male.
Memoria, violenza e conformismo: La banalità del male in Lo que esconde tu nombre di Clara Sánchez
FANTON EKHATOR, DESTINY
2023/2024
Abstract
La tesi "Memoria, violenza e conformismo: la banalità del male in Lo que esconde tu nombre di Clara Sánchez" si propone di analizzare il romanzo della scrittrice spagnola attraverso il concetto di banalità del male elaborato da Hannah Arendt. L'opera della Sánchez, ambientata nella Spagna contemporanea, ruota attorno alla memoria del nazismo e ai suoi residui nel presente, raccontando la vicenda di un anziano sopravvissuto in cerca di vendetta e di una giovane donna incinta posta fronte a un bivio. Attraverso l’analisi del comportamento dei personaggi, la tesi evidenzia come il male possa manifestarsi non solo in atti estremi di violenza, ma anche nella passiva adesione a ideologie distruttive e nel conformismo quotidiano. La lettura del romanzo attraverso la lente di Arendt mette in luce i meccanismi di disumanizzazione e complicità che permettono il perpetuarsi di atti malvagi all’interno di società apparentemente pacifiche, ponendo l’accento sul ruolo della memoria storica e sulla responsabilità individuale di fronte al male.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79106