La ciclicità di intreccio e caratterizzazione nella narrativa di Hanif Kureishi

Throughout his fifty years as a playwright, novelist and short story writer Hanif Kureishi has weaved his novels’ characters’ motivations and (lack of) progress in relation to the ebullient social contexts that unraveled just in the background of the central narrations of his books. These two aspects of his witty and profound writing reveal and clarify a perhaps unnoticed third aspect to his oeuvre: a cyclicality to Kureishi’s prose that repeats plot points, characterization, and themes. I argue that this aspect grants never-before-considered perspectives, which I shall endeavor to uncover in some of Kureishi’s most thematically rich novels and short story: The Buddha of Suburbia (1990), The Black Album (1995), Something to Tell You (2008) and My Son the Fanatic (1995). Instead of being considered in isolation as to their themes, it is possible to notice relations between various texts, such as the importance of identity politics, or the rise of fundamentalism in Thatcherite and post-Thatcherite England. Such a statement presents in conflict and reconciliation a constant representation of the experience of the human condition. Generational conflicts, often portrayed by a father-son dichotomy; the opposition between secularism and traditionalism or fundamentalism; the desperate search for connection and intimacy beyond the simplest carnal sphere of human communication; campaigning for one’s rights. All are examples of Kureishi’s style of writing, as it shines through and excels at depicting the constantly fluctuating and ever-changing whims of (post)modern society.

In cinquant’anni di carriera come drammaturgo, romanziere e autore di racconti brevi, Hanif Kureishi ha legato assieme le motivazioni e la maturità dei personaggi delle proprie opere con contesti sociali esuberanti, posti come scenario della narrazione. Questi due aspetti della sua scrittura, sagace e acuta, svelano e chiariscono una terza caratteristica presente nella narrativa di Kureishi. Con ciò si intende una ciclicità di snodi di trama, caratterizzazione dei personaggi e tematiche. Sono dell’opinione che questo tratto distintivo permetta di discutere nuove prospettive, le quali intendo delineare in alcuni in alcune delle opere di Kureishi più ricche tematicamente: The Buddha of Suburbia (1990), The Black Album (1995), Something to Tell You (2008) e My Son the Fanatic (1995). Invece di considerare queste opere in isolamento è possibile, infatti, notare delle relazioni interessanti tra diverse opere, come l’importanza delle politiche identitarie, o il palesarsi di fondamentalismi nell’Inghilterra prima e dopo il governo Thatcher. Tale affermazione individua, inoltre, nel conflitto e nella riconciliazione due rappresentazioni costanti della condizione umana. I conflitti generazionali, spesso messi in scena attraverso il rapporto tra padre e figlio; l’opposizione di secolarismo e tradizionalismo o fondamentalismo; la ricerca disperata per un’intimità che vada oltre la cruda sfera della fisicità; combattere per i propri diritti. Tutti sono esempi della prosa di Kureishi, abile nel rappresentare la continua evoluzione e la fluidità di una società (post)moderna.