La scala Likert è un metodo utilizzato ampiamente nell’ambito delle scienze psicologiche e sociali per la misurazione di atteggiamenti, opinioni e costrutti difficili da quantificare direttamente. Questa scala, sviluppata da Rensis Likert nel 1932, permette ai ricercatori di cogliere le prospettive soggettive chiedendo di indicare il loro livello di accordo o disaccordo con una serie di affermazioni. Solitamente, consiste in una scala a cinque o sette punti che va da “fortemente d'accordo” a “fortemente in disaccordo”. In questo modo si ottiene un approccio strutturato per la valutazione di atteggiamenti individuali su costrutti psicologici complessi. Nonostante tale strumento offra alcuni vantaggi, in particolare per la sua facilità d'uso e applicabilità in campi diversi come la psicologia, l'educazione e le scienze sociali, la scala Likert presenta alcune limitazioni e criticità. Il presente lavoro si articola in tre capitoli principali. Il primo capitolo offre una panoramica dei concetti fondamentali, tra cui il quadro generale della misurazione psicologica. Vengono descritte le radici storiche della scala Likert, mettendo in evidenza la sua integrazione in vari ambiti di ricerca. Si illustrano i vantaggi dell'uso della scala Likert, tra i quali la facilità di raccolta dei dati, la capacità di generare dati comparabili e la flessibilità, in particolare per quanto riguarda la sua applicazione in campi come la psicologia delle organizzazioni. Il secondo capitolo analizza in modo critico limiti e sfide associate alla scala Likert. In questa parte del lavoro sono quindi affrontati i vincoli teorici, come il pregiudizio della tendenza centrale, la polarizzazione e la soggettività delle risposte, che possono inficiare la misurazione della variabilità delle risposte dei partecipanti. Il capitolo mette anche in evidenza i problemi di validità e affidabilità, osservando come la scala Likert possa in alcuni casi non essere adatta per cogliere in modo accurato costrutti psicologici molto complessi; e i problemi di significatività, come l'ordinamento dei punteggi somma ottenuti dalla scala Likert non è significante. Infine vengono esaminati ulteriori bias cognitivi che possono influenzare le risposte degli intervistati sulle scale Likert. Gli effetti dell'ordine di risposta, i bias di desiderabilità sociale e i bias di acquiescenza sono problemi comuni che possono distorcere i dati. Nel terzo capitolo, si analizzano le questioni metodologiche e statistiche per affrontare alcuni dei limiti intrinseci della scala Likert. Ad esempio, mentre le tecniche parametriche sono spesso applicate per analizzare i dati Likert, tali metodi potrebbero non essere del tutto adatti a causa della natura ordinale delle risposte Likert. Infine vengono esaminate delle possibili alternative alla scala Likert. Strumenti come le Ranking Scale, infatti, permettono di mitigare problematiche legate alla scala Likert come il bias di tendenza centrale e di acquiescenza.
Limiti e Problematiche nell'Impiego della Scala Likert per la Misurazione dei Costrutti Psicologici
LE DONNE, ALESSANDRO
2023/2024
Abstract
La scala Likert è un metodo utilizzato ampiamente nell’ambito delle scienze psicologiche e sociali per la misurazione di atteggiamenti, opinioni e costrutti difficili da quantificare direttamente. Questa scala, sviluppata da Rensis Likert nel 1932, permette ai ricercatori di cogliere le prospettive soggettive chiedendo di indicare il loro livello di accordo o disaccordo con una serie di affermazioni. Solitamente, consiste in una scala a cinque o sette punti che va da “fortemente d'accordo” a “fortemente in disaccordo”. In questo modo si ottiene un approccio strutturato per la valutazione di atteggiamenti individuali su costrutti psicologici complessi. Nonostante tale strumento offra alcuni vantaggi, in particolare per la sua facilità d'uso e applicabilità in campi diversi come la psicologia, l'educazione e le scienze sociali, la scala Likert presenta alcune limitazioni e criticità. Il presente lavoro si articola in tre capitoli principali. Il primo capitolo offre una panoramica dei concetti fondamentali, tra cui il quadro generale della misurazione psicologica. Vengono descritte le radici storiche della scala Likert, mettendo in evidenza la sua integrazione in vari ambiti di ricerca. Si illustrano i vantaggi dell'uso della scala Likert, tra i quali la facilità di raccolta dei dati, la capacità di generare dati comparabili e la flessibilità, in particolare per quanto riguarda la sua applicazione in campi come la psicologia delle organizzazioni. Il secondo capitolo analizza in modo critico limiti e sfide associate alla scala Likert. In questa parte del lavoro sono quindi affrontati i vincoli teorici, come il pregiudizio della tendenza centrale, la polarizzazione e la soggettività delle risposte, che possono inficiare la misurazione della variabilità delle risposte dei partecipanti. Il capitolo mette anche in evidenza i problemi di validità e affidabilità, osservando come la scala Likert possa in alcuni casi non essere adatta per cogliere in modo accurato costrutti psicologici molto complessi; e i problemi di significatività, come l'ordinamento dei punteggi somma ottenuti dalla scala Likert non è significante. Infine vengono esaminati ulteriori bias cognitivi che possono influenzare le risposte degli intervistati sulle scale Likert. Gli effetti dell'ordine di risposta, i bias di desiderabilità sociale e i bias di acquiescenza sono problemi comuni che possono distorcere i dati. Nel terzo capitolo, si analizzano le questioni metodologiche e statistiche per affrontare alcuni dei limiti intrinseci della scala Likert. Ad esempio, mentre le tecniche parametriche sono spesso applicate per analizzare i dati Likert, tali metodi potrebbero non essere del tutto adatti a causa della natura ordinale delle risposte Likert. Infine vengono esaminate delle possibili alternative alla scala Likert. Strumenti come le Ranking Scale, infatti, permettono di mitigare problematiche legate alla scala Likert come il bias di tendenza centrale e di acquiescenza.File | Dimensione | Formato | |
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