Una proporzione significativa di pazienti affetti da disturbi alimentari (DA) va incontro a una prognosi sfavorevole. La comorbidità con un DDP è generalmente associata a esiti di trattamento negativi, poiché le caratteristiche personologiche sembrano svolgere un ruolo importante nell'eziologia, nell’espressione e nel mantenimento della patologia alimentare. La ricerca nasce quindi dalle forti implicazioni cliniche e terapeutiche che possono emergere dalla comprensione dell’impatto dei DDP sulla risposta a un trattamento residenziale per DA. Lo studio ha coinvolto in totale 149 pazienti con anoressia nervosa tipo restrittivo (N = 58), anoressia nervosa tipo binge-purge (N = 24), bulimia nervosa (N = 35), disturbo da alimentazione incontrollata (N = 18) e DA con altra specificazione (N = 14), ricoverati presso un centro di riabilitazione psiconutrizionale. La valutazione della sintomatologia alimentare e psichiatrica è stata effettuata all’inizio e alla conclusione del trattamento utilizzando rispettivamente l’Eating Disorder Examination Questionnaire 6.0 e la Symptom Checklist 90-R. I DDP sono stati valutati al momento dell’ingresso nella struttura attraverso il Millon Clinical Multiaxial Inventory-III. I risultati hanno evidenziato che circa due terzi dei pazienti non ha ottenuto un esito positivo. I non-responders presentavano un quadro clinico di partenza più complesso, con livelli psicopatologici maggiori in tutte le misure. I risultati hanno evidenziato un’elevata prevalenza dei DDP all’interno del campione, soprattutto del disturbo evitante, dipendente, depressivo e masochistico di personalità, con tassi superiori al 50%. Sono emersi come predittori di una scarsa risposta terapeutica il disturbo evitante di personalità, il disturbo dipendente di personalità e la depressione maggiore. Poiché i DDP e i disturbi dell’umore sembrano influenzare negativamente la remissione del DA, è fondamentale includere una loro valutazione nella fase iniziale dell’intervento. Un approccio terapeutico integrato che consideri anche i tratti disfunzionale della personalità potrebbe migliorare l’efficacia del trattamento e favorire una remissione più stabile.
DISTURBI DI PERSONALITA E DISTURBI ALIMENTARI: EFFETTO NELLA RISPOSTA AL TRATTAMENTO RESIDENZIALE
SCHICK, PHILIPP
2023/2024
Abstract
Una proporzione significativa di pazienti affetti da disturbi alimentari (DA) va incontro a una prognosi sfavorevole. La comorbidità con un DDP è generalmente associata a esiti di trattamento negativi, poiché le caratteristiche personologiche sembrano svolgere un ruolo importante nell'eziologia, nell’espressione e nel mantenimento della patologia alimentare. La ricerca nasce quindi dalle forti implicazioni cliniche e terapeutiche che possono emergere dalla comprensione dell’impatto dei DDP sulla risposta a un trattamento residenziale per DA. Lo studio ha coinvolto in totale 149 pazienti con anoressia nervosa tipo restrittivo (N = 58), anoressia nervosa tipo binge-purge (N = 24), bulimia nervosa (N = 35), disturbo da alimentazione incontrollata (N = 18) e DA con altra specificazione (N = 14), ricoverati presso un centro di riabilitazione psiconutrizionale. La valutazione della sintomatologia alimentare e psichiatrica è stata effettuata all’inizio e alla conclusione del trattamento utilizzando rispettivamente l’Eating Disorder Examination Questionnaire 6.0 e la Symptom Checklist 90-R. I DDP sono stati valutati al momento dell’ingresso nella struttura attraverso il Millon Clinical Multiaxial Inventory-III. I risultati hanno evidenziato che circa due terzi dei pazienti non ha ottenuto un esito positivo. I non-responders presentavano un quadro clinico di partenza più complesso, con livelli psicopatologici maggiori in tutte le misure. I risultati hanno evidenziato un’elevata prevalenza dei DDP all’interno del campione, soprattutto del disturbo evitante, dipendente, depressivo e masochistico di personalità, con tassi superiori al 50%. Sono emersi come predittori di una scarsa risposta terapeutica il disturbo evitante di personalità, il disturbo dipendente di personalità e la depressione maggiore. Poiché i DDP e i disturbi dell’umore sembrano influenzare negativamente la remissione del DA, è fondamentale includere una loro valutazione nella fase iniziale dell’intervento. Un approccio terapeutico integrato che consideri anche i tratti disfunzionale della personalità potrebbe migliorare l’efficacia del trattamento e favorire una remissione più stabile.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79382