Ma chi ci crede? Uno studio esplorativo sui fattori che influenzano la suscettibilità alle fake news

The aim of this thesis work is to investigate the importance of factors that moderate susceptibility to fake news. Specifically, this paper aims to investigate the role of certain cognitive factors, such as emotion regulation or working memory, and meta-cognitive factors, such as intellectual humility. The research hypotheses, based on previous work in the literature, predict that individuals with longer reaction times and lower accuracy in an emotional Stroop test, as well as lower scores on the Digit Span Backwards and the Intellectual Humility Questionnaire, tend to believe fake news more than others. These dimensions will then be related to the subjects' political orientation, an aspect that is little present in the Italian literature compared to the foreign one. The hypothesis is subjects adhering to a right-leaning political party are more susceptible to fake news.

Lo scopo di questo lavoro di tesi è analizzare l’importanza dei fattori capaci di moderare la suscettibilità alle fake news. Nello specifico, questo elaborato si pone l'obiettivo di indagare il ruolo di alcuni fattori cognitivi, come la regolazione delle proprie emozioni o la memoria di lavoro, e meta-cognitivi, come l’umiltà intellettuale. Le ipotesi di ricerca, basate su precedenti lavori in letteratura, predicono che individui con tempi di reazione più lunghi e minore accuratezza in un test di Stroop a valenza emotiva, nonché minori punteggi sul Digit Span Backwards e nell'Intellectual Humility Questionnaire, tendano a credere maggiormente alle fake news rispetto a gli altri. Tali dimensioni saranno poi messe in relazione all’orientamento politico dei soggetti, aspetto poco presente nella letteratura italiana rispetto a quella estera. L’ipotesi è soggetti aderenti ad un partito politico tendente a destra siano più suscettibili alle fake news.