La povertà educativa e l’abbandono scolastico nella fase adolescenziale sono una deprivazione che comporta un grosso limite allo sviluppo di tutte quelle competenze cognitive, sociali e relazionali che sono fondamentali per il benessere futuro delle giovani generazioni. L’obiettivo della ricerca è capire come attraverso il progetto “IMPARIAMO A SOGNARE”, che si basa sull’approccio dei “future studies” e dello sviluppo di comunità, si possa contrastare tali fenomeni. Al progetto lavorano molte figure impegnate in molteplici azioni che si svolgono nel territorio di Padova. Sono state somministrate dieci interviste semi strutturate, composte da una decina di domande, a 8 uomini e due donne tra psicologi, psicoterapeuti, operatori, formatori, ricercatori e project manager. Si è cercato di indagare quali sono le motivazioni, le difficoltà e le strategie adottate dagli operatori coinvolti. Attraverso un’analisi tematica delle risposte è emerso l’importanza di mappare il territorio per intercettare più minori possibili, creare un luogo fisico come punto di ritrovo e di riferimento così da generare in loro la visione di un futuro. Quest’ azione è la motivazione che spinge gli operatori a lavorare a questo progetto.
Il contributo degli operatori all'interno di un progetto di contrasto alla povertà educativa: motivazioni, difficoltà e strategie di intervento
GROBBERIO, ELENA
2023/2024
Abstract
La povertà educativa e l’abbandono scolastico nella fase adolescenziale sono una deprivazione che comporta un grosso limite allo sviluppo di tutte quelle competenze cognitive, sociali e relazionali che sono fondamentali per il benessere futuro delle giovani generazioni. L’obiettivo della ricerca è capire come attraverso il progetto “IMPARIAMO A SOGNARE”, che si basa sull’approccio dei “future studies” e dello sviluppo di comunità, si possa contrastare tali fenomeni. Al progetto lavorano molte figure impegnate in molteplici azioni che si svolgono nel territorio di Padova. Sono state somministrate dieci interviste semi strutturate, composte da una decina di domande, a 8 uomini e due donne tra psicologi, psicoterapeuti, operatori, formatori, ricercatori e project manager. Si è cercato di indagare quali sono le motivazioni, le difficoltà e le strategie adottate dagli operatori coinvolti. Attraverso un’analisi tematica delle risposte è emerso l’importanza di mappare il territorio per intercettare più minori possibili, creare un luogo fisico come punto di ritrovo e di riferimento così da generare in loro la visione di un futuro. Quest’ azione è la motivazione che spinge gli operatori a lavorare a questo progetto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79472