Questa tesi si propone di esplorare il ruolo predittivo dell’autoefficacia sulla performance sportiva nel tennis, tema cruciale per atleti e allenatori. Basandosi sulla teoria dell’autoefficacia di Albert Bandura, questa ricerca analizza come la fiducia nelle proprie capacità possa influenzare aspetti fondamentali per la performance sportiva, quali la dedizione, la scelta delle attività, la persistenza e la resilienza. Secondo Bandura (1977), le aspettative di successo sono predittori più rilevanti del comportamento rispetto alle esperienze passate, ipotizzando quindi che un elevato livello di autoefficacia possa portare a prestazioni migliori. Nel corso dell’elaborato, è stato dato spazio ad una revisione della letteratura esistente su studi che analizzano il binomio autoefficacia e performance sportiva, sia nel contesto specifico del tennis che in altre discipline sportive. Questa panoramica critica consente di collocare il presente studio all’interno del quadro teorico attuale, offrendo una ulteriore prospettiva. La ricerca sperimentale è stata condotta su un campione di 43 tennisti agonisti di diversi livelli, sottoposti alla task denominata "Precisione nel colpire la zona bersaglio da posizione di servizio", che richiede di colpire con precisione specifiche aree del campo avversario da posizione di servizio. Oltre alla valutazione della precisione tecnica, questo compito ha permesso di investigare il legame tra efficacia percepita e performance reale. Il livello di autoefficacia è stato misurato pre-task tramite la General Self-Efficacy Scale ITA (Sibilia, Schwarzer & Jerusalem, 1995). L'ipotesi è che i tennisti con un alto livello di autoefficacia ottengano performance superiori, dimostrando una maggiore resilienza e capacità di gestione delle sfide competitive. Questo studio contribuisce a evidenziare l'importanza dell'autoefficacia come variabile chiave per l'ottimizzazione delle prestazioni atletiche, suggerendo che interventi mirati a rafforzarla possano avere un impatto significativo, specialmente in sport come il tennis, dove precisione, concentrazione e gestione dello stress sono essenziali per il successo.
IL RUOLO PREDITTIVO DELL'AUTO-EFFICACIA NEL TENNIS: DALLA REVISIONE TEORICA ALL'INDAGINE SPERIMENTALE
MADDALENA, INGMAR
2023/2024
Abstract
Questa tesi si propone di esplorare il ruolo predittivo dell’autoefficacia sulla performance sportiva nel tennis, tema cruciale per atleti e allenatori. Basandosi sulla teoria dell’autoefficacia di Albert Bandura, questa ricerca analizza come la fiducia nelle proprie capacità possa influenzare aspetti fondamentali per la performance sportiva, quali la dedizione, la scelta delle attività, la persistenza e la resilienza. Secondo Bandura (1977), le aspettative di successo sono predittori più rilevanti del comportamento rispetto alle esperienze passate, ipotizzando quindi che un elevato livello di autoefficacia possa portare a prestazioni migliori. Nel corso dell’elaborato, è stato dato spazio ad una revisione della letteratura esistente su studi che analizzano il binomio autoefficacia e performance sportiva, sia nel contesto specifico del tennis che in altre discipline sportive. Questa panoramica critica consente di collocare il presente studio all’interno del quadro teorico attuale, offrendo una ulteriore prospettiva. La ricerca sperimentale è stata condotta su un campione di 43 tennisti agonisti di diversi livelli, sottoposti alla task denominata "Precisione nel colpire la zona bersaglio da posizione di servizio", che richiede di colpire con precisione specifiche aree del campo avversario da posizione di servizio. Oltre alla valutazione della precisione tecnica, questo compito ha permesso di investigare il legame tra efficacia percepita e performance reale. Il livello di autoefficacia è stato misurato pre-task tramite la General Self-Efficacy Scale ITA (Sibilia, Schwarzer & Jerusalem, 1995). L'ipotesi è che i tennisti con un alto livello di autoefficacia ottengano performance superiori, dimostrando una maggiore resilienza e capacità di gestione delle sfide competitive. Questo studio contribuisce a evidenziare l'importanza dell'autoefficacia come variabile chiave per l'ottimizzazione delle prestazioni atletiche, suggerendo che interventi mirati a rafforzarla possano avere un impatto significativo, specialmente in sport come il tennis, dove precisione, concentrazione e gestione dello stress sono essenziali per il successo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79500