L’intento del presente lavoro è quello di illustrare l’innovativa e originale proposta psicoanalitica di Sartre in ‘Essere e Nulla’ - da lui battezzata ‘psicanalisi esistenziale’ - la cui influenza ed importanza fu, tra l’altro, decisiva nella formazione dell’omonima terza grande scuola psicanalitica, che conterà tra i suoi rappresentanti pensatori e terapeuti come Victor Frankl e Irvin Yalom. Il progetto, “LA FRAGILITÀ DELL’ESISTENZA. Il pensiero psicanalitico esistenziale sulle tracce di Essere e Nulla di Jean-Paul Sartre”, avrà l’obiettivo di (1) ripercorrere innanzitutto le critiche che avanza Sartre a Husserl, tanto da un punto di vista fenomenologico, quanto, soprattutto, ontologico; così da poter evidenziare con chiarezza le differenze fondamentali tra i due approcci teoretici. A ciò seguirà pertanto (2) l’esposizione di quelle premesse ontologiche fondamentali dell’impianto filosofico sartiano e le differenze con i presupposti psicoanalitici di Freud a cui seguirà l’approdo finale e necessario dell'ontologia di Sartre(prima dell’’etica), (3) cioè la psicanalisi esistenziale. L’introduzione dovrà poter contare di una chiarificazione circa la metodologia utilizzata, spiegare l’intento e il fine che hanno guidato questo progetto e, infine, dovrà fornirne una breve anticipazione. Nella Conclusione invece si cercherà di trarre le fila del discorso precedentemente condotto e di evidenziare eventuali punti fragili, contraddizioni o punti di forza. Il seguente contributo sarà pertanto strutturato in questi termini e seguirà tale schema di ragionamento e la suddetta strutturazione fisica: Il lavoro si dividerà in 5 macro parti: Introduzione (+dedica, +exergo) → 5 pagine Fondamenta ontologiche della psicanalisi esistenziale → 5/8 pagine Critica della psicanalisi ‘empirica’ freudiana → 5/8 pagine La proposta e il progetto della psicanalisi esistenziale → 5/8 pagine Conclusione (+ bibliografia, +ringraziamenti) → 5 pagine Per quanto riguarda il corpo centrale del lavoro (capitoli 2-4), l’intento è quello di seguire un filo logico strutturato in maniera tale da: a) evidenziare innanzitutto le critiche che denuncia Sartre alla filosofia di Husserl, dai presupposti teoretici più forti come l'intenzionalità e la natura del cogito, poi b) risulterà necessario un confronto serrato con le tesi fondamentali dello psicoanalista viennese e, infine, nell’ultimo capitolo, - avendo chiuso il capitolo precedente con la spiegazione di che cosa siano il progetto e la scelta fondamentali - tratteremo i fini della psicanalisi esistenziale, il suo oggetto, il suo metodo, la psicanalisi delle cose e infine menzioneremo l’intento applicativo di Sartre della stessa nelle ‘psicobiografie’.
LA FRAGILITA' DELL'ESISTENZA. Il pensiero psicoanalitico esistenziale sulle tracce de L’essere e il nulla di Jean-Paul Sartre.
SIMONATO, WILLIAM
2023/2024
Abstract
L’intento del presente lavoro è quello di illustrare l’innovativa e originale proposta psicoanalitica di Sartre in ‘Essere e Nulla’ - da lui battezzata ‘psicanalisi esistenziale’ - la cui influenza ed importanza fu, tra l’altro, decisiva nella formazione dell’omonima terza grande scuola psicanalitica, che conterà tra i suoi rappresentanti pensatori e terapeuti come Victor Frankl e Irvin Yalom. Il progetto, “LA FRAGILITÀ DELL’ESISTENZA. Il pensiero psicanalitico esistenziale sulle tracce di Essere e Nulla di Jean-Paul Sartre”, avrà l’obiettivo di (1) ripercorrere innanzitutto le critiche che avanza Sartre a Husserl, tanto da un punto di vista fenomenologico, quanto, soprattutto, ontologico; così da poter evidenziare con chiarezza le differenze fondamentali tra i due approcci teoretici. A ciò seguirà pertanto (2) l’esposizione di quelle premesse ontologiche fondamentali dell’impianto filosofico sartiano e le differenze con i presupposti psicoanalitici di Freud a cui seguirà l’approdo finale e necessario dell'ontologia di Sartre(prima dell’’etica), (3) cioè la psicanalisi esistenziale. L’introduzione dovrà poter contare di una chiarificazione circa la metodologia utilizzata, spiegare l’intento e il fine che hanno guidato questo progetto e, infine, dovrà fornirne una breve anticipazione. Nella Conclusione invece si cercherà di trarre le fila del discorso precedentemente condotto e di evidenziare eventuali punti fragili, contraddizioni o punti di forza. Il seguente contributo sarà pertanto strutturato in questi termini e seguirà tale schema di ragionamento e la suddetta strutturazione fisica: Il lavoro si dividerà in 5 macro parti: Introduzione (+dedica, +exergo) → 5 pagine Fondamenta ontologiche della psicanalisi esistenziale → 5/8 pagine Critica della psicanalisi ‘empirica’ freudiana → 5/8 pagine La proposta e il progetto della psicanalisi esistenziale → 5/8 pagine Conclusione (+ bibliografia, +ringraziamenti) → 5 pagine Per quanto riguarda il corpo centrale del lavoro (capitoli 2-4), l’intento è quello di seguire un filo logico strutturato in maniera tale da: a) evidenziare innanzitutto le critiche che denuncia Sartre alla filosofia di Husserl, dai presupposti teoretici più forti come l'intenzionalità e la natura del cogito, poi b) risulterà necessario un confronto serrato con le tesi fondamentali dello psicoanalista viennese e, infine, nell’ultimo capitolo, - avendo chiuso il capitolo precedente con la spiegazione di che cosa siano il progetto e la scelta fondamentali - tratteremo i fini della psicanalisi esistenziale, il suo oggetto, il suo metodo, la psicanalisi delle cose e infine menzioneremo l’intento applicativo di Sartre della stessa nelle ‘psicobiografie’.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79641