Le aflatossine sono micotossine prodotte da funghi appartenenti al genere Aspergillus, possono contaminare vari alimenti, tra cui noci e cereali, in particolare in regioni con clima tropicale e subtropicale. È stato dimostrato che l’esposizione cronica alle aflatossine, considerate un potente agente cancerogeno, è associata ad un aumento del rischio di cancro, in particolare quello al fegato. Il carcinoma epatocellulare rappresenta una delle principali cause di morte per cancro a livello globale e costituisce un serio problema nelle aree caratterizzate da un’elevata esposizione alle aflatossine. Attraverso l’analisi di due studi scientifici realizzati su topi, sono stati caratterizzati i principali biomarcatori coinvolti nell’alterazione dei pathway di segnalazione in oncogeni e oncosoppressori epatici, in seguito ad esposizioni prolungate e a dosi variabili di aflatossine. I risultati hanno portato all’elaborazione di uno spettro di mutazioni genetiche indotte dagli eventi di mutagenesi e cancerogenesi mediati dai prodotti del metabolismo delle aflatossine, è stata inoltre dimostrata la forte correlazione tra i biomarcatori di esposizione rilevati nel siero e nelle urine dei topi presi in esame e biomarcatori di meccanismi molecolari di sviluppo e progressione del cancro. L’individuazione di biomarcatori specifici si rivela, quindi, cruciale per sviluppare migliori strategie di diagnosi precoce.
Ruolo delle aflatossine nello sviluppo dell'epatocarcinoma e biomarcatori associati
PISTRINO, ARIANNA
2023/2024
Abstract
Le aflatossine sono micotossine prodotte da funghi appartenenti al genere Aspergillus, possono contaminare vari alimenti, tra cui noci e cereali, in particolare in regioni con clima tropicale e subtropicale. È stato dimostrato che l’esposizione cronica alle aflatossine, considerate un potente agente cancerogeno, è associata ad un aumento del rischio di cancro, in particolare quello al fegato. Il carcinoma epatocellulare rappresenta una delle principali cause di morte per cancro a livello globale e costituisce un serio problema nelle aree caratterizzate da un’elevata esposizione alle aflatossine. Attraverso l’analisi di due studi scientifici realizzati su topi, sono stati caratterizzati i principali biomarcatori coinvolti nell’alterazione dei pathway di segnalazione in oncogeni e oncosoppressori epatici, in seguito ad esposizioni prolungate e a dosi variabili di aflatossine. I risultati hanno portato all’elaborazione di uno spettro di mutazioni genetiche indotte dagli eventi di mutagenesi e cancerogenesi mediati dai prodotti del metabolismo delle aflatossine, è stata inoltre dimostrata la forte correlazione tra i biomarcatori di esposizione rilevati nel siero e nelle urine dei topi presi in esame e biomarcatori di meccanismi molecolari di sviluppo e progressione del cancro. L’individuazione di biomarcatori specifici si rivela, quindi, cruciale per sviluppare migliori strategie di diagnosi precoce.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79694