Negli ultimi decenni, il fenomeno delle isole di calore urbano (Urban Heat Islands, UHIs) – ovvero l’incremento delle temperature nelle aree urbane rispetto a quelle rurali – si è intensificato, in parallelo con l’aumento della frequenza e intensità degli eventi climatici estremi. Questo fenomeno è il risultato di complesse interazioni tra l’ambiente costruito e le condizioni atmosferiche ed è legato principalmente a fattori come l’uso del suolo, la morfologia urbana e l’albedo. Le aree urbane, con una maggiore densità di edifici e superfici impermeabili che immagazzinano calore, risultano particolarmente vulnerabili alle ondate di calore, con impatti negativi per la qualità della vita e la salute dei cittadini, oltre che per il consumo energetico legato al raffrescamento. L’obiettivo di questo studio è analizzare le anomalie termiche di una determinata zona della città di Padova, durante le giornate estive, e in condizioni meteorologiche variabili, utilizzando dispositivi low-cost per il mobile mapping, come MeteoTracker© e Open Seneca. La prima fase della ricerca si è focalizzata sull’analisi spazio-temporale dei dati raccolti nel periodo estivo (giugno – agosto 2024), per identificare e cartografare le UHI nelle aree analizzate. Dopo un esame dettagliato dei singoli percorsi, le misurazioni sono state aggregate e analizzate per stimare la temperatura media lungo i tracciati. Successivamente, si è approfondita la relazione tra la temperatura dell’aria e l’uso del suolo, nonché tra la temperatura e il Normalized Difference Vegetation Index (NDVI), che stima il vigore della vegetazione. La seconda parte della ricerca ha confrontato la temperatura dell’aria con il valore di Land Surface Temperature (LST), ottenuto dall’elaborazione delle immagini termiche dei satelliti Landsat 8 e 9, al fine di valutare se il dato satellitare possa rappresentare un proxy della temperatura dell’aria. Per questo, i rilevamenti sono stati sincronizzati con i passaggi dei satelliti. Infine, all’interno del percorso sono state confrontate le temperature in diverse zone per valutare l’effetto mitigante del verde urbano, evidenziando il ruolo delle aree vegetate nel raffrescamento degli spazi circostanti. In particolare, Piazza Savelli, pur essendo stata progettata con elementi di verde urbano, mostra carenze significative in termini di mitigazione termica, offrendo un esempio delle limitazioni di alcune soluzioni di "verde urbano". È dunque evidente l’importanza di monitorare e mappare le UHI nelle aree cittadine più impermeabilizzate, integrando misurazioni di temperatura ottenute tramite mobile mapping con i dati provenienti dalle piattaforme satellitari.

Ondate di calore a Padova nell'estate del 2024: mobile mapping delle isole di calore urbane mediante l'uso di MeteoTracker

MICOLI, MILA
2023/2024

Abstract

Negli ultimi decenni, il fenomeno delle isole di calore urbano (Urban Heat Islands, UHIs) – ovvero l’incremento delle temperature nelle aree urbane rispetto a quelle rurali – si è intensificato, in parallelo con l’aumento della frequenza e intensità degli eventi climatici estremi. Questo fenomeno è il risultato di complesse interazioni tra l’ambiente costruito e le condizioni atmosferiche ed è legato principalmente a fattori come l’uso del suolo, la morfologia urbana e l’albedo. Le aree urbane, con una maggiore densità di edifici e superfici impermeabili che immagazzinano calore, risultano particolarmente vulnerabili alle ondate di calore, con impatti negativi per la qualità della vita e la salute dei cittadini, oltre che per il consumo energetico legato al raffrescamento. L’obiettivo di questo studio è analizzare le anomalie termiche di una determinata zona della città di Padova, durante le giornate estive, e in condizioni meteorologiche variabili, utilizzando dispositivi low-cost per il mobile mapping, come MeteoTracker© e Open Seneca. La prima fase della ricerca si è focalizzata sull’analisi spazio-temporale dei dati raccolti nel periodo estivo (giugno – agosto 2024), per identificare e cartografare le UHI nelle aree analizzate. Dopo un esame dettagliato dei singoli percorsi, le misurazioni sono state aggregate e analizzate per stimare la temperatura media lungo i tracciati. Successivamente, si è approfondita la relazione tra la temperatura dell’aria e l’uso del suolo, nonché tra la temperatura e il Normalized Difference Vegetation Index (NDVI), che stima il vigore della vegetazione. La seconda parte della ricerca ha confrontato la temperatura dell’aria con il valore di Land Surface Temperature (LST), ottenuto dall’elaborazione delle immagini termiche dei satelliti Landsat 8 e 9, al fine di valutare se il dato satellitare possa rappresentare un proxy della temperatura dell’aria. Per questo, i rilevamenti sono stati sincronizzati con i passaggi dei satelliti. Infine, all’interno del percorso sono state confrontate le temperature in diverse zone per valutare l’effetto mitigante del verde urbano, evidenziando il ruolo delle aree vegetate nel raffrescamento degli spazi circostanti. In particolare, Piazza Savelli, pur essendo stata progettata con elementi di verde urbano, mostra carenze significative in termini di mitigazione termica, offrendo un esempio delle limitazioni di alcune soluzioni di "verde urbano". È dunque evidente l’importanza di monitorare e mappare le UHI nelle aree cittadine più impermeabilizzate, integrando misurazioni di temperatura ottenute tramite mobile mapping con i dati provenienti dalle piattaforme satellitari.
2023
Heatwaves in Padua in the summer of 2024: mobile mapping of urban heat islands using MeteoTracker
Ondate di calore
mobile mapping
isole di calore
MeteoTracker
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/79715