What does it mean to inhabit a place again after it has been lacking of human presence for several decades? With what sensitivity does one seek continuity with the past, abruptly interrupted, while looking to the future of one's own and others' surroundings? What does it entail to return to being active agents of the transformation of a landscape rich in architectural heritage and bearing witness to a profound agricultural tradition in the almost total absence of human interlocutors, but having only the landscape itself as a medium? This paper will attempt to answer these questions through the analysis of a case study in northern Piedmont, where in the ancient village of Veglio di Montecrestese is underway an important repopulation phenomenon with explicit consequences on the traits of the landscape. The physical changes and landscape features will therefore be the starting point for reconstructing the territorial dynamics that are the matrices of the transformations. The circularity of these processes will in any case be emphasised, trying to highlight how the landscape is not only passively transformed, but is itself an activating agent of change.

Cosa significa riabitare un luogo dopo che esso è stato privo di presenza umana per alcuni decenni? Con quale sensibilità si cerca una continuità con il passato, bruscamente interrotta, rimanendo con lo sguardo volto al futuro del proprio e dell’altrui circondario? Cosa comporta tornare ad essere agenti attivi della trasformazione di un paesaggio ricchissimo di patrimonio architettonico e testimone di una profonda tradizione agricola in quasi totale assenza di interlocutori umani, ma avendo come tramite solamente il paesaggio stesso? Il presente lavoro cercherà di rispondere a queste domande attraverso l’analisi di un caso studio nel nord del Piemonte, dove nell’antica frazione di Veglio di Montecrestese è in corso un importante fenomeno di ripopolamento con esplicite conseguenze sulle forme del paesaggio. I cambiamenti fisici e i caratteri del paesaggio saranno dunque il punto di partenza per poter ricostruire le dinamiche territoriali matrici delle trasformazioni. Verrà in ogni caso sottolineata la circolarità di questi processi cercando di evidenziare come il paesaggio non è solo passivamente trasformato, ma è esso stesso agente attivante di cambiamenti.

Recupero del paesaggio tra architettura, agricoltura e nuove forme di socialità. Dinamiche di ripopolamento e azioni nel paesaggio per la rivitalizzazione di Veglio di Montecrestese

SORMANI, GIORGIA
2023/2024

Abstract

What does it mean to inhabit a place again after it has been lacking of human presence for several decades? With what sensitivity does one seek continuity with the past, abruptly interrupted, while looking to the future of one's own and others' surroundings? What does it entail to return to being active agents of the transformation of a landscape rich in architectural heritage and bearing witness to a profound agricultural tradition in the almost total absence of human interlocutors, but having only the landscape itself as a medium? This paper will attempt to answer these questions through the analysis of a case study in northern Piedmont, where in the ancient village of Veglio di Montecrestese is underway an important repopulation phenomenon with explicit consequences on the traits of the landscape. The physical changes and landscape features will therefore be the starting point for reconstructing the territorial dynamics that are the matrices of the transformations. The circularity of these processes will in any case be emphasised, trying to highlight how the landscape is not only passively transformed, but is itself an activating agent of change.
2023
Landscape recovery by architecture, agriculture and social interaction: Social and rural revitalizaztion of the village of Veglio di Montecrestese
Cosa significa riabitare un luogo dopo che esso è stato privo di presenza umana per alcuni decenni? Con quale sensibilità si cerca una continuità con il passato, bruscamente interrotta, rimanendo con lo sguardo volto al futuro del proprio e dell’altrui circondario? Cosa comporta tornare ad essere agenti attivi della trasformazione di un paesaggio ricchissimo di patrimonio architettonico e testimone di una profonda tradizione agricola in quasi totale assenza di interlocutori umani, ma avendo come tramite solamente il paesaggio stesso? Il presente lavoro cercherà di rispondere a queste domande attraverso l’analisi di un caso studio nel nord del Piemonte, dove nell’antica frazione di Veglio di Montecrestese è in corso un importante fenomeno di ripopolamento con esplicite conseguenze sulle forme del paesaggio. I cambiamenti fisici e i caratteri del paesaggio saranno dunque il punto di partenza per poter ricostruire le dinamiche territoriali matrici delle trasformazioni. Verrà in ogni caso sottolineata la circolarità di questi processi cercando di evidenziare come il paesaggio non è solo passivamente trasformato, ma è esso stesso agente attivante di cambiamenti.
Landscape recovery
Ripopolamento
Patrimonio culturale
Rivitalizzazione
Rilancio economico
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Sormani_Giorgia.pdf

accesso aperto

Dimensione 31.7 MB
Formato Adobe PDF
31.7 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/79798