Il progetto sviluppato in questa tesi propone specifici interventi nel complesso dei Musei Civici Eremitani e dell'adiacente Chiesa degli Eremitani, siti nel centro storico di Padova. Il museo si trasforma in un motore culturale capace di estendersi, attraverso la linea tranviaria, a quartieri periferici della città. Qui si individuano strutture atte ad ospitare opere del museo attualmente prive di collocazione così da diffonderle capillarmente, rendendole più facilmente fruibili dalla collettività. Il progetto affronta inoltre un tema acceso nel dibattito cittadino: destinare la grande navata della Chiesa degli Eremitani a spazio espositivo. Essa viene inglobata all'interno del museo, così da stabilire un nesso diretto tra l'opera di Giotto e Andrea Mantegna. Attraverso un'apposita installazione, vengono qui esposte le grandi pale d'altare presenti nella pinacoteca così che esse possano rivivere in un contesto con proporzioni e luce tali da poterle valorizzare. Trovano posto anche delle tribune a scomparsa che permettono alla chiesa di trasformarsi transitoriamente in uno spazio per concerti. Si modifica la distribuzione degli ambienti museali con l'introduzione di un nuovo ingresso e di una copertura per il chiostro minore. Viene infine coinvolto e riorganizzato il grande spazio aperto dell'arena romana come scenografia espositiva per i reperti presenti e nodo di passaggio tra il museo, la Cappella degli Scrovegni ed il Palazzo Zuckermann.
Da Giotto a Mantegna, i "Grandi Eremitani". Un museo che si apre alla città.
IEVA, GIOVANNI
2023/2024
Abstract
Il progetto sviluppato in questa tesi propone specifici interventi nel complesso dei Musei Civici Eremitani e dell'adiacente Chiesa degli Eremitani, siti nel centro storico di Padova. Il museo si trasforma in un motore culturale capace di estendersi, attraverso la linea tranviaria, a quartieri periferici della città. Qui si individuano strutture atte ad ospitare opere del museo attualmente prive di collocazione così da diffonderle capillarmente, rendendole più facilmente fruibili dalla collettività. Il progetto affronta inoltre un tema acceso nel dibattito cittadino: destinare la grande navata della Chiesa degli Eremitani a spazio espositivo. Essa viene inglobata all'interno del museo, così da stabilire un nesso diretto tra l'opera di Giotto e Andrea Mantegna. Attraverso un'apposita installazione, vengono qui esposte le grandi pale d'altare presenti nella pinacoteca così che esse possano rivivere in un contesto con proporzioni e luce tali da poterle valorizzare. Trovano posto anche delle tribune a scomparsa che permettono alla chiesa di trasformarsi transitoriamente in uno spazio per concerti. Si modifica la distribuzione degli ambienti museali con l'introduzione di un nuovo ingresso e di una copertura per il chiostro minore. Viene infine coinvolto e riorganizzato il grande spazio aperto dell'arena romana come scenografia espositiva per i reperti presenti e nodo di passaggio tra il museo, la Cappella degli Scrovegni ed il Palazzo Zuckermann.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79851