La tesi si propone di offrire un quadro completo della questione inerente alla rilevanza penale del mobbing. Nel primo capitolo viene introdotto il fenomeno del mobbing, dandogli una definizione e affrontando le varie fasi di questo fenomeno, secondo i due modelli più famosi: il modello di Leymann e quello di Ege. Vengono poi analizzate le tipologie di mobbing e le conseguenze che ha sulla vittima e infine si parla di come si potrebbero prevenire queste condotte. Il secondo capitolo si occupa della tutela giuridica. Allo stato attuale, il fenomeno del mobbing è privo di una copertura giuridica ad hoc, tanto in ambito civilistico, quanto in ambito penalistico. Negli ultimi anni, la dottrina civilista ha individuato alcune norme chiave (tra tutte l'art. 2087 c.c.) che permettono di colmare il vuoto normativo e di attribuire così al mobber una responsabilità civile. Si parla quindi della responsabilità civile, contrattuale ed extracontrattuale, dell’onere della prova e del risarcimento del danno che spetta alla vittima. Il terzo capitolo affronta il fulcro della questione, trattando le problematiche relative alla copertura penale del mobbing. In assenza di uno specifico reato, la giurisprudenza riconduce il mobbing a fattispecie già esistenti all'interno del codice penale (ad esempio maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni personali, atti persecutori). Qui vengono analizzati alcuni casi di mobbing che sono stati ricondotti a tali reati. Il quarto capitolo si concentra sulle diverse posizioni assunte dalla dottrina in merito all'opportunità o meno di introdurre un reato apposito, che sanzioni le vessazioni sul lavoro, e analizzando i diversi disegni di legge presentati in Parlamento nel corso degli ultimi anni. Nel capitolo conclusivo vengono, infine, comparate le diverse posizioni adottate da altri Stati in merito ai profili giuridici del mobbing e alla relativa tutela.
Profili penali del mobbing
AGOSTINI, ALESSIA
2023/2024
Abstract
La tesi si propone di offrire un quadro completo della questione inerente alla rilevanza penale del mobbing. Nel primo capitolo viene introdotto il fenomeno del mobbing, dandogli una definizione e affrontando le varie fasi di questo fenomeno, secondo i due modelli più famosi: il modello di Leymann e quello di Ege. Vengono poi analizzate le tipologie di mobbing e le conseguenze che ha sulla vittima e infine si parla di come si potrebbero prevenire queste condotte. Il secondo capitolo si occupa della tutela giuridica. Allo stato attuale, il fenomeno del mobbing è privo di una copertura giuridica ad hoc, tanto in ambito civilistico, quanto in ambito penalistico. Negli ultimi anni, la dottrina civilista ha individuato alcune norme chiave (tra tutte l'art. 2087 c.c.) che permettono di colmare il vuoto normativo e di attribuire così al mobber una responsabilità civile. Si parla quindi della responsabilità civile, contrattuale ed extracontrattuale, dell’onere della prova e del risarcimento del danno che spetta alla vittima. Il terzo capitolo affronta il fulcro della questione, trattando le problematiche relative alla copertura penale del mobbing. In assenza di uno specifico reato, la giurisprudenza riconduce il mobbing a fattispecie già esistenti all'interno del codice penale (ad esempio maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni personali, atti persecutori). Qui vengono analizzati alcuni casi di mobbing che sono stati ricondotti a tali reati. Il quarto capitolo si concentra sulle diverse posizioni assunte dalla dottrina in merito all'opportunità o meno di introdurre un reato apposito, che sanzioni le vessazioni sul lavoro, e analizzando i diversi disegni di legge presentati in Parlamento nel corso degli ultimi anni. Nel capitolo conclusivo vengono, infine, comparate le diverse posizioni adottate da altri Stati in merito ai profili giuridici del mobbing e alla relativa tutela.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79935