L’esterovestizione come fenomeno di elusione o evasione fiscale: un’analisi critica alla luce della riforma del 2023

This paper aims to illustrate the phenomenon of foreign-dressed companies, as a method of aggressive tax planning which has as its aim the subtraction of income that has been accrued within the territory of the State holding its taxing power to attract them to other systems, where the entrepreneur probably considered obtaining a possible tax saving. It is precisely because of the question regarding the necessary presence of the tax advantage for which jurisprudence struggles to recognize the evasive or elusive nature of foreign-dressed companies, especially taking into consideration how every individual, in compliance with the community principle of freedom of establishment, has the right to be able to choose freely without limitations where to start one's economic activity. We will therefore try, especially in the light of the Legislative Decree 209/2023, which modified the art. 73 TUIR containing the criteria to be able to verify the residence of the legal person within the Italian territory, to try to give an answer to this question. This will happen through an initial analysis relating to the connecting elements and how they have been revised by the Tax Reform, in the second chapter we will move on to directly understand what is meant by foreign-dressed companies, taking into consideration the relative presumption referred to in art. 73, paragraph 5-bis and the effects in the community and international context and finally we get to evaluate the consequences in order to understand whether it can actually be defined as a mere frontal violation of the tax law or a real phenomenon of abuse of law.

Il presente elaborato si pone lo scopo di illustrare il fenomeno dell'esterovestizione, come modalità di pianificazione fiscale aggressiva che ha come finalità quella della sottrazione redditi che sono stati maturati all'interno del territorio dello Stato detenente la propria potestà impositiva per attrarli ad altri ordinamenti, dove probabilmente l'imprenditore ha valutato di ottenere un possibile risparmio d'imposta. È proprio a causa del quesito in merito alla necessaria presenza del vantaggio fiscale per cui la giurisprudenza fatica nel riconoscere la natura evasiva o elusiva dell'esterovestizione, soprattutto tenendo in considerazione come ogni soggetto, nel rispetto del principio comunitario della libertà di stabilimento, ha il diritto di poter liberamente scegliere senza limitazioni dove poter avviare la propria attività economica. Si cercherà quindi, soprattutto alla luce del D.lgs. 209/2023, il quale ha modificato l'art. 73 TUIR contenente i criteri per poter verificare la residenza della persona giuridica all'interno del territorio italiano, di provare a dare una risposta a tale domanda. Ciò avverrà mediante un'iniziale analisi relativamente agli elementi di collegamento e come gli stessi sono stati revisionati dalla Riforma fiscale, si passerà nel secondo capitolo a comprendere direttamente cosa si intende per esterovestizione tenendo in considerazione la presunzione relativa di cui art. 73, comma 5-bis e gli effetti in ambito comunitario e internazionale ed infine si arriva a valutarne le conseguenze per poter quindi comprendere se effettivamente lo si possa definire come una mera violazione frontale della norma tributaria oppure un vero e proprio fenomeno di abuso del diritto.