Il presente elaborato si presenta quale analisi critica della regola di riparto dell'onere probatorio in materia tributaria, così come introdotta dal neo-comma 5 bis dell'art. 7 del D.lgs. 546 del 1992 nell'ambito della più ampia riforma del processo tributario. In apertura si è deciso di ripercorrere la disciplina dell'onus probandi nella materia civilistica e amministrativa, questo con lo scopo di rilevarne i punti di contatto – ma anche le differenze – rispetto alla medesima disciplina in ambito tributario. Successivamente l'analisi si sposta sulla materia tributaria, presentando la disciplina previgente all'entrata in vigore della novella di cui al comma 5 bis. Dal secondo capitolo l'elaborato si concentra sulla disciplina attualmente in vigore con particolare attenzione non solo al dettato normativo, ma anche al contesto nel quale questa riforma si innesta. A seguire invece si analizzeranno le implicazioni di questa nuova regola di riparto. Tra i punti che verranno affrontati menzioniamo: il rapporto con la disciplina previgente di cui all'art. 2697 c.c.; il principio di vicinanza della prova; i riflessi conseguenti alla riforma della l. 212/2000 e i giudizi di rimborso. Nell'ultimo capitolo tratteremo di alcune regole incidenti sull'applicazione dell'onere della prova, nello specifico le presunzioni e il transfer pricing. L'analisi qui sinteticamente esposta ha l'obiettivo di comprendere se la disciplina di cui al comma 5 bis rappresenti una novità per il processo tributario o se invece si limiti a riaffermare principi già noti senza apportare sostanziali cambiamenti.
L'onere della prova nella vigente disciplina del processo tributario
BIANCO, DAVIDE
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato si presenta quale analisi critica della regola di riparto dell'onere probatorio in materia tributaria, così come introdotta dal neo-comma 5 bis dell'art. 7 del D.lgs. 546 del 1992 nell'ambito della più ampia riforma del processo tributario. In apertura si è deciso di ripercorrere la disciplina dell'onus probandi nella materia civilistica e amministrativa, questo con lo scopo di rilevarne i punti di contatto – ma anche le differenze – rispetto alla medesima disciplina in ambito tributario. Successivamente l'analisi si sposta sulla materia tributaria, presentando la disciplina previgente all'entrata in vigore della novella di cui al comma 5 bis. Dal secondo capitolo l'elaborato si concentra sulla disciplina attualmente in vigore con particolare attenzione non solo al dettato normativo, ma anche al contesto nel quale questa riforma si innesta. A seguire invece si analizzeranno le implicazioni di questa nuova regola di riparto. Tra i punti che verranno affrontati menzioniamo: il rapporto con la disciplina previgente di cui all'art. 2697 c.c.; il principio di vicinanza della prova; i riflessi conseguenti alla riforma della l. 212/2000 e i giudizi di rimborso. Nell'ultimo capitolo tratteremo di alcune regole incidenti sull'applicazione dell'onere della prova, nello specifico le presunzioni e il transfer pricing. L'analisi qui sinteticamente esposta ha l'obiettivo di comprendere se la disciplina di cui al comma 5 bis rappresenti una novità per il processo tributario o se invece si limiti a riaffermare principi già noti senza apportare sostanziali cambiamenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/79992