L'IPCC ha confermato che il cambiamento climatico rappresenta una delle principali sfide a livello globale e ha evidenziato come le azioni umane siano state insufficienti per affrontare efficacemente questo problema. Nonostante oltre cinquanta anni di allarmi da parte della comunità scientifica, l'umanità sembra aver risposto in modo apatico, senza mettere in atto misure concrete e decisive. Il sondaggio People’s Climate Vote del 2021 ha rivelato che solo la metà degli intervistati a livello mondiale riconosce l'urgenza della crisi climatica. Questo dimostra come il cambiamento climatico non sia solo un fenomeno complesso dal punto di vista scientifico, ma anche difficile da comprendere nelle sue implicazioni sociali e relazionali, come ad esempio la sfida nella lettura e interpretazione dei dati. Oltre a migliorare la comunicazione scientifica, è necessario considerare che l'esperienza umana del rischio, specialmente in termini di cambiamenti climatici, è condizionata da fattori sociodemografici, culturali, morali, valoriali e identitari, con manifestazioni spaziali e temporali che si sviluppano a lungo termine. Questa tesi esamina, da una prospettiva sociologica, le narrazioni degli abitanti della pedemontana veneta sulla percezione del cambiamento climatico, in relazione al loro utilizzo del Monte Grappa. Il metodo qualitativo utilizzato si basa su interviste biografiche semi-strutturate, volte a comprendere come le persone percepiscono i cambiamenti climatici attraverso il loro legame con la montagna, un luogo con forte valore storico per la popolazione locale. I dati raccolti mostrano che coloro che trascorrono molto tempo in montagna, soprattutto per motivi di lavoro, percepiscono chiaramente i cambiamenti climatici in atto, li osservano e li sentono. Al contrario, chi frequenta la montagna in maniera sporadica tende a non percepire altrettanto intensamente le alterazioni climatiche che stanno avvenendo.
Narrazioni sulla percezione del cambiamento climatico: testimonianze degli abitanti della pedemontana veneta in relazione con il territorio del Monte Grappa
ANDRIOLLO, SILVIA
2023/2024
Abstract
L'IPCC ha confermato che il cambiamento climatico rappresenta una delle principali sfide a livello globale e ha evidenziato come le azioni umane siano state insufficienti per affrontare efficacemente questo problema. Nonostante oltre cinquanta anni di allarmi da parte della comunità scientifica, l'umanità sembra aver risposto in modo apatico, senza mettere in atto misure concrete e decisive. Il sondaggio People’s Climate Vote del 2021 ha rivelato che solo la metà degli intervistati a livello mondiale riconosce l'urgenza della crisi climatica. Questo dimostra come il cambiamento climatico non sia solo un fenomeno complesso dal punto di vista scientifico, ma anche difficile da comprendere nelle sue implicazioni sociali e relazionali, come ad esempio la sfida nella lettura e interpretazione dei dati. Oltre a migliorare la comunicazione scientifica, è necessario considerare che l'esperienza umana del rischio, specialmente in termini di cambiamenti climatici, è condizionata da fattori sociodemografici, culturali, morali, valoriali e identitari, con manifestazioni spaziali e temporali che si sviluppano a lungo termine. Questa tesi esamina, da una prospettiva sociologica, le narrazioni degli abitanti della pedemontana veneta sulla percezione del cambiamento climatico, in relazione al loro utilizzo del Monte Grappa. Il metodo qualitativo utilizzato si basa su interviste biografiche semi-strutturate, volte a comprendere come le persone percepiscono i cambiamenti climatici attraverso il loro legame con la montagna, un luogo con forte valore storico per la popolazione locale. I dati raccolti mostrano che coloro che trascorrono molto tempo in montagna, soprattutto per motivi di lavoro, percepiscono chiaramente i cambiamenti climatici in atto, li osservano e li sentono. Al contrario, chi frequenta la montagna in maniera sporadica tende a non percepire altrettanto intensamente le alterazioni climatiche che stanno avvenendo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/80009