Il seguente elaborato, frutto di un lavoro di revisione della letteratura e non di una ricerca empirica sul campo, nasce come studio orientato alla necessità di trovare ulteriori metodi di conservazione dei corpi defunti in alternativa a quelli tradizionalmente noti e praticati. Tale esigenza nasce da cambiamenti di tipo culturali, demografici e ambientali sempre più caratterizzanti il panorama euro-americano contemporaneo. La selezione delle fonti e degli autori di differenti epoche storiche e aree disciplinari permette una visione interdisciplinare in grado di cogliere aspetti diversi del medesimo tema. Lungi dall’attribuire a questo elaborato la peculiarità di una trattazione esaustiva in merito al tema della morte e delle pratiche di sepoltura e, con la consapevolezza del fatto che la scelta di specifici autori abbia portato inevitabilmente alla mancata trattazione e analisi di ulteriori studi fondamentali per gli argomenti di seguito trattati; si ritiene che i contributi selezionati e approfonditi possano essere considerati come rappresentativi di specifiche epoche storiche. A tali scritti si possono attribuire le caratteristiche di continuità e contaminazione con le epoche precedenti e successive rispetto a quella in cui sono stati partoriti. Nello specifico, nel primo capitolo si affronta il tema della morte in termini di presenza costante all’interno di trattazioni appartenenti ad ambiti del sapere differenti (antropologia, sociologia, filosofia, ecc.). Viene svolta un’analisi sulla concezione che l’essere umano ha avuto, ed ha di questa presenza ingombrante e sul ruolo che ha ricoperto e ricopre nell’esistenza umana in una prospettiva cronologica discendente che non manca, però, di collegamenti tra periodi storici lontani con elementi tra loro consonanti e analoghi. Il secondo capitolo ha, invece, come oggetto peculiare la descrizione delle tradizionali metodologie di sepoltura talvolta adottate sincronicamente anche nella medesima realtà culturale. La prima parte è tuttavia dedicata a tematiche che concernono i presupposti tramite cui comprendere i processi posti in atto dalle communitas in riferimento alla trattazione e alla conservazione delle salme. Si analizza il concetto di corporeità, di rito, di simbolo, nonché della contrapposizione tra “diritto di natura” e “legge di natura”, ponendo particolare attenzione alle motivazioni che spingono gli esseri umani a mettere in atto specifici rituali e metodi di sepoltura piuttosto che altri. Il terzo, ed ultimo capitolo, prende in esame alcune delle nuove tecniche di conservazione dei corpi defunti che sempre più stanno subentrando nel panorama occidentale come possibile alternativa ai tradizionali metodi di conservazione. Principale oggetto di tale analisi è il progetto Capsula mundi scelto come rappresentante tra le altre metodologie, per dimostrare quanto i cambiamenti ambientali nel nostro mondo ci pongano di fronte alla necessità di inserire anche la morte nel discorso in merito alla salvaguardia dell’ambiente. Di sostanziale rilevanza è anche la trattazione delle norme che, nel contesto italiano, regolano le modalità di sepoltura e trattazione dei corpi defunti. Un viaggio, questo, in cui ci si interfaccia con tabù, paure e “frasi fatte” per affrontare una tematica che difficilmente rientra nelle trattazioni quotidiane degli individui, ma che riguarda in modo intrinseco e ontologico il loro essere umani.

Una morte piena di vita: nuove prospettive per la conservazione dei corpi defunti.

FORESTAN, FEDERICA
2023/2024

Abstract

Il seguente elaborato, frutto di un lavoro di revisione della letteratura e non di una ricerca empirica sul campo, nasce come studio orientato alla necessità di trovare ulteriori metodi di conservazione dei corpi defunti in alternativa a quelli tradizionalmente noti e praticati. Tale esigenza nasce da cambiamenti di tipo culturali, demografici e ambientali sempre più caratterizzanti il panorama euro-americano contemporaneo. La selezione delle fonti e degli autori di differenti epoche storiche e aree disciplinari permette una visione interdisciplinare in grado di cogliere aspetti diversi del medesimo tema. Lungi dall’attribuire a questo elaborato la peculiarità di una trattazione esaustiva in merito al tema della morte e delle pratiche di sepoltura e, con la consapevolezza del fatto che la scelta di specifici autori abbia portato inevitabilmente alla mancata trattazione e analisi di ulteriori studi fondamentali per gli argomenti di seguito trattati; si ritiene che i contributi selezionati e approfonditi possano essere considerati come rappresentativi di specifiche epoche storiche. A tali scritti si possono attribuire le caratteristiche di continuità e contaminazione con le epoche precedenti e successive rispetto a quella in cui sono stati partoriti. Nello specifico, nel primo capitolo si affronta il tema della morte in termini di presenza costante all’interno di trattazioni appartenenti ad ambiti del sapere differenti (antropologia, sociologia, filosofia, ecc.). Viene svolta un’analisi sulla concezione che l’essere umano ha avuto, ed ha di questa presenza ingombrante e sul ruolo che ha ricoperto e ricopre nell’esistenza umana in una prospettiva cronologica discendente che non manca, però, di collegamenti tra periodi storici lontani con elementi tra loro consonanti e analoghi. Il secondo capitolo ha, invece, come oggetto peculiare la descrizione delle tradizionali metodologie di sepoltura talvolta adottate sincronicamente anche nella medesima realtà culturale. La prima parte è tuttavia dedicata a tematiche che concernono i presupposti tramite cui comprendere i processi posti in atto dalle communitas in riferimento alla trattazione e alla conservazione delle salme. Si analizza il concetto di corporeità, di rito, di simbolo, nonché della contrapposizione tra “diritto di natura” e “legge di natura”, ponendo particolare attenzione alle motivazioni che spingono gli esseri umani a mettere in atto specifici rituali e metodi di sepoltura piuttosto che altri. Il terzo, ed ultimo capitolo, prende in esame alcune delle nuove tecniche di conservazione dei corpi defunti che sempre più stanno subentrando nel panorama occidentale come possibile alternativa ai tradizionali metodi di conservazione. Principale oggetto di tale analisi è il progetto Capsula mundi scelto come rappresentante tra le altre metodologie, per dimostrare quanto i cambiamenti ambientali nel nostro mondo ci pongano di fronte alla necessità di inserire anche la morte nel discorso in merito alla salvaguardia dell’ambiente. Di sostanziale rilevanza è anche la trattazione delle norme che, nel contesto italiano, regolano le modalità di sepoltura e trattazione dei corpi defunti. Un viaggio, questo, in cui ci si interfaccia con tabù, paure e “frasi fatte” per affrontare una tematica che difficilmente rientra nelle trattazioni quotidiane degli individui, ma che riguarda in modo intrinseco e ontologico il loro essere umani.
2023
A death full of life: new perspectives for the conservation of deceased bodies.
Morte
Sepoltura
Rito
Memoria
Antropologia
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Forestan_Federica.pdf

accesso riservato

Dimensione 793.22 kB
Formato Adobe PDF
793.22 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/80036