Per far fronte alle mutate esigenze del contesto economico in cui il sistema bancario si è trovato ad operare alla fine degli anni Novanta con l’emanazione della “legge Amato”, varata il 30 luglio 1990, è stata ridefinita l’impalcatura normativa che regolamentava fin dal 1936 l’operato delle banche. La riforma ha in larga parte liberalizzato l’operatività delle banche ordinarie prevedendo nuovi assetti organizzativi e creato i presupposti per la costituzione di nuove strutture. Data la loro specificità e considerata la storicità che in oltre mezzo secolo ha cristallizzato l’operatività delle organizzazioni bancarie e per adeguarle ad un sistema socio-economico in continua evoluzione soprattutto dal secondo dopoguerra, il legislatore ha definito il sistema bancario una “foresta pietrificata” da smantellare. L’obiettivo del presente lavoro è analizzare in che modo il cambiamento è stato avviato e come le banche hanno reagito dal punto di vista delle scelte organizzative: spesso imitandosi ma cercando anche di differenziarsi in un nuovo contesto caratterizzato dalla reciproca concorrenza assente in precedenza. In particolare le domande a cui si cercherà di rispondere sono a) con quali modalità l’organizzazione banca ha agito e che tipo di controllo hanno adottato le leadership per il mantenimento delle proprie identità istituzionali? b) quali resistenze sono state poste in atto dai dipendenti di fronte a tali cambiamenti? c) quanto hanno inciso le nuove tecnologie nel rapporto dipendente/cliente e quanto pesava invece il “fattore umano” per il successo delle attività di riorganizzazione nelle banche? In sintesi la domanda sta nel titolo della presente tesi: la foresta pietrificata è stata realmente sradicata o esiste ancora in forme diverse?
LA FORESTA PIETRIFICATA ESISTE ANCORA? Le riorganizzazioni nelle banche nell’interpretazione dei dipendenti fra un “prima” e un “dopo”
PEROSA, UMBERTO
2023/2024
Abstract
Per far fronte alle mutate esigenze del contesto economico in cui il sistema bancario si è trovato ad operare alla fine degli anni Novanta con l’emanazione della “legge Amato”, varata il 30 luglio 1990, è stata ridefinita l’impalcatura normativa che regolamentava fin dal 1936 l’operato delle banche. La riforma ha in larga parte liberalizzato l’operatività delle banche ordinarie prevedendo nuovi assetti organizzativi e creato i presupposti per la costituzione di nuove strutture. Data la loro specificità e considerata la storicità che in oltre mezzo secolo ha cristallizzato l’operatività delle organizzazioni bancarie e per adeguarle ad un sistema socio-economico in continua evoluzione soprattutto dal secondo dopoguerra, il legislatore ha definito il sistema bancario una “foresta pietrificata” da smantellare. L’obiettivo del presente lavoro è analizzare in che modo il cambiamento è stato avviato e come le banche hanno reagito dal punto di vista delle scelte organizzative: spesso imitandosi ma cercando anche di differenziarsi in un nuovo contesto caratterizzato dalla reciproca concorrenza assente in precedenza. In particolare le domande a cui si cercherà di rispondere sono a) con quali modalità l’organizzazione banca ha agito e che tipo di controllo hanno adottato le leadership per il mantenimento delle proprie identità istituzionali? b) quali resistenze sono state poste in atto dai dipendenti di fronte a tali cambiamenti? c) quanto hanno inciso le nuove tecnologie nel rapporto dipendente/cliente e quanto pesava invece il “fattore umano” per il successo delle attività di riorganizzazione nelle banche? In sintesi la domanda sta nel titolo della presente tesi: la foresta pietrificata è stata realmente sradicata o esiste ancora in forme diverse?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/80062