Carriere frammentate. Uno studio sulle traiettorie occupazionali dei lavoratori migranti

L’Italia, dopo essere stata per lungo tempo paese di emigrazione, ha iniziato a partire dagli anni Settanta a diventare paese di immigrazione rispecchiando il modello migratorio mediterraneo. La tesi si propone di studiare l’evoluzione del quadro normativo relativo alla disciplina dell’immigrazione, dalle prime carenze legislative di un processo che ha velocemente coinvolto il Paese, all’importanza delle sanatorie come strumento di regolarizzazione del migrante durante la progressiva chiusura delle frontiere. Lo studio prosegue mettendo in evidenza com’è cambiata la figura del e della migrante dagli anni Sessanta ad oggi, quali sono stati i principali flussi d’arrivo, le vicende che hanno maggiormente influito sui flussi migratori che hanno visto come protagonista l’Italia. Si prosegue poi con l’analisi delle traiettorie occupazionali dei lavoratori stranieri: come si posizionano i migranti nel mercato del lavoro italiano, com’è composta la forza lavoro migrante, in quali ambiti occupazionali si collocano gli stessi, quali sono le differenze di genere. Viene inoltre affrontato il tema dell’importanza delle reti etniche nella ricerca del lavoro e di come queste reti contribuiscano da un lato all’inserimento lavorativo e dall’altro a riprodurre la segregazione occupazionale degli stranieri presenti in Italia. Per quanto concerne la segmentazione delle carriere lavorative vengono proposti diversi casi di studio come esempio delle problematiche relative al precariato, al lavoro atipico e alla difficoltà di tutelare dal punto di vista sindacale questo tipo di lavoratori. Infine, vengono illustrati i risultati delle ricerche sociologiche da me compiute. La prima, di tipo quantitativo, si propone di studiare la frammentazione delle carriere lavorative degli uomini migranti attraverso la somministrazione di 46 questionari e l’analisi di 160 domande di Naspi. La seconda ricerca, di tipo qualitativo, basata su interviste, intende approfondire quanto riscontrato nella prima attraverso i racconti dei migranti, di un sindacalista e di un ispettore dell’Inps.