Epicutaneo-caval central catheters (ECCs) are medical devices widely used in patients admitted to neonatal intensive care units for the administration of parenteral nutrition and drug therapy. The catheter is inserted via direct venipuncture of superficial veins, usually in the limbs or scalp, with the catheter tip ideally positioned at the junction between the superior or inferior vena cava and the right atrium. Correct initial positioning of the tip and periodic verification of its location are essential, as malpositioning, either at the time of insertion or due to secondary migration, can lead to serious complications such as cardiac tamponade, arrhythmias, pleural effusion, thrombosis, and extravasation. In neonates, the tip's location is primarily determined through imaging techniques, including X-rays and ultrasound, both at insertion and during subsequent evaluations. Although there is no unanimous consensus on the ideal method, ultrasound is increasingly being used due to its advantages in terms of speed, greater accuracy, and the absence of ionizing radiation exposure. This work reports the experience of the Neonatal Intensive Care Unit of the University Hospital of Padua, as part of a multicenter study. The study aims to demonstrate the applicability of ultrasound for monitoring secondary malposition of ECCs and to validate this method for tip location. Furthermore, it seeks to determine the incidence of secondary malpositions and establish an optimal timing for reevaluating the tip's position after catheter insertion.

I cateteri centrali epicutaneo cavali (ECC) sono dispositivi medici ampiamente utilizzati nei pazienti ricoverati in terapia intensiva neonatale per la somministrazione di nutrizione parenterale e terapia farmacologica. L'inserimento del catetere avviene attraverso venipuntura diretta di vene superficiali, solitamente degli arti o dello scalpo, con la punta del catetere che dovrebbe essere correttamente posizionata a livello della giunzione tra la vena cava superiore o inferiore e l’atrio destro. Il corretto posizionamento iniziale della punta e la verifica periodica della sua localizzazione sono essenziali, poiché un malposizionamento, sia al momento dell'inserimento che dovuto a migrazione secondaria, può portare a complicanze gravi come tamponamento cardiaco, aritmie, versamento pleurico, trombosi ed extravasazione. La localizzazione della punta nei neonati viene eseguita principalmente tramite tecniche di imaging, tra cui radiografia (X-rays) ed ecografia, sia all'inserimento che nelle valutazioni successive. Nonostante non esista un consenso unanime sulla scelta della metodica ideale, l'ecografia acquisisce sempre più maggior impiego, grazie ai suoi vantaggi in termini di velocità di esecuzione, maggiore accuratezza e assenza di esposizione a radiazioni ionizzanti. Questo lavoro riporta l’esperienza dell’Unità Operativa Complessa di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, nell’ambito di uno studio multicentrico. Lo studio ha l'obiettivo di dimostrare l’applicabilità dell’ecografia per il monitoraggio della malposizione secondaria degli ECC e di validare questa metodica per la localizzazione della punta (tip location). Inoltre, mira a verificare l’incidenza di malposizioni secondarie e a stabilire una tempistica ottimale per la rivalutazione della posizione della punta dopo l'inserimento del catetere.

Migrazione della punta dei cateteri epicutaneo cavali: approccio ecografico per la tip location in ambito neonatale.

VACCARIO, MATTEO
2023/2024

Abstract

Epicutaneo-caval central catheters (ECCs) are medical devices widely used in patients admitted to neonatal intensive care units for the administration of parenteral nutrition and drug therapy. The catheter is inserted via direct venipuncture of superficial veins, usually in the limbs or scalp, with the catheter tip ideally positioned at the junction between the superior or inferior vena cava and the right atrium. Correct initial positioning of the tip and periodic verification of its location are essential, as malpositioning, either at the time of insertion or due to secondary migration, can lead to serious complications such as cardiac tamponade, arrhythmias, pleural effusion, thrombosis, and extravasation. In neonates, the tip's location is primarily determined through imaging techniques, including X-rays and ultrasound, both at insertion and during subsequent evaluations. Although there is no unanimous consensus on the ideal method, ultrasound is increasingly being used due to its advantages in terms of speed, greater accuracy, and the absence of ionizing radiation exposure. This work reports the experience of the Neonatal Intensive Care Unit of the University Hospital of Padua, as part of a multicenter study. The study aims to demonstrate the applicability of ultrasound for monitoring secondary malposition of ECCs and to validate this method for tip location. Furthermore, it seeks to determine the incidence of secondary malpositions and establish an optimal timing for reevaluating the tip's position after catheter insertion.
2023
Migration of epicutaneo-caval catheter tips: ultrasound approach for tip location in the neonatal setting.
I cateteri centrali epicutaneo cavali (ECC) sono dispositivi medici ampiamente utilizzati nei pazienti ricoverati in terapia intensiva neonatale per la somministrazione di nutrizione parenterale e terapia farmacologica. L'inserimento del catetere avviene attraverso venipuntura diretta di vene superficiali, solitamente degli arti o dello scalpo, con la punta del catetere che dovrebbe essere correttamente posizionata a livello della giunzione tra la vena cava superiore o inferiore e l’atrio destro. Il corretto posizionamento iniziale della punta e la verifica periodica della sua localizzazione sono essenziali, poiché un malposizionamento, sia al momento dell'inserimento che dovuto a migrazione secondaria, può portare a complicanze gravi come tamponamento cardiaco, aritmie, versamento pleurico, trombosi ed extravasazione. La localizzazione della punta nei neonati viene eseguita principalmente tramite tecniche di imaging, tra cui radiografia (X-rays) ed ecografia, sia all'inserimento che nelle valutazioni successive. Nonostante non esista un consenso unanime sulla scelta della metodica ideale, l'ecografia acquisisce sempre più maggior impiego, grazie ai suoi vantaggi in termini di velocità di esecuzione, maggiore accuratezza e assenza di esposizione a radiazioni ionizzanti. Questo lavoro riporta l’esperienza dell’Unità Operativa Complessa di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, nell’ambito di uno studio multicentrico. Lo studio ha l'obiettivo di dimostrare l’applicabilità dell’ecografia per il monitoraggio della malposizione secondaria degli ECC e di validare questa metodica per la localizzazione della punta (tip location). Inoltre, mira a verificare l’incidenza di malposizioni secondarie e a stabilire una tempistica ottimale per la rivalutazione della posizione della punta dopo l'inserimento del catetere.
Ecografia
ECC
Pretermine
Neonatologia
Tip migration
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