Utilizzo di biostimolanti per aumentare l'efficienza d'uso del fosforo: un caso studio su lattuga

Phosphorus is an essential element for the plant, but its availability is limited, because it can precipitate, or be absorbed by the soil. In agriculture the mineral phosphorus fertilizers used are pollutant and derive from non-renewable sources. Once in the soil, even these fertilizers are immobilized, decreasing their efficiency. This leads to their abuse, exposing the environment to eutrophication. To enhance the phosphorus use efficiency and lower the use of phosphorus fertilizers, we can use biostimulants, substances or inoculants applied to plants to enhance nutrition use efficiency, abiotic stress tolerance and/or crop quality traits, regardless of its nutrient content. There are phosphorus solubilizing bacteria that can make available phosphorus that would otherwise be not accessible. In this thesis we present a study with lettuce where we compare the effect of a microbial biostimulant with one with humic acids. We have analysed the photosynthetic activity, dry shoot and root biomass, the concentration and content per plant of Fe, B, Mn, Zn, P, N, Ca, Mg, K and the concentration of total and assimilable phosphorus in the soil. The results don’t show an increase in the biomass of the plant treated with the biostimulants, but the phosphorus deficiency lowered the dry biomass and increased the B, Mn and Zn concentrations. However, we notice an increase of assimilable phosphorus with the microbial biostimulant, compared with the controls, and even if the biomass was not influenced, these results remain promising and need more studies.

Il fosforo è un elemento fondamentale alla crescita della pianta, ma la sua disponibilità è spesso limitata poiché nel suolo esso precipita o viene adsorbito. In agricoltura i concimi fosfatici minerali utilizzati sono inquinanti e derivano da fonti non rinnovabili. Una volta immessi nel terreno, anch’essi vengono immobilizzati diminuendo la loro efficacia. Ciò ne aumenta il consumo, esponendo l’ambiente al fenomeno dell’eutrofizzazione. Per aumentare l’efficienza d’uso del fosforo e diminuire l’utilizzo di concimi si possono utilizzare i biostimolanti, sostanze o microorganismi applicati alle piante per migliorarne l'efficienza nutrizionale, la tolleranza allo stress abiotico e/o le caratteristiche qualitative, indipendentemente dal contenuto di nutrienti. In particolare, esistono batteri solubilizzanti il fosforo che sono in grado di rendere disponibile il fosforo presente nel suolo altrimenti non accessibile. In questa tesi viene presentato uno studio su lattuga nel quale si confronta l’effetto di un biostimolante microbico con uno a base di acidi umici ad azione nota. Sono stati analizzati attività fotosintetica, biomassa secca aerea e radicale, concentrazione e contenuto per pianta di Fe, B, Mn, Zn, P, N, Ca, Mg, K e la concentrazione di fosforo totale e assimilabile nel suolo. I risultati non mostrano nessuna variazione della massa secca in presenza di biostimolanti, ma la carenza di fosforo ha diminuito la massa secca della pianta, e ha aumentato la concentrazione di B, Mn e Zn. Si è notato però un aumento di fosforo assimilabile con il biostimolante microbico, rispetto ai controlli in carenza di fosforo, e anche se ciò non ha influenzato la massa secca della pianta, questi risultati rimangono promettenti e richiedono ulteriori studi.