Introduction: even though 50% of ankle sprains generally resolve within two weeks, some symptoms may develop and persist, examples being pain, swelling, relapses, perception of instability and hypofunctionality. If untreated, these symptoms can lead to chronic ankle instability. The treatment is usually conservative and addresses several aspects: ROM, strength, proprioception, balance, sensorimotor function and postural control. Objective: the present thesis work aims to demonstrate the effectiveness of a rehabilitation program in athletes with first and second degree ankle sprains through the use of unstable surfaces, whilst evaluating static and dynamic balance with double leg and single leg stance. Materials and methods: a research was conducted in the main databases (PubMed, Cinhal, The Cochrane Library and PEDro), restricting it to articles published between 01/01/2000 and 31/12/2023, with full text available in English or Italian. Such articles had to include a cross-section of athletes presenting a first or second degree ankle sprain; at least two of the following: exercises with unstable surfaces, muscle strengthening exercises, placebo or nothing, as intervention and control; and the reduction of disability/instability as the outcome. Results: 5 studies and 2 systematic reviews met the inclusion criteria. The interventions analyzed are the use of unstable surfaces in double leg and single-leg stance tasks. Pain, perception of instability, strength, static and dynamic balance were considered as outcome criteria. Conclusion: the use of unstable surfaces, such as proprioceptive tablets and single-leg support exercises on unstable surfaces, appear to be effective for the treatment of first and second degree ankle sprains and chronic ankle instability, in terms of treatment of both clinical and subjective symptoms.

Introduzione: il 50% delle distorsioni di caviglia si risolvono generalmente entro due settimane; tuttavia, possono svilupparsi e persistere alcuni sintomi come: dolore, gonfiore, recidive, percezione di instabilità e ipofunzionalità. Se non trattati, questi sintomi possono portare all’instabilità cronica di caviglia. Di solito, il trattamento è conservativo e interviene su diversi aspetti: ROM, forza, propriocezione, equilibrio, funzione senso-motoria e controllo posturale. Obiettivo: dimostrare l’efficacia di un percorso riabilitativo mediante l’utilizzo di superfici instabili in atleti con distorsione di caviglia di primo e secondo grado, valutando l’equilibrio statico e dinamico con appoggio sia bipodalico che monopodalico. Materiali e metodi: è stata effettuata una ricerca nelle principali banche dati (PubMed, Cinhal, The Cochrane Library e PEDro). La ricerca è stata limitata ad articoli pubblicati tra il 01/01/2000 e il 31/12/2023, con full text reperibile in lingua inglese o italiana. Negli articoli dovevano figurare come campione gli atleti presentanti una distorsione di primo o secondo grado; come intervento e controllo almeno due tra esercizi con superfici instabili, esercizi di rinforzo muscolare, placebo o nulla; come outcome la riduzione della disabilità/instabilità. Risultati e discussione: 5 studi e 2 revisioni sistematiche hanno rispettato i criteri di inclusione. Gli interventi analizzati sono l’uso di superfici instabili nei compiti bipodalici e monopodalici. Sono stati considerati come misure di outcome il dolore, la percezione di instabilità, la forza, l’equilibrio statico e dinamico. Conclusioni: l’utilizzo di superfici instabili come le tavolette propriocettive e gli esercizi in appoggio monopodalico su superfici instabili, risultano essere efficaci per il trattamento delle distorsioni di caviglia di primo e secondo grado e dell’instabilità cronica di caviglia, sia per quanto riguarda la risoluzione dei sintomi clinici che per quelli soggettivi.

LA RIABILITAZIONE DELLE DISTORSIONI DI CAVIGLIA DI PRIMO E SECONDO GRADO NELLO SPORTIVO TRAMITE UTILIZZO DI SUPERFICI INSTABILI

MARTINI, FRANCESCO
2023/2024

Abstract

Introduction: even though 50% of ankle sprains generally resolve within two weeks, some symptoms may develop and persist, examples being pain, swelling, relapses, perception of instability and hypofunctionality. If untreated, these symptoms can lead to chronic ankle instability. The treatment is usually conservative and addresses several aspects: ROM, strength, proprioception, balance, sensorimotor function and postural control. Objective: the present thesis work aims to demonstrate the effectiveness of a rehabilitation program in athletes with first and second degree ankle sprains through the use of unstable surfaces, whilst evaluating static and dynamic balance with double leg and single leg stance. Materials and methods: a research was conducted in the main databases (PubMed, Cinhal, The Cochrane Library and PEDro), restricting it to articles published between 01/01/2000 and 31/12/2023, with full text available in English or Italian. Such articles had to include a cross-section of athletes presenting a first or second degree ankle sprain; at least two of the following: exercises with unstable surfaces, muscle strengthening exercises, placebo or nothing, as intervention and control; and the reduction of disability/instability as the outcome. Results: 5 studies and 2 systematic reviews met the inclusion criteria. The interventions analyzed are the use of unstable surfaces in double leg and single-leg stance tasks. Pain, perception of instability, strength, static and dynamic balance were considered as outcome criteria. Conclusion: the use of unstable surfaces, such as proprioceptive tablets and single-leg support exercises on unstable surfaces, appear to be effective for the treatment of first and second degree ankle sprains and chronic ankle instability, in terms of treatment of both clinical and subjective symptoms.
2023
THE REHABILITATION OF FIRST AND SECOND DEGREE ANKLE SPRAINS IN ATHLETES THROUGH THE USE OF UNSTABLE SURFACES
Introduzione: il 50% delle distorsioni di caviglia si risolvono generalmente entro due settimane; tuttavia, possono svilupparsi e persistere alcuni sintomi come: dolore, gonfiore, recidive, percezione di instabilità e ipofunzionalità. Se non trattati, questi sintomi possono portare all’instabilità cronica di caviglia. Di solito, il trattamento è conservativo e interviene su diversi aspetti: ROM, forza, propriocezione, equilibrio, funzione senso-motoria e controllo posturale. Obiettivo: dimostrare l’efficacia di un percorso riabilitativo mediante l’utilizzo di superfici instabili in atleti con distorsione di caviglia di primo e secondo grado, valutando l’equilibrio statico e dinamico con appoggio sia bipodalico che monopodalico. Materiali e metodi: è stata effettuata una ricerca nelle principali banche dati (PubMed, Cinhal, The Cochrane Library e PEDro). La ricerca è stata limitata ad articoli pubblicati tra il 01/01/2000 e il 31/12/2023, con full text reperibile in lingua inglese o italiana. Negli articoli dovevano figurare come campione gli atleti presentanti una distorsione di primo o secondo grado; come intervento e controllo almeno due tra esercizi con superfici instabili, esercizi di rinforzo muscolare, placebo o nulla; come outcome la riduzione della disabilità/instabilità. Risultati e discussione: 5 studi e 2 revisioni sistematiche hanno rispettato i criteri di inclusione. Gli interventi analizzati sono l’uso di superfici instabili nei compiti bipodalici e monopodalici. Sono stati considerati come misure di outcome il dolore, la percezione di instabilità, la forza, l’equilibrio statico e dinamico. Conclusioni: l’utilizzo di superfici instabili come le tavolette propriocettive e gli esercizi in appoggio monopodalico su superfici instabili, risultano essere efficaci per il trattamento delle distorsioni di caviglia di primo e secondo grado e dell’instabilità cronica di caviglia, sia per quanto riguarda la risoluzione dei sintomi clinici che per quelli soggettivi.
proprioception
unstable surface
Ankle sprain
Neuromuscolar traini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/80546