Questa tesi esplora il possibile riutilizzo di scarti di carciofo e ulivo derivanti dal settore alimentare, evidenziando i benefici che apportano all'organismo ed in particolare come possano essere utilizzati per regolare la polarizzazione dei macrofagi. I macrofagi sono cellule chiave del sistema immunitario, più precisamente dell’immunità “innata”, che possono polarizzarsi in due fenotipi principali in risposta a segnali diversi a seconda del microambiente in cui vengono posti. Il fenotipo M1, classicamente attivato, sono macrofagi ad attività pro-infiammatoria che producono citochine proinfiammatorie, portando danni ai tessuti e infiammazione cronica nel caso in cui questo fenotipo persistesse. D’altra parte i macrofagi M2 sono considerati anti-infiammatori e rilasciano citochine che promuovono la riparazione dei tessuti e aiutano nella risoluzione dell’infiammazione. Gli estratti utilizzati sono ottenuti da foglie di carciofo e ulivo , due piante della macchia mediterranea, entrambi ricchi di composti fenolici con note proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antifibrotiche. In ulivo si trovano composti come oleuropeina,oleocantale,apigenina mentre in carciofo sono presenti in maggior concentrazione acido clorogenico, cinarina, luteolina. In diversi studi i polifenoli hanno dimostrato effetti biologici quali la capacità di inibire la proliferazione delle cellule tumorali, modulare diversi enzimi e di svolgere il ruolo di antiossidanti.Per la valutazione in vitro è stata utilizzata la linea cellulare monocitica umana THP-1 prima differenziata in macrofagi M0 e poi trattata con gli estratti di carciofo e ulivo a diverse concentrazioni (50 μg/mL, 25 μg/mL, 12,5 μg/mL, 6,25 μg/mL e 3,75 μg/mL).Preventivamente per valutare la citotossicità dei due estratti sulla proliferazione cellulare è stato eseguito il test MTT in seguito a 24,48 e 72 ore di trattamento. Dopodichè è stata utilizzata la tecnica di immunofluorescenza per valutare l’espressione di marcatori specifici dei macrofagi da parte delle cellule monolitiche trattate con i due estratti AW e OW. In particolare , i macrofagi con fenotipo immaturo M0 hanno subito un trattamento con gli estratti per un periodo di 24 ore e poi sono stati incubati in presenza di anticorpi che riconoscono i marker CD68 (presente in tutti i macrofagi) ,CD86 (per i macrofagi M1) e CD163 (specifico per i macrofagi M2). In seguito sono state acquisite le immagini tramite microscopio confocale, da cui poi sono stati ricavati dei risultati preliminari per questo studio sulle proprietà immunomodulanti degli estratti presi in esame.
Valutazione in vitro degli effetti immunomodulanti di estratti ottenuti da scarti di produzione di carciofo e olio di oliva
BAZZONI, ELISA
2023/2024
Abstract
Questa tesi esplora il possibile riutilizzo di scarti di carciofo e ulivo derivanti dal settore alimentare, evidenziando i benefici che apportano all'organismo ed in particolare come possano essere utilizzati per regolare la polarizzazione dei macrofagi. I macrofagi sono cellule chiave del sistema immunitario, più precisamente dell’immunità “innata”, che possono polarizzarsi in due fenotipi principali in risposta a segnali diversi a seconda del microambiente in cui vengono posti. Il fenotipo M1, classicamente attivato, sono macrofagi ad attività pro-infiammatoria che producono citochine proinfiammatorie, portando danni ai tessuti e infiammazione cronica nel caso in cui questo fenotipo persistesse. D’altra parte i macrofagi M2 sono considerati anti-infiammatori e rilasciano citochine che promuovono la riparazione dei tessuti e aiutano nella risoluzione dell’infiammazione. Gli estratti utilizzati sono ottenuti da foglie di carciofo e ulivo , due piante della macchia mediterranea, entrambi ricchi di composti fenolici con note proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antifibrotiche. In ulivo si trovano composti come oleuropeina,oleocantale,apigenina mentre in carciofo sono presenti in maggior concentrazione acido clorogenico, cinarina, luteolina. In diversi studi i polifenoli hanno dimostrato effetti biologici quali la capacità di inibire la proliferazione delle cellule tumorali, modulare diversi enzimi e di svolgere il ruolo di antiossidanti.Per la valutazione in vitro è stata utilizzata la linea cellulare monocitica umana THP-1 prima differenziata in macrofagi M0 e poi trattata con gli estratti di carciofo e ulivo a diverse concentrazioni (50 μg/mL, 25 μg/mL, 12,5 μg/mL, 6,25 μg/mL e 3,75 μg/mL).Preventivamente per valutare la citotossicità dei due estratti sulla proliferazione cellulare è stato eseguito il test MTT in seguito a 24,48 e 72 ore di trattamento. Dopodichè è stata utilizzata la tecnica di immunofluorescenza per valutare l’espressione di marcatori specifici dei macrofagi da parte delle cellule monolitiche trattate con i due estratti AW e OW. In particolare , i macrofagi con fenotipo immaturo M0 hanno subito un trattamento con gli estratti per un periodo di 24 ore e poi sono stati incubati in presenza di anticorpi che riconoscono i marker CD68 (presente in tutti i macrofagi) ,CD86 (per i macrofagi M1) e CD163 (specifico per i macrofagi M2). In seguito sono state acquisite le immagini tramite microscopio confocale, da cui poi sono stati ricavati dei risultati preliminari per questo studio sulle proprietà immunomodulanti degli estratti presi in esame.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/80677