Background Lo scompenso cardiaco è una patologia cronica, che coinvolge il 10% degli ultra settantenni. Essa spesso richiede rimodulazione della terapia, di ricorrere all’ospedalizzazione ed è gravata da elevata mortalità. È stato dimostrato che questi ultimi eventi si possono limitare od evitare tramite l’attivazione di un follow-up successivo alla dimissione. In tal senso sono stati attivati ambulatori nei quali si opera avvalendosi anche della telemedicina, per permettere anche a chi ha difficoltà a raggiungere la struttura, di essere seguito appropriatamente tramite televisite. Alcuni di questi ambulatori sono a gestione infermieristica. Obiettivo Nel reparto di Geriatria dell’ospedale di Treviso è stato attivato un ambulatorio di follow-up in telemedicina a gestione infermieristica per i pazienti dimessi con tale diagnosi. L’obiettivo di questa tesi osservazionale retrospettiva è valutare il beneficio dell’ambulatorio istituito sulla base degli outcome rilevati e dell’andamento dei pazienti post dimissione a confronto con quelli non seguiti dall’ambulatorio. Materiali e metodi È stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo in cui si è analizzato l’andamento di 44 pazienti dimessi da maggio 2023 a giugno 2024 e poi seguiti dall’ambulatorio e di 52 pazienti dimessi tra maggio 2022 e aprile 2023 non seguiti dall’ambulatorio. Tra i criteri di inclusione troviamo: consenso del paziente; precedente ricovero nel reparto di Geriatria per scompenso cardiaco; capacità di misurazione del peso e della pressione presso il domicilio; presenza di care-giver attendibile o capacità del paziente di gestire le visite in telemedicina; pazienti non residenti in Strutture per anziani; pazienti che non necessitavano di procedure cardiologiche invasive o per i quali la possibilità di tali procedure era stata esclusa. Sono stati valutati i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca), il peso corporeo, alcuni valori di esami ematochimici (concentrazione di emoglobina, creatininemia, NT-proBNP). Per ogni paziente è stato stimato il livello di autonomia secondo la scala Barthel e veniva quantificata al comorbilità mediante il punteggio CIRS. Sono state inoltre registrate le principali terapie cardiologiche. Risultati Dallo studio si evince che i pazienti seguiti nell’ambulatorio di scompenso presentavano un tasso minore di re-ricoveri e di decessi rispetto ai pazienti non seguiti dall’ambulatorio. Rispettivamente tra i 44 pazienti inseriti nel progetto, 13 sono stati ricoverati nuovamente e 4 sono deceduti. Tra i 52 pazienti non facenti parte dell’ambulatorio si sono verificati 29 re-ricoveri e 14 decessi. Per quanto riguarda l’ospedalizzazione, la differenza rimaneva statisticamente significativa dopo aggiustamento per grado di autonomia e comorbilità, ma perdeva significatività se corretta per tipo di terapia utilizzata. Per quanto riguarda la mortalità invece, la differenza tra i due gruppi rimaneva significativa se corretta per grado di autonomia, comorbilità e tipo di terapia. Conclusione Nonostante il numero di pazienti sia ridotto, i pazienti seguiti dall’ambulatorio hanno evidenziato esiti migliori rispetto a quelli non seguiti. La telemedicina ha garantito inoltre un’assistenza efficace anche a coloro che risultavano residenti ad una maggiore distanza dall’ospedale. Sono necessari ulteriori studi per confermare quanto evidenziato in questa tesi, tuttavia emerge che il follow-up di pazienti dimessi con diagnosi di scompenso cardiaco seguiti dall’ambulatorio esita in un rischio di mortalità inferiore rispetto al gruppo di controllo, anche dopo aggiustamento per fattori confondenti, e potrebbe comunque avere effetto positivo sulle riospedalizzazioni.

Il ruolo dell’infermiere nel follow-up ambulatoriale di malattie croniche in telemedicina: l’esperienza di un ambulatorio dedicato allo scompenso cardiaco in un Reparto di Geriatria per acuti.

BALDIN, ANNA
2023/2024

Abstract

Background Lo scompenso cardiaco è una patologia cronica, che coinvolge il 10% degli ultra settantenni. Essa spesso richiede rimodulazione della terapia, di ricorrere all’ospedalizzazione ed è gravata da elevata mortalità. È stato dimostrato che questi ultimi eventi si possono limitare od evitare tramite l’attivazione di un follow-up successivo alla dimissione. In tal senso sono stati attivati ambulatori nei quali si opera avvalendosi anche della telemedicina, per permettere anche a chi ha difficoltà a raggiungere la struttura, di essere seguito appropriatamente tramite televisite. Alcuni di questi ambulatori sono a gestione infermieristica. Obiettivo Nel reparto di Geriatria dell’ospedale di Treviso è stato attivato un ambulatorio di follow-up in telemedicina a gestione infermieristica per i pazienti dimessi con tale diagnosi. L’obiettivo di questa tesi osservazionale retrospettiva è valutare il beneficio dell’ambulatorio istituito sulla base degli outcome rilevati e dell’andamento dei pazienti post dimissione a confronto con quelli non seguiti dall’ambulatorio. Materiali e metodi È stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo in cui si è analizzato l’andamento di 44 pazienti dimessi da maggio 2023 a giugno 2024 e poi seguiti dall’ambulatorio e di 52 pazienti dimessi tra maggio 2022 e aprile 2023 non seguiti dall’ambulatorio. Tra i criteri di inclusione troviamo: consenso del paziente; precedente ricovero nel reparto di Geriatria per scompenso cardiaco; capacità di misurazione del peso e della pressione presso il domicilio; presenza di care-giver attendibile o capacità del paziente di gestire le visite in telemedicina; pazienti non residenti in Strutture per anziani; pazienti che non necessitavano di procedure cardiologiche invasive o per i quali la possibilità di tali procedure era stata esclusa. Sono stati valutati i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca), il peso corporeo, alcuni valori di esami ematochimici (concentrazione di emoglobina, creatininemia, NT-proBNP). Per ogni paziente è stato stimato il livello di autonomia secondo la scala Barthel e veniva quantificata al comorbilità mediante il punteggio CIRS. Sono state inoltre registrate le principali terapie cardiologiche. Risultati Dallo studio si evince che i pazienti seguiti nell’ambulatorio di scompenso presentavano un tasso minore di re-ricoveri e di decessi rispetto ai pazienti non seguiti dall’ambulatorio. Rispettivamente tra i 44 pazienti inseriti nel progetto, 13 sono stati ricoverati nuovamente e 4 sono deceduti. Tra i 52 pazienti non facenti parte dell’ambulatorio si sono verificati 29 re-ricoveri e 14 decessi. Per quanto riguarda l’ospedalizzazione, la differenza rimaneva statisticamente significativa dopo aggiustamento per grado di autonomia e comorbilità, ma perdeva significatività se corretta per tipo di terapia utilizzata. Per quanto riguarda la mortalità invece, la differenza tra i due gruppi rimaneva significativa se corretta per grado di autonomia, comorbilità e tipo di terapia. Conclusione Nonostante il numero di pazienti sia ridotto, i pazienti seguiti dall’ambulatorio hanno evidenziato esiti migliori rispetto a quelli non seguiti. La telemedicina ha garantito inoltre un’assistenza efficace anche a coloro che risultavano residenti ad una maggiore distanza dall’ospedale. Sono necessari ulteriori studi per confermare quanto evidenziato in questa tesi, tuttavia emerge che il follow-up di pazienti dimessi con diagnosi di scompenso cardiaco seguiti dall’ambulatorio esita in un rischio di mortalità inferiore rispetto al gruppo di controllo, anche dopo aggiustamento per fattori confondenti, e potrebbe comunque avere effetto positivo sulle riospedalizzazioni.
2023
The role of the nurse in the outpatient follow-up of chronic diseases through telemedicine: the experience of a clinic dedicated to heart failure in an acute care Geriatric Ward
ruolo infermiere
ambulatorio followup
scompenso cardiaco
telemedicina
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/80688