Background. Le sindromi coronariche acute (SCA) rappresentano spesso la prima manifestazione clinica delle malattie cardiovascolari (CVD), che a loro volta costituiscono la principale causa di mortalità a livello globale: nel 2019 si è stimato che le CVD abbiano portato a 18,6 milioni di decessi (un terzo di questi in persone con età <70 anni). I dati ISTAT dichiarano che in Italia nel 2018, si sono manifestati 62.434 decessi per malattie ischemiche del cuore (32.765 maschi e 29.669 femmine), in particolare 20.739 casi di infarto acuto del miocardio. Obiettivo. Lo studio si propone di indagare e valutare l’impatto di interventi infermieristici educativi specialistici, rispetto ad interventi infermieristici educativi standard, nei pazienti con sindrome coronarica acuta in termini di compliance, autoefficacia e autocura. Materiali e metodi. Il quesito di ricerca alla base di questo studio è indagare se l’applicazione di un intervento educativo sperimentale realizzato da un infermiere, rispetto ad un intervento educativo standard, può portare ad un miglioramento in termini di compliance, autoefficacia e autocura. Per rispondere al quesito, è stata effettuata una revisione della letteratura nelle banche dati: “PubMed”, “Cochrane Library” e “Google Scholar” tra aprile e luglio 2024. Risultati. La ricerca ha portato all’identificazione di ventitré (23) articoli: 17 RCT, 1 studio multicentrico quasi sperimentale, 2 disegni quasi sperimentali, 1 studio sperimentale, 1 studio retrospettivo caso-controllo, 1 revisione sistematica. Tra gli outcomes positivi individuati, l’intervento educativo portava a: riduzione dei sintomi d’ansia e depressione, maggiore autoefficacia e autocura e aumento dell’aderenza al regime terapeutico (stile di vita sano, terapia farmacologica, attività fisica, dieta e cessazione del fumo). In aggiunta, i pazienti dichiaravano una migliore qualità di vita percepita. Conclusioni. Dati i risultati positivi emersi, è evidente come la figura infermieristica rivesta un ruolo importante nella gestione del follow-up del paziente con SCA. Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche scientifiche che tengano in considerazione un follow-up più lungo, un ampiezza campionaria maggiore e l’utilizzo di differenti dispositivi elettronici. Keywords. “Myocardial infarction”, “Nurse education”, “Patient education” , “Acute myocardial infarction”, “Secondary prevention”, “Nursing care”, “Cardiac rehabilitation”, “Nurse care”, “Acute coronary syndrome”, “Acute coronary syndromes”, “Counselling”, “Nurse prevention program”, “Coronary heart disease”, “Health education”.
Sindromi coronariche acute e riabilitazione cardiaca: il contributo infermieristico nel processo educativo. Una revisione della letteratura.
DAL SANTO, ANNA
2023/2024
Abstract
Background. Le sindromi coronariche acute (SCA) rappresentano spesso la prima manifestazione clinica delle malattie cardiovascolari (CVD), che a loro volta costituiscono la principale causa di mortalità a livello globale: nel 2019 si è stimato che le CVD abbiano portato a 18,6 milioni di decessi (un terzo di questi in persone con età <70 anni). I dati ISTAT dichiarano che in Italia nel 2018, si sono manifestati 62.434 decessi per malattie ischemiche del cuore (32.765 maschi e 29.669 femmine), in particolare 20.739 casi di infarto acuto del miocardio. Obiettivo. Lo studio si propone di indagare e valutare l’impatto di interventi infermieristici educativi specialistici, rispetto ad interventi infermieristici educativi standard, nei pazienti con sindrome coronarica acuta in termini di compliance, autoefficacia e autocura. Materiali e metodi. Il quesito di ricerca alla base di questo studio è indagare se l’applicazione di un intervento educativo sperimentale realizzato da un infermiere, rispetto ad un intervento educativo standard, può portare ad un miglioramento in termini di compliance, autoefficacia e autocura. Per rispondere al quesito, è stata effettuata una revisione della letteratura nelle banche dati: “PubMed”, “Cochrane Library” e “Google Scholar” tra aprile e luglio 2024. Risultati. La ricerca ha portato all’identificazione di ventitré (23) articoli: 17 RCT, 1 studio multicentrico quasi sperimentale, 2 disegni quasi sperimentali, 1 studio sperimentale, 1 studio retrospettivo caso-controllo, 1 revisione sistematica. Tra gli outcomes positivi individuati, l’intervento educativo portava a: riduzione dei sintomi d’ansia e depressione, maggiore autoefficacia e autocura e aumento dell’aderenza al regime terapeutico (stile di vita sano, terapia farmacologica, attività fisica, dieta e cessazione del fumo). In aggiunta, i pazienti dichiaravano una migliore qualità di vita percepita. Conclusioni. Dati i risultati positivi emersi, è evidente come la figura infermieristica rivesta un ruolo importante nella gestione del follow-up del paziente con SCA. Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche scientifiche che tengano in considerazione un follow-up più lungo, un ampiezza campionaria maggiore e l’utilizzo di differenti dispositivi elettronici. Keywords. “Myocardial infarction”, “Nurse education”, “Patient education” , “Acute myocardial infarction”, “Secondary prevention”, “Nursing care”, “Cardiac rehabilitation”, “Nurse care”, “Acute coronary syndrome”, “Acute coronary syndromes”, “Counselling”, “Nurse prevention program”, “Coronary heart disease”, “Health education”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/80718