Background: Nel 2020 il numero globale di migranti internazionali ha raggiunto i 281 milioni, di questi, il 48% sono donne, le quali presentano rischi e bisogni di protezione specifici che non devono essere trascurati nelle procedure di accoglienza. La letteratura evidenzia come spesso, nei paesi ospitanti, i bisogni di salute sessuale e riproduttiva (SRH) delle donne migranti vengono trascurati a favore di altre priorità, ma ciò si ripercuote sulla loro salute generale e sulla loro possibilità di empowerment, autodeterminazione e integrazione sociale. Obiettivo: Offrire agli infermieri delle modalità evidence-based di intervento, per migliorare l’approccio di questa specifica popolazione alla SRH. Materiali e metodi: La revisione è stata condotta nelle banche dati CINAHL Ultimate e MEDLINE via PubMed, e include anche letteratura grigia, quali due linee guida redatte dalla World Health Organization (WHO). Il quesito di ricerca riguarda gli interventi relativi alla SRH, è stata individuata inoltre una sotto-domanda più specifica riguardo gli interventi in prevenzione delle mutilazioni genitali femminili (MGF). I documenti inclusi sono stati selezionati secondo dei criteri di inclusione ed esclusione, attenendosi al metodo PRISMA. Risultati: In risposta al primo quesito di ricerca sono stati individuati 9 documenti che riportano degli interventi atti a modificare la condizione di SRH delle donne migranti. Sono stati individuati 7 temi comuni, quali: la peer education, la sensibilità culturale e alle questioni di genere, la fornitura di materiale informativo, la self-care, l’attivazione della mediazione linguistica e/o culturale, altro. Per quanto riguarda i risultati della sotto-domanda inerente alle MGF sono stati selezionati 5 documenti che includono interventi volti a prevenire la perpetrazione della pratica, distinguibili in 4 macroaree: prevenzione primaria, secondaria e terziaria, fornitura di materiale informativo e sensibilità culturale. Discussione e conclusioni: Nella maggioranza delle pubblicazioni reperite (55%), emerge il tema della sensibilità culturale, intesa come presa in carico olistica dell’assistita, sia nel rispetto delle sue credenze e valori, sia come formazione e assunto di base del professionista. In vari articoli essa viene poi correlata all’implementazione dell’educazione in ambito di SRH e lotta alle MGF tenuta da cultural peer educators, dei quali l’infermiere si assume la responsabilità di formazione. Essi sono laici, culturalmente alla pari delle migranti target dell’intervento, che fungono da “ponte” tra esse e il professionista, in un’ottica di arricchimento che tocca tutte le parti prese in causa. Viene proposto, a conclusione della revisione, un progetto di educazione in ambito di SRH elaborato a partire dalla letteratura individuata.
Sapere è potere: interventi e strategie per migliorare l’approccio alla salute sessuale e riproduttiva delle donne migranti, una revisione di letteratura
GALLO, BEATRICE
2023/2024
Abstract
Background: Nel 2020 il numero globale di migranti internazionali ha raggiunto i 281 milioni, di questi, il 48% sono donne, le quali presentano rischi e bisogni di protezione specifici che non devono essere trascurati nelle procedure di accoglienza. La letteratura evidenzia come spesso, nei paesi ospitanti, i bisogni di salute sessuale e riproduttiva (SRH) delle donne migranti vengono trascurati a favore di altre priorità, ma ciò si ripercuote sulla loro salute generale e sulla loro possibilità di empowerment, autodeterminazione e integrazione sociale. Obiettivo: Offrire agli infermieri delle modalità evidence-based di intervento, per migliorare l’approccio di questa specifica popolazione alla SRH. Materiali e metodi: La revisione è stata condotta nelle banche dati CINAHL Ultimate e MEDLINE via PubMed, e include anche letteratura grigia, quali due linee guida redatte dalla World Health Organization (WHO). Il quesito di ricerca riguarda gli interventi relativi alla SRH, è stata individuata inoltre una sotto-domanda più specifica riguardo gli interventi in prevenzione delle mutilazioni genitali femminili (MGF). I documenti inclusi sono stati selezionati secondo dei criteri di inclusione ed esclusione, attenendosi al metodo PRISMA. Risultati: In risposta al primo quesito di ricerca sono stati individuati 9 documenti che riportano degli interventi atti a modificare la condizione di SRH delle donne migranti. Sono stati individuati 7 temi comuni, quali: la peer education, la sensibilità culturale e alle questioni di genere, la fornitura di materiale informativo, la self-care, l’attivazione della mediazione linguistica e/o culturale, altro. Per quanto riguarda i risultati della sotto-domanda inerente alle MGF sono stati selezionati 5 documenti che includono interventi volti a prevenire la perpetrazione della pratica, distinguibili in 4 macroaree: prevenzione primaria, secondaria e terziaria, fornitura di materiale informativo e sensibilità culturale. Discussione e conclusioni: Nella maggioranza delle pubblicazioni reperite (55%), emerge il tema della sensibilità culturale, intesa come presa in carico olistica dell’assistita, sia nel rispetto delle sue credenze e valori, sia come formazione e assunto di base del professionista. In vari articoli essa viene poi correlata all’implementazione dell’educazione in ambito di SRH e lotta alle MGF tenuta da cultural peer educators, dei quali l’infermiere si assume la responsabilità di formazione. Essi sono laici, culturalmente alla pari delle migranti target dell’intervento, che fungono da “ponte” tra esse e il professionista, in un’ottica di arricchimento che tocca tutte le parti prese in causa. Viene proposto, a conclusione della revisione, un progetto di educazione in ambito di SRH elaborato a partire dalla letteratura individuata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/80732