Background: in Italia, l'assistenza oncologica si divide tra pazienti pediatrici e pazienti adulti, ma gli adolescenti, con circa 600-700 nuovi casi di tumore all'anno, rimangono una fascia spesso trascurata. Questi giovani non solo sostengono sfide particolari, quali i cambiamenti fisici causati dalla chemioterapia e che incidono sulla loro immagine, ma affrontano anche problemi emotivi e sociali come isolamento, ansia e difficoltà nella gestione della sessualità. Tali problematiche possono influire negativamente sull'aderenza alle cure e sulla loro indipendenza. Negli ultimi anni, sono stati avviati vari progetti in Italia per rispondere alle esigenze degli adolescenti oncologici, come il gruppo "Stranger Teens" dell'ospedale pediatrico di Padova, privo tuttavia di una figura infermieristica dedicata nel gruppo. Obiettivo: questo studio osservazionale ha esplorato tre aspetti cruciali della gestione infermieristica degli adolescenti oncologici: valutare le difficoltà del personale infermieristico nel relazionarsi con questi pazienti, analizzare la possibilità di introdurre una figura infermieristica specializzata nel progetto "Stranger Teens", approfondire i bisogni specifici degli adolescenti, con un focus sugli aspetti emotivi e relazionali. Materiali e metodi: i dati sono stati raccolti presso il Day Hospital e l’Unità Operativa di oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedale – Università di Padova tramite un questionario anonimo digitale, nei mesi di agosto e settembre 2024, analizzando i risultati attraverso Google Moduli. Risultati: il campione di studio osservato comprende 32 risposte, di cui 9 dal DH oncoematologico e le restanti 23 dal reparto di oncoematologia. Discussione e conclusione: i risultati raccolti hanno evidenziato una difficoltà da parte degli infermieri nel relazionarsi con questa fascia di età, soprattutto in relazione al supporto emotivo e all’educazione del paziente, approfondendo i bisogni adolescenziali nel percorso di cura, come la necessità di una comunicazione diretta e di un approccio personalizzato. Dai dati emerge anche la formazione inadeguata degli infermieri relativamente alla gestione del rapporto con gli adolescenti oncologici, da doversi migliorare in futuro. Infine, per quanto riguarda il coinvolgimento infermieristico nel gruppo “Stranger teens”, gli infermieri si dividono a metà tra favorevoli e contrari.
Relazione tra infermiere e paziente oncologico adolescente: una sfida possibile
MARZARI, LAURA
2023/2024
Abstract
Background: in Italia, l'assistenza oncologica si divide tra pazienti pediatrici e pazienti adulti, ma gli adolescenti, con circa 600-700 nuovi casi di tumore all'anno, rimangono una fascia spesso trascurata. Questi giovani non solo sostengono sfide particolari, quali i cambiamenti fisici causati dalla chemioterapia e che incidono sulla loro immagine, ma affrontano anche problemi emotivi e sociali come isolamento, ansia e difficoltà nella gestione della sessualità. Tali problematiche possono influire negativamente sull'aderenza alle cure e sulla loro indipendenza. Negli ultimi anni, sono stati avviati vari progetti in Italia per rispondere alle esigenze degli adolescenti oncologici, come il gruppo "Stranger Teens" dell'ospedale pediatrico di Padova, privo tuttavia di una figura infermieristica dedicata nel gruppo. Obiettivo: questo studio osservazionale ha esplorato tre aspetti cruciali della gestione infermieristica degli adolescenti oncologici: valutare le difficoltà del personale infermieristico nel relazionarsi con questi pazienti, analizzare la possibilità di introdurre una figura infermieristica specializzata nel progetto "Stranger Teens", approfondire i bisogni specifici degli adolescenti, con un focus sugli aspetti emotivi e relazionali. Materiali e metodi: i dati sono stati raccolti presso il Day Hospital e l’Unità Operativa di oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedale – Università di Padova tramite un questionario anonimo digitale, nei mesi di agosto e settembre 2024, analizzando i risultati attraverso Google Moduli. Risultati: il campione di studio osservato comprende 32 risposte, di cui 9 dal DH oncoematologico e le restanti 23 dal reparto di oncoematologia. Discussione e conclusione: i risultati raccolti hanno evidenziato una difficoltà da parte degli infermieri nel relazionarsi con questa fascia di età, soprattutto in relazione al supporto emotivo e all’educazione del paziente, approfondendo i bisogni adolescenziali nel percorso di cura, come la necessità di una comunicazione diretta e di un approccio personalizzato. Dai dati emerge anche la formazione inadeguata degli infermieri relativamente alla gestione del rapporto con gli adolescenti oncologici, da doversi migliorare in futuro. Infine, per quanto riguarda il coinvolgimento infermieristico nel gruppo “Stranger teens”, gli infermieri si dividono a metà tra favorevoli e contrari.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
marzari.laura.2047105.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.73 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.73 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/80759