Background: la persona sottoposta a trapianto di cellule staminali emopoietiche può sviluppare la Graft versus Host Disease, la malattia da rigetto contro l’ospite. Questa patologia colpisce il 30-40% degli assistiti sottoposti a trapianto come tentativo di cura di malattie ematologiche maligne e non maligne. La GvHD esiste in forma acuta o cronica, in entrambi i casi i segni e sintomi della patologia sono fortemente debilitanti. E’ necessario quindi che gli infermieri offrano agli assistiti con GvHD un’assistenza esperta e dedicata. Obiettivo: individuare i migliori interventi infermieristici assistenziali ed educativi per la gestione della GvHD acuta cutanea e intestinale e per il supporto alla cronicità per il miglioramento della qualità di vita. Materiali e metodi: è stata condotta una ricerca bibliografica sulle banche dati Pubmed, Cinahl e Embase tra febbraio ed agosto 2024. La ricerca ha prodotto, dopo esclusione dei duplicati, 265 risultati, di questi 16 sono stati valutati idonei alla revisione. Inoltre, sono stati utilizzati un capitolo del libro “The European Blood and Marrow Transplantation Textbook for Nurses” dell’EBMT e un capitolo del libro “Handbook Volume III” di GITMO. Per l’elaborazione dei risultati sono quindi stati utilizzati 18 studi. Risultati: Dalla ricerca condotta è emerso il ruolo fondamentale che rappresentano gli infermieri per le persone con GvHD. Con un’assistenza infermieristica esperta e attenta gli infermieri possono ridurre le complicanze che potrebbero presentarsi nel corso della degenza e attraverso l’educazione possono migliorare la sfera emotiva degli assistiti e la loro qualità di vita anche fuori del contesto ospedaliero. Per la gestione della GvHD acuta cutanea e gastrointestinale, i punti salienti risultano essere la prevenzione delle infezioni, il mantenimento dell’integrità cutanea e il controllo di sintomi come prurito e diarrea. Per ottenere risultati ottimali, gli assistiti e i caregiver dovranno essere educati sulla corretta modalità di igiene mani e del corpo e sul corretto utilizzo degli emollienti. Non meno importante è il riconoscimento dei segni e sintomi di infezione o di peggioramento della malattia. Per gli assistiti con GvHD gastrointestinale il sintomo più debilitante è solitamente la diarrea, con risvolti negativi anche nella sfera psicosociale. Gli obiettivi dell’assistenza mirano a gestire la nutrizione, controllare l’incontinenza e la disidratazione e mantenere la dignità dell’assistito. Gli infermieri hanno un ruolo importante anche nel supporto agli assistiti con GvHD cronica: valutano la qualità di vita attraverso scale validate, forniscono orientamento sulla malattia e offrono ascolto attivo ed empatico, diventando un punto di riferimento per gli assistiti. Recenti studi hanno rivelato che incontri di gruppo con persone con la stessa patologia possono avere effetti positivi sulla qualità di vita. Discussione e conclusioni: dall’elaborato emerge l’importanza di una presa in cura infermieristica mirata per la gestione della persona con GvHD acuta e cronica. Gli aspetti assistenziali sono tanto fondamentali quanto quelli educativi ed un approccio integrato fra essi permette all’assistito di ridurre complicanze come il peggioramento dei sintomi e la necessità di ulteriori interventi medici. I contenuti della ricerca potranno rappresentare un contributo per gli infermieri che assisteranno persone con GvHD nei prossimi tempi nelle realtà cliniche della provincia di Treviso, grazie ai nuovi cambiamenti organizzativi. Parole chiave: GvHD, Graft versus Host Disease, Nursing care, Nursing Interventions, Nursing, Education

Presa in cura infermieristica della persona con GvHD, la malattia da rigetto di cellule staminali emopoietiche: interventi assistenziali ed educativi. Una revisione di letteratura

MENEGHIN, ALESSANDRA
2023/2024

Abstract

Background: la persona sottoposta a trapianto di cellule staminali emopoietiche può sviluppare la Graft versus Host Disease, la malattia da rigetto contro l’ospite. Questa patologia colpisce il 30-40% degli assistiti sottoposti a trapianto come tentativo di cura di malattie ematologiche maligne e non maligne. La GvHD esiste in forma acuta o cronica, in entrambi i casi i segni e sintomi della patologia sono fortemente debilitanti. E’ necessario quindi che gli infermieri offrano agli assistiti con GvHD un’assistenza esperta e dedicata. Obiettivo: individuare i migliori interventi infermieristici assistenziali ed educativi per la gestione della GvHD acuta cutanea e intestinale e per il supporto alla cronicità per il miglioramento della qualità di vita. Materiali e metodi: è stata condotta una ricerca bibliografica sulle banche dati Pubmed, Cinahl e Embase tra febbraio ed agosto 2024. La ricerca ha prodotto, dopo esclusione dei duplicati, 265 risultati, di questi 16 sono stati valutati idonei alla revisione. Inoltre, sono stati utilizzati un capitolo del libro “The European Blood and Marrow Transplantation Textbook for Nurses” dell’EBMT e un capitolo del libro “Handbook Volume III” di GITMO. Per l’elaborazione dei risultati sono quindi stati utilizzati 18 studi. Risultati: Dalla ricerca condotta è emerso il ruolo fondamentale che rappresentano gli infermieri per le persone con GvHD. Con un’assistenza infermieristica esperta e attenta gli infermieri possono ridurre le complicanze che potrebbero presentarsi nel corso della degenza e attraverso l’educazione possono migliorare la sfera emotiva degli assistiti e la loro qualità di vita anche fuori del contesto ospedaliero. Per la gestione della GvHD acuta cutanea e gastrointestinale, i punti salienti risultano essere la prevenzione delle infezioni, il mantenimento dell’integrità cutanea e il controllo di sintomi come prurito e diarrea. Per ottenere risultati ottimali, gli assistiti e i caregiver dovranno essere educati sulla corretta modalità di igiene mani e del corpo e sul corretto utilizzo degli emollienti. Non meno importante è il riconoscimento dei segni e sintomi di infezione o di peggioramento della malattia. Per gli assistiti con GvHD gastrointestinale il sintomo più debilitante è solitamente la diarrea, con risvolti negativi anche nella sfera psicosociale. Gli obiettivi dell’assistenza mirano a gestire la nutrizione, controllare l’incontinenza e la disidratazione e mantenere la dignità dell’assistito. Gli infermieri hanno un ruolo importante anche nel supporto agli assistiti con GvHD cronica: valutano la qualità di vita attraverso scale validate, forniscono orientamento sulla malattia e offrono ascolto attivo ed empatico, diventando un punto di riferimento per gli assistiti. Recenti studi hanno rivelato che incontri di gruppo con persone con la stessa patologia possono avere effetti positivi sulla qualità di vita. Discussione e conclusioni: dall’elaborato emerge l’importanza di una presa in cura infermieristica mirata per la gestione della persona con GvHD acuta e cronica. Gli aspetti assistenziali sono tanto fondamentali quanto quelli educativi ed un approccio integrato fra essi permette all’assistito di ridurre complicanze come il peggioramento dei sintomi e la necessità di ulteriori interventi medici. I contenuti della ricerca potranno rappresentare un contributo per gli infermieri che assisteranno persone con GvHD nei prossimi tempi nelle realtà cliniche della provincia di Treviso, grazie ai nuovi cambiamenti organizzativi. Parole chiave: GvHD, Graft versus Host Disease, Nursing care, Nursing Interventions, Nursing, Education
2023
Nursing care of people with GvHD, the immune disorder that follows hematopoietic stem cell transplantation: nursing interventions and education. A literature review
GvHD
Assistenza
Infermieristica
Educazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/80762