Background: il concetto di dignità è da sempre una parte fondamentale della professione infermieristica, soprattutto se parliamo di assistenza nel fine vita. Con l’aumentare delle richieste di assistenza a pazienti terminali è stato necessario porre la dignità di queste persone come principio cardine dell’assistenza. La Terapia della Dignità permette di creare un metodo di assistenza basato esclusivamente sulla conservazione della dignità del malato permettendo all’assistito di creare un ultimo documento generativo per le persone a lui care. Obbiettivo: l’obbiettivo di questa tesi è quello di indagare quanto l’approccio noto come “Terapia della dignità” sia conosciuto dagli operatori che lavorano presso quattro hospice sparsi nel nostro territorio, quanto sia usato nei contesti presi in analisi e la percezione che gli operatori hanno rispetto ai benefici di questa terapia. Materiali e metodi: data la scarsità di articoli associati al nostro paese è stato creato uno strumento per capire quanto la Terapia della Dignità è conosciuta all’interno degli Hospice del nostro territorio. I questionari sono stati costruiti con l’utilizzo di Google Moduli e sono stati somministrati a tutto il personale sanitario degli hospice dopo aver acquisito i consensi da parte del Coordinatore della sede universitaria, delle Direzioni delle Professioni Sanitarie dell’Azienda Ulss 2 e le Direzioni Mediche degli enti coinvolti. Risultati: il questionario creato ha ricevuto un tasso di risposta pari al 53.3% (40 professionisti su 75 totali), con maggior affluenza di risposte da parte dell’Hospice IOV, l’80% dei partecipanti allo studio sono donne mentre il restante 20% da uomini; il 70% dei rispondenti ha dichiarato di conoscere la Terapia della Dignità e di questo gruppo la gran parte dei professionisti asserisce di non aver avuto modo di applicare la Terapia della Dignità all’interno della struttura dove si trova impiegato al momento; tramite le poche persone che hanno dichiarato di aver sviluppato la Terapia della Dignità è stato possibile approfondire la loro visione riguardo questo nuovo approccio. Conclusione: lo studio ha fatto emergere una grande difficoltà da parte dei professionisti, nel mettere in atto la Terapia della Dignità principalmente per una questione legata alla poca formazione, rispetto alla conoscenza approfondita di questo tipo di approccio.

Custodi della dignità: quanto conoscono la Terapia della Dignità i professionisti sanitari. Uno studio osservazionale

PERIN, ANNAMARIA
2023/2024

Abstract

Background: il concetto di dignità è da sempre una parte fondamentale della professione infermieristica, soprattutto se parliamo di assistenza nel fine vita. Con l’aumentare delle richieste di assistenza a pazienti terminali è stato necessario porre la dignità di queste persone come principio cardine dell’assistenza. La Terapia della Dignità permette di creare un metodo di assistenza basato esclusivamente sulla conservazione della dignità del malato permettendo all’assistito di creare un ultimo documento generativo per le persone a lui care. Obbiettivo: l’obbiettivo di questa tesi è quello di indagare quanto l’approccio noto come “Terapia della dignità” sia conosciuto dagli operatori che lavorano presso quattro hospice sparsi nel nostro territorio, quanto sia usato nei contesti presi in analisi e la percezione che gli operatori hanno rispetto ai benefici di questa terapia. Materiali e metodi: data la scarsità di articoli associati al nostro paese è stato creato uno strumento per capire quanto la Terapia della Dignità è conosciuta all’interno degli Hospice del nostro territorio. I questionari sono stati costruiti con l’utilizzo di Google Moduli e sono stati somministrati a tutto il personale sanitario degli hospice dopo aver acquisito i consensi da parte del Coordinatore della sede universitaria, delle Direzioni delle Professioni Sanitarie dell’Azienda Ulss 2 e le Direzioni Mediche degli enti coinvolti. Risultati: il questionario creato ha ricevuto un tasso di risposta pari al 53.3% (40 professionisti su 75 totali), con maggior affluenza di risposte da parte dell’Hospice IOV, l’80% dei partecipanti allo studio sono donne mentre il restante 20% da uomini; il 70% dei rispondenti ha dichiarato di conoscere la Terapia della Dignità e di questo gruppo la gran parte dei professionisti asserisce di non aver avuto modo di applicare la Terapia della Dignità all’interno della struttura dove si trova impiegato al momento; tramite le poche persone che hanno dichiarato di aver sviluppato la Terapia della Dignità è stato possibile approfondire la loro visione riguardo questo nuovo approccio. Conclusione: lo studio ha fatto emergere una grande difficoltà da parte dei professionisti, nel mettere in atto la Terapia della Dignità principalmente per una questione legata alla poca formazione, rispetto alla conoscenza approfondita di questo tipo di approccio.
2023
Guardians of dignity: how much do healthcare professionals know about Dignity Therapy. An observational study
Dignità
Assistenza paliativa
terminalità
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