Background: Negli ultimi anni il concetto di invecchiamento in salute ha assunto rilevanza sempre maggiore, legato all’aumento dell’aspettativa di vita media e al conseguente invecchiamento della popolazione. Oggi si vivono vite più lunghe, ma si convive per molti più anni con malattie croniche tipiche dell’età avanzata. Da qui la necessità di attivare programmi internazionali, nazionali e regionali con lo scopo di sensibilizzare la popolazione all’adozione di stili di vita sani e al monitoraggio dei fattori di rischio delle principali malattie croniche. LongevityRun ci ricorda che la longevità non è un dono di natura, ma una conquista che si costruisce giorno dopo giorno. Obiettivo: L’obiettivo di questo elaborato è quello di indagare quali sono le migliori strategie ad evidenza scientifica e quale ruolo può assumere l’infermiere nel promuovere tali strategie, affinché la popolazione arrivi in una condizione di benessere il più a lungo possibile nel corso della propria vita. Materiali e metodi: La partecipazione all’evento informativo svoltosi in occasione dell’evento LongevityRun ha permesso di conoscere quali sono le strategie scientificamente provate e i corretti di stili di vita da adottare al fine di migliorare la qualità della salute, anche in età avanzata. Tutte le informazioni poi sono state ricercate con l’utilizzo del motore di ricerca Google. Per indagare il ruolo che l’infermiere può assumere nella promozione di queste strategie sono stati ricercati recenti articoli scientifici attraverso una revisione della letteratura, consultando la banca dati online CINAHL. Risultati: I tre componenti dell’invecchiamento sano, identificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, descrivono la persona nella sua interezza; identificare le condizioni associate alla perdita di queste capacità offre l’opportunità di modificare il declino dell’individuo. L’American Hearth Association (AHA) individua nei “Life’s Essential 8” le misure chiave per prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari e non solo. Un’altra chiave che protegge dall’invecchiamento e dalle patologie ad esso legate è la restrizione calorica. Per prevenire lo sviluppo di demenze, invece, è necessario monitorare e modificare ulteriori fattori, oltre agli otto citati dall’AHA. L’infermiere, opportunamente formato e dotato di idonee conoscenze e competenze, dispone di molteplici strumenti con cui poter intervenire al fine di contribuire alla responsabilizzazione della popolazione e all’acquisizione, a livello individuale, della capacità di compiere scelte e di agire per migliorare la propria salute in modo consapevole. Discussioni e Conclusioni: Intervenire sui fattori di rischio modificabili è una delle strategie migliori volte a prevenire l’insorgenza di malattie croniche associate all’invecchiamento e quindi ad uno stato di fragilità, che a sua volta può portare alla dipendenza. La correzione degli stili di vita, associato al monitoraggio dei valori di pressione arteriosa, colesterolo e glicemia e al mantenimento di una vita sociale attiva sono interventi utili al fine di ridurre la progressione verso la non autonomia. L’informazione e l’educazione sono i mezzi principali per responsabilizzare le persone sulle possibili complicanze per la loro salute. L’infermiere è una figura rilevante nella promozione della salute; il rapporto che si instaura tra il paziente e l'infermiere è uno degli strumenti migliori e necessari per poter portare reali cambiamenti nello stile di vita della persona.
Nuove strategie e ruolo dell’infermiere per la promozione di un invecchiamento di successo: l’esperienza della Longevity Run nella città di Treviso
ROMANO, ANNA
2023/2024
Abstract
Background: Negli ultimi anni il concetto di invecchiamento in salute ha assunto rilevanza sempre maggiore, legato all’aumento dell’aspettativa di vita media e al conseguente invecchiamento della popolazione. Oggi si vivono vite più lunghe, ma si convive per molti più anni con malattie croniche tipiche dell’età avanzata. Da qui la necessità di attivare programmi internazionali, nazionali e regionali con lo scopo di sensibilizzare la popolazione all’adozione di stili di vita sani e al monitoraggio dei fattori di rischio delle principali malattie croniche. LongevityRun ci ricorda che la longevità non è un dono di natura, ma una conquista che si costruisce giorno dopo giorno. Obiettivo: L’obiettivo di questo elaborato è quello di indagare quali sono le migliori strategie ad evidenza scientifica e quale ruolo può assumere l’infermiere nel promuovere tali strategie, affinché la popolazione arrivi in una condizione di benessere il più a lungo possibile nel corso della propria vita. Materiali e metodi: La partecipazione all’evento informativo svoltosi in occasione dell’evento LongevityRun ha permesso di conoscere quali sono le strategie scientificamente provate e i corretti di stili di vita da adottare al fine di migliorare la qualità della salute, anche in età avanzata. Tutte le informazioni poi sono state ricercate con l’utilizzo del motore di ricerca Google. Per indagare il ruolo che l’infermiere può assumere nella promozione di queste strategie sono stati ricercati recenti articoli scientifici attraverso una revisione della letteratura, consultando la banca dati online CINAHL. Risultati: I tre componenti dell’invecchiamento sano, identificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, descrivono la persona nella sua interezza; identificare le condizioni associate alla perdita di queste capacità offre l’opportunità di modificare il declino dell’individuo. L’American Hearth Association (AHA) individua nei “Life’s Essential 8” le misure chiave per prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari e non solo. Un’altra chiave che protegge dall’invecchiamento e dalle patologie ad esso legate è la restrizione calorica. Per prevenire lo sviluppo di demenze, invece, è necessario monitorare e modificare ulteriori fattori, oltre agli otto citati dall’AHA. L’infermiere, opportunamente formato e dotato di idonee conoscenze e competenze, dispone di molteplici strumenti con cui poter intervenire al fine di contribuire alla responsabilizzazione della popolazione e all’acquisizione, a livello individuale, della capacità di compiere scelte e di agire per migliorare la propria salute in modo consapevole. Discussioni e Conclusioni: Intervenire sui fattori di rischio modificabili è una delle strategie migliori volte a prevenire l’insorgenza di malattie croniche associate all’invecchiamento e quindi ad uno stato di fragilità, che a sua volta può portare alla dipendenza. La correzione degli stili di vita, associato al monitoraggio dei valori di pressione arteriosa, colesterolo e glicemia e al mantenimento di una vita sociale attiva sono interventi utili al fine di ridurre la progressione verso la non autonomia. L’informazione e l’educazione sono i mezzi principali per responsabilizzare le persone sulle possibili complicanze per la loro salute. L’infermiere è una figura rilevante nella promozione della salute; il rapporto che si instaura tra il paziente e l'infermiere è uno degli strumenti migliori e necessari per poter portare reali cambiamenti nello stile di vita della persona.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/80788