Background. Il trauma cranico è considerato la patologia traumatica più frequente in età pediatrica e in questa fascia di età si dimostra essere tra le cause principali di mortalità e morbilità. Il trauma cranico viene differenziato in lieve, moderato o severo, basandosi sul valore della Glasgow Coma Scale (GCS). In base a questa classificazione, il trauma cranico è considerato lieve con un punteggio GCS 14-15, moderato con GCS 9-13 e grave con GCS ≤8. Il quadro clinico conseguente deriva dell’entità delle lesioni prodotte, che vengono distinte in due tipologie: lesioni primarie o lesioni secondarie. Obiettivo. Lo scopo del presente elaborato è quello di condurre una revisione della letteratura finalizzata a ricavare le migliori evidenze disponibili riguardanti la gestione infermieristica del bambino con trauma cranico accidentale severo in terapia intensiva, per prevenire la comparsa delle complicanze potenziali, oltre a definire le migliori modalità di confronto e di supporto ai genitori nel post-operatorio. Materiali e metodi. Si è condotta una revisione di letteratura mediante l’utilizzo del metodo PICO nelle banche dati Pubmed e Cinahl da febbraio e giugno 2024. La procedura di selezione degli articoli è stata condotta con metodo PRISMA, sono stati inclusi 14 articoli, di cui 6 revisioni di letteratura, 2 studi osservazionali, 2 studi qualitativi, 2 riviste scientifiche. In aggiunta sono state consultate due linee guida costituenti la letteratura di background. Risultati. Uno degli aspetti più rilevanti emersi è l’importanza del monitoraggio infermieristico per evitare l’insorgenza dell’ipertensione intracranica, al fine di evitare danni cerebrali. L’infermiere assiste i genitori permettendo loro di esprimere le proprie emozioni e i dubbi, coinvolgendoli attivamente nel processo di cura e comprendendo il loro bisogno di informazioni costanti. Li assiste anche per quanto concerne le emozioni riguardanti il lutto anticipatorio. Conclusioni. È emersa l’importanza degli interventi e del monitoraggio infermieristico per evitare l’insorgenza di complicanze potenziali. La figura dell’infermiere è di rilevanza notevole anche per il supporto ai genitori, consentendo loro di dialogare apertamente e esprimere le proprie preoccupazioni. Key words: “Craniocerebral trauma”, “Traumatic brain injury”, “Child”, “Parents”, “Intensive care”. Parole chiave: Lesione cerebrale traumatica, bambino, genitori, terapia intensiva
L'ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL BAMBINO CON TRAUMA CRANICO ACCIDENTALE SEVERO IN TERAPIA INTENSIVA NEL POST-OPERATORIO: UNA REVISIONE DI LETTERATURA.
SERAFIN, MARLENE
2023/2024
Abstract
Background. Il trauma cranico è considerato la patologia traumatica più frequente in età pediatrica e in questa fascia di età si dimostra essere tra le cause principali di mortalità e morbilità. Il trauma cranico viene differenziato in lieve, moderato o severo, basandosi sul valore della Glasgow Coma Scale (GCS). In base a questa classificazione, il trauma cranico è considerato lieve con un punteggio GCS 14-15, moderato con GCS 9-13 e grave con GCS ≤8. Il quadro clinico conseguente deriva dell’entità delle lesioni prodotte, che vengono distinte in due tipologie: lesioni primarie o lesioni secondarie. Obiettivo. Lo scopo del presente elaborato è quello di condurre una revisione della letteratura finalizzata a ricavare le migliori evidenze disponibili riguardanti la gestione infermieristica del bambino con trauma cranico accidentale severo in terapia intensiva, per prevenire la comparsa delle complicanze potenziali, oltre a definire le migliori modalità di confronto e di supporto ai genitori nel post-operatorio. Materiali e metodi. Si è condotta una revisione di letteratura mediante l’utilizzo del metodo PICO nelle banche dati Pubmed e Cinahl da febbraio e giugno 2024. La procedura di selezione degli articoli è stata condotta con metodo PRISMA, sono stati inclusi 14 articoli, di cui 6 revisioni di letteratura, 2 studi osservazionali, 2 studi qualitativi, 2 riviste scientifiche. In aggiunta sono state consultate due linee guida costituenti la letteratura di background. Risultati. Uno degli aspetti più rilevanti emersi è l’importanza del monitoraggio infermieristico per evitare l’insorgenza dell’ipertensione intracranica, al fine di evitare danni cerebrali. L’infermiere assiste i genitori permettendo loro di esprimere le proprie emozioni e i dubbi, coinvolgendoli attivamente nel processo di cura e comprendendo il loro bisogno di informazioni costanti. Li assiste anche per quanto concerne le emozioni riguardanti il lutto anticipatorio. Conclusioni. È emersa l’importanza degli interventi e del monitoraggio infermieristico per evitare l’insorgenza di complicanze potenziali. La figura dell’infermiere è di rilevanza notevole anche per il supporto ai genitori, consentendo loro di dialogare apertamente e esprimere le proprie preoccupazioni. Key words: “Craniocerebral trauma”, “Traumatic brain injury”, “Child”, “Parents”, “Intensive care”. Parole chiave: Lesione cerebrale traumatica, bambino, genitori, terapia intensivaFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/80798