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INTRODUZIONE: Lo stress è la risposta dell’organismo a degli stimoli esterni di varia natura verso i quali l’individuo non è in grado di adattarsi per mancanza o insufficienza di risorse. Le conseguenze a livello individuale possono essere di origine fisiologica come l’aumento del battito cardiaco e della pressione arteriosa ma anche a livello comportamentale come alterazione dell’umore, basso rendimento nelle relazioni sociali ed elevata percezione delle emozioni come paura, ansia e angoscia. Secondo INAIL e OSHA, nell’Unione Europea, lo stress legato all’attività lavorativa colpisce il 28% dei lavoratori, è il problema di salute più diffuso dopo il mal di schiena. Tra i contesti lavorativi caratterizzati dalla presenza di potenziali fattori di rischio psicosociale per i lavoratori, troviamo il settore sanitario, ed in particolare l’ambito delle dipendenze, della salute mentale e dell’emergenza. È dunque indispensabile provvedere alla valutazione e gestione del rischio così come previsto dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i, individuando interventi volti al riconoscimento precoce dei segni prodromici dello stress finalizzati al processo di soluzione dei problemi sia nell’organizzazione aziendale che a livello individuale. MATERIALI E METODI: Somministrazione di un questionario parzialmente auto-redatto in Microsoft Forms inviato per e-mail dal Servizio Protezione e Prevenzione ai dirigenti medici, educatori, psicologi, infermieri e OSS che operano nei reparti di Psichiatria, CSM e Servizio per le Dipendenze dell'AULSS 2 Marca Trevigiana, del Distretto Pieve di Soligo. Il periodo di somministrazione è compreso tra i mesi di luglio e agosto 2024. I dati sono stati raccolti in formato Excel. RISULTATI E DISCUSSIONE: Sono state raccolte 67 risposte su 108 questionari inviati. Si evidenza uno stato di stress significativo tra gli operatori sanitari, in particolar modo riguardo alla percezione di fiducia nella gestione delle proprie problematiche, infatti, il 40% degli operatori dichiara di non essere “Quasi mai” fiducioso nelle proprie capacità al fine di gestire i problemi personali. Inoltre, si evidenziano importanti difficoltà inerenti al controllo dell'irritazione e della sensazione di sovraccarico. La frequenza con cui questi professionisti riferiscono di sentirsi stressati, privi di fiducia nelle proprie capacità e sopraffatti dalle difficoltà evidenzia un quadro critico, in cui oltre il 60% degli intervistati vive episodi di stress elevato e persistente. CONCLUSIONI: I risultati ottenuti confermano l’importanza di promuovere interventi efficaci per la gestione dello stress individuale tra il personale sanitario. Alla luce di quanto emerso e supportato dalla letteratura scientifica, l’introduzione di corsi di Mindfulness e lab training (contesti formativi coinvolgenti, sfidanti e partecipativi ) a livello aziendale si rivela una strategia promettente, infatti, ha dimostrato di ridurre significativamente lo stress individuale, migliorare il benessere psicofisico e potenziare l’attenzione e la cura verso sé stessi e non solamente verso gli altri soprattutto in contesti ad alta intensità e coinvolgimento emotivo come quelli della salute mentale e delle dipendenze. Oltre ai benefici per il singolo individuo, questi interventi apportano vantaggi rilevanti anche all'azienda.

Indagine sul riconoscimento e prevenzione dello stress individuale, valutazione delle ricadute organizzative negli operatori sanitari del distretto Pieve di Soligo dell'Aulss 2 Marca Trevigiana

PILLON, CHIARA
2023/2024

Abstract

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2023
Survey of individual stress recognition and prevention, assessment of organizational fallout in health care workers in the pieve di soligo district of local health unit 2 - veneto region
INTRODUZIONE: Lo stress è la risposta dell’organismo a degli stimoli esterni di varia natura verso i quali l’individuo non è in grado di adattarsi per mancanza o insufficienza di risorse. Le conseguenze a livello individuale possono essere di origine fisiologica come l’aumento del battito cardiaco e della pressione arteriosa ma anche a livello comportamentale come alterazione dell’umore, basso rendimento nelle relazioni sociali ed elevata percezione delle emozioni come paura, ansia e angoscia. Secondo INAIL e OSHA, nell’Unione Europea, lo stress legato all’attività lavorativa colpisce il 28% dei lavoratori, è il problema di salute più diffuso dopo il mal di schiena. Tra i contesti lavorativi caratterizzati dalla presenza di potenziali fattori di rischio psicosociale per i lavoratori, troviamo il settore sanitario, ed in particolare l’ambito delle dipendenze, della salute mentale e dell’emergenza. È dunque indispensabile provvedere alla valutazione e gestione del rischio così come previsto dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i, individuando interventi volti al riconoscimento precoce dei segni prodromici dello stress finalizzati al processo di soluzione dei problemi sia nell’organizzazione aziendale che a livello individuale. MATERIALI E METODI: Somministrazione di un questionario parzialmente auto-redatto in Microsoft Forms inviato per e-mail dal Servizio Protezione e Prevenzione ai dirigenti medici, educatori, psicologi, infermieri e OSS che operano nei reparti di Psichiatria, CSM e Servizio per le Dipendenze dell'AULSS 2 Marca Trevigiana, del Distretto Pieve di Soligo. Il periodo di somministrazione è compreso tra i mesi di luglio e agosto 2024. I dati sono stati raccolti in formato Excel. RISULTATI E DISCUSSIONE: Sono state raccolte 67 risposte su 108 questionari inviati. Si evidenza uno stato di stress significativo tra gli operatori sanitari, in particolar modo riguardo alla percezione di fiducia nella gestione delle proprie problematiche, infatti, il 40% degli operatori dichiara di non essere “Quasi mai” fiducioso nelle proprie capacità al fine di gestire i problemi personali. Inoltre, si evidenziano importanti difficoltà inerenti al controllo dell'irritazione e della sensazione di sovraccarico. La frequenza con cui questi professionisti riferiscono di sentirsi stressati, privi di fiducia nelle proprie capacità e sopraffatti dalle difficoltà evidenzia un quadro critico, in cui oltre il 60% degli intervistati vive episodi di stress elevato e persistente. CONCLUSIONI: I risultati ottenuti confermano l’importanza di promuovere interventi efficaci per la gestione dello stress individuale tra il personale sanitario. Alla luce di quanto emerso e supportato dalla letteratura scientifica, l’introduzione di corsi di Mindfulness e lab training (contesti formativi coinvolgenti, sfidanti e partecipativi ) a livello aziendale si rivela una strategia promettente, infatti, ha dimostrato di ridurre significativamente lo stress individuale, migliorare il benessere psicofisico e potenziare l’attenzione e la cura verso sé stessi e non solamente verso gli altri soprattutto in contesti ad alta intensità e coinvolgimento emotivo come quelli della salute mentale e delle dipendenze. Oltre ai benefici per il singolo individuo, questi interventi apportano vantaggi rilevanti anche all'azienda.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/80914