Questo elaborato analizza il fenomeno delle “killer acquisition” nel settore digitale e i loro complessi effetti sull’innovazione e sulla struttura del mercato. Viene evidenziato come tali operazioni possano favorire l’innovazione incrementale, integrando tecnologie emergenti nelle grandi aziende, ma al contempo minacciare l’innovazione radicale, eliminando potenziali concorrenti prima che possano affermarsi. Il concetto di “entry for buyout” viene introdotto per descrivere la strategia di alcune startup, che puntano all’acquisizione piuttosto che a competere attivamente sul mercato. L’analisi si focalizza sulle pratiche delle grandi aziende tecnologiche, in particolare il gruppo GAFAM (Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft), le quali utilizzano queste acquisizioni per consolidare il loro potere di mercato. Tali operazioni portano vantaggi immediati, ma suscitano anche delle preoccupazioni riguardo alla riduzione della concorrenza e al potenziale rallentamento dell’innovazione nel lungo termine. Successivamente, viene analizzato il ruolo delle autorità antitrust, che stanno implementando regolamenti sempre più severi per fronteggiare un mercato in rapida evoluzione. In questo contesto, il Digital Markets Act (DMA) rappresenta un esempio di regolamentazione moderna, concepita per limitare il potere delle grandi piattaforme digitali e prevenire comportamenti anticoncorrenziali, promuovendo così un mercato più equo. Tuttavia, l’efficacia del DMA nel bilanciare innovazione e protezione della concorrenza resta un tema di dibattito. Infine, si prevede che le acquisizioni killer continueranno a svolgere un ruolo cruciale nell'ecosistema digitale, spingendo i regolatori a sviluppare un quadro normativo capace di bilanciare la promozione dell'innovazione con il mantenimento di una competitività di mercato a lungo termine.
acquisizioni killer nel settore digitale e il ruolo delle autorità antitrust
GUO, MINGXIA
2023/2024
Abstract
Questo elaborato analizza il fenomeno delle “killer acquisition” nel settore digitale e i loro complessi effetti sull’innovazione e sulla struttura del mercato. Viene evidenziato come tali operazioni possano favorire l’innovazione incrementale, integrando tecnologie emergenti nelle grandi aziende, ma al contempo minacciare l’innovazione radicale, eliminando potenziali concorrenti prima che possano affermarsi. Il concetto di “entry for buyout” viene introdotto per descrivere la strategia di alcune startup, che puntano all’acquisizione piuttosto che a competere attivamente sul mercato. L’analisi si focalizza sulle pratiche delle grandi aziende tecnologiche, in particolare il gruppo GAFAM (Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft), le quali utilizzano queste acquisizioni per consolidare il loro potere di mercato. Tali operazioni portano vantaggi immediati, ma suscitano anche delle preoccupazioni riguardo alla riduzione della concorrenza e al potenziale rallentamento dell’innovazione nel lungo termine. Successivamente, viene analizzato il ruolo delle autorità antitrust, che stanno implementando regolamenti sempre più severi per fronteggiare un mercato in rapida evoluzione. In questo contesto, il Digital Markets Act (DMA) rappresenta un esempio di regolamentazione moderna, concepita per limitare il potere delle grandi piattaforme digitali e prevenire comportamenti anticoncorrenziali, promuovendo così un mercato più equo. Tuttavia, l’efficacia del DMA nel bilanciare innovazione e protezione della concorrenza resta un tema di dibattito. Infine, si prevede che le acquisizioni killer continueranno a svolgere un ruolo cruciale nell'ecosistema digitale, spingendo i regolatori a sviluppare un quadro normativo capace di bilanciare la promozione dell'innovazione con il mantenimento di una competitività di mercato a lungo termine.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Acquisizioni killer nel settore digitale e il ruolo delle autorità antitrust.pdf
accesso riservato
Dimensione
497.86 kB
Formato
Adobe PDF
|
497.86 kB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/80980