La sostenibilità è diventata una priorità fondamentale per molte aziende, soprattutto in un contesto in cui i consumatori sono sempre più attenti agli aspetti ambientali e sociali. Per le imprese che ricorrono all’outsourcing, comprendere l’impatto di tali decisioni sulla sostenibilità è essenziale per promuovere una crescita responsabile. Esternalizzare parte della produzione in Paesi con costi di manodopera inferiori e normative ambientali e sociali meno rigide può generare vantaggi economici significativi, ma comporta anche sfide complesse legate alla trasparenza, al controllo della supply chain e alla gestione delle pratiche sostenibili. Nel settore della moda, caratterizzato da una filiera complessa e globalizzata, le decisioni di outsourcing possono avere effetti notevoli sia sull’ambiente che sulle comunità locali coinvolte nella produzione. Il settore della moda è uno dei più inquinanti al mondo, dato il consumo ingente di risorse idriche, l’uso di sostanze chimiche tossiche e le elevate emissioni di gas serra. La produzione tessile, in particolare, richiede enormi quantità di acqua e genera scarti che spesso finiscono per contaminare i bacini idrici e il suolo. L’esternalizzazione in questo settore può nascondere pratiche poco sostenibili. Il presente elaborato si propone di esplorare il legame tra outsourcing e sostenibilità in questo contesto, analizzando come l’outsourcing possa offrire opportunità per le imprese ma anche presentare sfide per un approccio sostenibile. L’analisi è sviluppata in tre capitoli. Nel primo capitolo vengono introdotti i concetti di outsourcing e sostenibilità, delineandone il contesto storico e le motivazioni alla base delle decisioni di esternalizzazione. Il secondo capitolo approfondisce l’influenza dell’outsourcing sui tre pilastri della sostenibilità, esaminando come questa strategia incida sugli aspetti economici, sociali e ambientali. Il terzo capitolo, infine, si concentra sul ruolo dell’outsourcing nel settore della moda di lusso, dove le aziende cercano di conciliare l’esternalizzazione della produzione con l’impegno verso una supply chain sostenibile. In quest’ultima parte, vengono discusse le problematiche ambientali e sociali legate all’outsourcing, evidenziando in generale i tentativi pratici delle aziende per integrare la sostenibilità nelle loro operazioni. In particolare, viene presentato un confronto tra due aziende del lusso con approcci diversi. Moncler esternalizza la produzione in Paesi esteri e Brunello Cucinelli predilige una gestione interna della produzione, ma collabora con fornitori locali di fiducia. Il confronto permette di analizzare le rispettive pratiche di sostenibilità, mettendo in luce le differenze nel modo in cui ciascuna azienda affronta le sfide legate alla sostenibilità.
Come le decisioni di outsourcing influenzano la sostenibilità?
MALVESTIO, FRANCESCA
2023/2024
Abstract
La sostenibilità è diventata una priorità fondamentale per molte aziende, soprattutto in un contesto in cui i consumatori sono sempre più attenti agli aspetti ambientali e sociali. Per le imprese che ricorrono all’outsourcing, comprendere l’impatto di tali decisioni sulla sostenibilità è essenziale per promuovere una crescita responsabile. Esternalizzare parte della produzione in Paesi con costi di manodopera inferiori e normative ambientali e sociali meno rigide può generare vantaggi economici significativi, ma comporta anche sfide complesse legate alla trasparenza, al controllo della supply chain e alla gestione delle pratiche sostenibili. Nel settore della moda, caratterizzato da una filiera complessa e globalizzata, le decisioni di outsourcing possono avere effetti notevoli sia sull’ambiente che sulle comunità locali coinvolte nella produzione. Il settore della moda è uno dei più inquinanti al mondo, dato il consumo ingente di risorse idriche, l’uso di sostanze chimiche tossiche e le elevate emissioni di gas serra. La produzione tessile, in particolare, richiede enormi quantità di acqua e genera scarti che spesso finiscono per contaminare i bacini idrici e il suolo. L’esternalizzazione in questo settore può nascondere pratiche poco sostenibili. Il presente elaborato si propone di esplorare il legame tra outsourcing e sostenibilità in questo contesto, analizzando come l’outsourcing possa offrire opportunità per le imprese ma anche presentare sfide per un approccio sostenibile. L’analisi è sviluppata in tre capitoli. Nel primo capitolo vengono introdotti i concetti di outsourcing e sostenibilità, delineandone il contesto storico e le motivazioni alla base delle decisioni di esternalizzazione. Il secondo capitolo approfondisce l’influenza dell’outsourcing sui tre pilastri della sostenibilità, esaminando come questa strategia incida sugli aspetti economici, sociali e ambientali. Il terzo capitolo, infine, si concentra sul ruolo dell’outsourcing nel settore della moda di lusso, dove le aziende cercano di conciliare l’esternalizzazione della produzione con l’impegno verso una supply chain sostenibile. In quest’ultima parte, vengono discusse le problematiche ambientali e sociali legate all’outsourcing, evidenziando in generale i tentativi pratici delle aziende per integrare la sostenibilità nelle loro operazioni. In particolare, viene presentato un confronto tra due aziende del lusso con approcci diversi. Moncler esternalizza la produzione in Paesi esteri e Brunello Cucinelli predilige una gestione interna della produzione, ma collabora con fornitori locali di fiducia. Il confronto permette di analizzare le rispettive pratiche di sostenibilità, mettendo in luce le differenze nel modo in cui ciascuna azienda affronta le sfide legate alla sostenibilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/80986