Il calcio in televisione: storia dello sport più seguito in Italia tra monopoli, diritti tv e pirateria

If we consider Italian football as an industry, its impact on the GDP (Gross Domestic Product) in 2022 alone was 11.1 billion Euros. It is certainly not the most prolific industry in the country, but it is the one that has involved each of us at least once. This is a sector that doesn’t only concern football teams themselves, but also involves thousands of workers in various fields, especially in the TV entertainment and audiovisual sectors. This thesis aims to specifically analyze the world of football on television. In the first part, it will attempt to outline an overview of the history that links television and football in Italy, from the birth of the new medium and the first football programs to the introduction of the first matches broadcast on commercial television, and, above all, how the way viewers engage with these broadcasts has changed. Then, the focus will shift to the largest player (currently) in Italy, DAZN. The goal will be to explore its origins and how, in just a few years, it managed to acquire the entire Serie A TV rights package, challenging global giants like Sky despite its many issues. The purchase and sale of TV rights will be studied in this section from both the buyers' and sellers' perspectives, not forgetting how the final product is introduced to the market for consumers to access. Finally, attention will be given to a recurring issue in recent years: piracy. The various broadcasting models will be analyzed, such as IPTV services, and how these manage to bypass regulations and illegally broadcast entire leagues through the purchase of a “pirate subscription,” as well as how access can be obtained completely free of charge. In this case, a key role is played by various institutions, with the Minister of Sport at the forefront in the fight against a phenomenon that seems unstoppable.

Se consideriamo il calcio italiano come un’industria, solamente nel 2022 il suo impatto sul PIL (Prodotto Interno Lordo) è stato di 11,1 miliardi di Euro. Non è sicuramente l’industria più prolifica del paese ma è quella che ha avuto a che fare con ognuno di noi almeno una volta. Si parla di un settore che non riguarda esclusivamente le squadre di calcio in sé, ma vede dietro di loro migliaia e migliaia di lavoratori in più ambiti, specialmente nella sfera dell’intrattenimento tv e dell’audiovisivo. Questa tesi di laurea si prefigge lo scopo di analizzare più nello specifico il mondo del calcio nella televisione. Nella prima parte si cercherà di delineare una panoramica sulla storia che lega la televisione e il calcio in Italia, dalla nascita del nuovo medium e i primi programmi calcistici all’intreccio con le prime partite trasmesse sul piccolo schermo sulle televisioni commerciali e, soprattutto, di come cambia la fruizione da parte dello spettatore. Dopodiché, si pone la concentrazione sul maggior player (attualmente) in Italia, ovvero DAZN. Si cercherà di approfondire la sua nascita e di come in pochi anni sia riuscito ad accorparsi gli interi diritti tv della Serie A riuscendo a scalfire potenze globali come Sky nonostante tutti i suoi problemi. La compravendita dei diritti tv sarà, in questa sezione, studiata sia dal punto di vista degli acquirenti che dai venditori, non dimenticando di come il prodotto finale venga immesso nel mercato al consumatore che ne usufruisce. Infine, verrà dato spazio a un tema ricorrente degli ultimi anni, ossia quello della pirateria. Si analizzeranno innanzitutto i vari modelli di trasmissione, come per esempio le IPTV e di come queste ultime riescano a raggirare le regole e trasmettere illegalmente interi campionati tramite l’acquisto di un “abbonamento pirata”, ma anche come ci si possa accedere in maniera completamente gratuita. Un ruolo fondamentale in questo caso viene svolto dalle varie istituzioni, con il ministro dello sport in prima linea a combattere un fenomeno che sembra invincibile.