This thesis, divided into three chapters, explores a significant example of Renaissance art with a mythological theme: the cycle of paintings commissioned by Isabella d’Este for her studiolo in Mantua. The first chapter, drawing on Wolfgang Liebenwein’s work, examines the origins and precedents of Isabella’s studiolo to define its typological characteristics. It traces a biographical profile of the marchioness, focusing on her relocation to Mantua and her initial renovations of the rooms, and reconstructs the dynamics of the commissions and the chronology of the paintings, relying on letters and documents from the Mantuan court. The second chapter provides an iconographic and symbolic analysis of the works by Mantegna, Perugino, and Costa, contextualizing them within literary sources and critical studies by A. Ballarin, S. J. Campbell, R. Lightbown, and E. Verheyen. Finally, the third chapter examines the treatises on love recognized as key sources of inspiration for the paintings; discusses the reconstruction theories of the original arrangement of the cycle in the Castello di San Giorgio; and traces the studiolo’s history after 1522, from its relocation to the Corte Vecchia to the acquisition of the paintings by the Louvre.

Questo elaborato, suddiviso in tre capitoli, approfondisce un esempio significativo di arte rinascimentale a soggetto mitologico: il ciclo pittorico commissionato da Isabella d’Este per il suo studiolo a Mantova. Il primo capitolo, facendo riferimento all’opera di Wolfgang Liebenwein, analizza le origini e i precedenti dello studiolo di Isabella per definirne le caratteristiche tipologiche; traccia un profilo biografico della marchesa, descrivendone il trasferimento a Mantova e i primi interventi di rinnovamento delle stanze; ricostruisce infine le dinamiche delle commissioni e le datazioni dei dipinti, basandosi su lettere e documenti della corte mantovana. Il secondo capitolo si concentra sull’analisi iconografica e simbolica delle opere di Mantegna, Perugino e Costa, mettendole in relazione con fonti letterarie e studi critici di A. Ballarin, S. J. Campbell, R. Lightbown ed E. Verheyen. Infine, il terzo capitolo esamina i trattati d’amore riconosciuti come fonti ispiratrici per i dipinti; presenta le teorie di ricostruzione della disposizione originaria delle opere in Castello di San Giorgio; e ripercorre le vicende dello studiolo dopo il 1522, dal trasferimento in Corte Vecchia fino all’acquisizione dei dipinti da parte del Louvre.

Il camerino di Isabella d'Este: il mito nella stanza di una marchesa

MUNARI, ANDREA
2024/2025

Abstract

This thesis, divided into three chapters, explores a significant example of Renaissance art with a mythological theme: the cycle of paintings commissioned by Isabella d’Este for her studiolo in Mantua. The first chapter, drawing on Wolfgang Liebenwein’s work, examines the origins and precedents of Isabella’s studiolo to define its typological characteristics. It traces a biographical profile of the marchioness, focusing on her relocation to Mantua and her initial renovations of the rooms, and reconstructs the dynamics of the commissions and the chronology of the paintings, relying on letters and documents from the Mantuan court. The second chapter provides an iconographic and symbolic analysis of the works by Mantegna, Perugino, and Costa, contextualizing them within literary sources and critical studies by A. Ballarin, S. J. Campbell, R. Lightbown, and E. Verheyen. Finally, the third chapter examines the treatises on love recognized as key sources of inspiration for the paintings; discusses the reconstruction theories of the original arrangement of the cycle in the Castello di San Giorgio; and traces the studiolo’s history after 1522, from its relocation to the Corte Vecchia to the acquisition of the paintings by the Louvre.
2024
Isabella d'Este's Camerino: Myth in the Room of a Marchioness
Questo elaborato, suddiviso in tre capitoli, approfondisce un esempio significativo di arte rinascimentale a soggetto mitologico: il ciclo pittorico commissionato da Isabella d’Este per il suo studiolo a Mantova. Il primo capitolo, facendo riferimento all’opera di Wolfgang Liebenwein, analizza le origini e i precedenti dello studiolo di Isabella per definirne le caratteristiche tipologiche; traccia un profilo biografico della marchesa, descrivendone il trasferimento a Mantova e i primi interventi di rinnovamento delle stanze; ricostruisce infine le dinamiche delle commissioni e le datazioni dei dipinti, basandosi su lettere e documenti della corte mantovana. Il secondo capitolo si concentra sull’analisi iconografica e simbolica delle opere di Mantegna, Perugino e Costa, mettendole in relazione con fonti letterarie e studi critici di A. Ballarin, S. J. Campbell, R. Lightbown ed E. Verheyen. Infine, il terzo capitolo esamina i trattati d’amore riconosciuti come fonti ispiratrici per i dipinti; presenta le teorie di ricostruzione della disposizione originaria delle opere in Castello di San Giorgio; e ripercorre le vicende dello studiolo dopo il 1522, dal trasferimento in Corte Vecchia fino all’acquisizione dei dipinti da parte del Louvre.
Isabella d'Este
Studiolo
Iconografia
Mitologia
Mantova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/81760