Malintzin: il labirinto dell'identità nazionale messicana tra Octavio Paz e Gloria Anzaldúa

The research aims to understand how Malintzin Tenepal has been represented as a significant symbolic figure in constructing Mexican national identity. Octavio Paz’s El laberinto de la soledad and Gloria Anzaldúa’s Borderlands/La Frontera will be central to this analysis. The first part of the thesis examines the notion of national identity and its relation to inclusion and exclusion processes, which can generate an internal “other.” The second part focuses on the othering process and its implications in colonial relations and gender dynamics. This section highlights how European gender norms influenced indigenous peoples in present-day Mexico, taking into account the Spaniards’ early modern interpretative framework. Finally, the paper explores Malintzin’s symbolic evolution, assessing not only her role in the conquest but also the impact of the "stereotypical dualism" strategy and the Virgen/puta dichotomy on her image.

Questa ricerca ha come obiettivo comprendere come Malintzin Tenepal sia stata rappresentata in quanto figura simbolica rilevante per l’identità nazionale messicana, considerando in particolare la narrazione offerta da Octavio Paz, in El laberinto de la soledad, e da Gloria Anzaldúa in Borderlands/La Frontera. La prima parte della tesi è dedicata all’analisi del concetto di identità nazionale, in relazione ai processi di inclusione ed esclusione di alcuni gruppi, i quali possono generare un “altro” interno. La seconda parte della ricerca approfondisce il processo di creazione dell’alterità e le sue implicazioni nelle relazioni coloniali e nelle dinamiche di genere. Il lavoro, prendendo in considerazione il framework interpretativo dei colonizzatori europei della prima età moderna, in particolare degli spagnoli, cerca, infatti, di cogliere come le dinamiche di genere europee abbiano influenzato le popolazioni indigene nell’area dell’attuale Messico. Infine, la tesi cerca di esaminare l’evoluzione simbolica di Malintzin, valutando non solo il suo ruolo nella conquista ma anche l’impatto che la strategia di "stereotypical dualism" e la dicotomia Virgen/puta hanno avuto su di lei.