Relativismo linguistico: l’elaborazione della nozione di spazio in sistemi linguistici differenti

The purpose of this dissertation is to examine the complex relationship between thought and language, paying specific attention to how the latter may influence an individual’s perception of reality. This theme falls within the broader framework of linguistic relativity, also known as Sapir-Whorf hypothesis. Over the following chapters, the topic will be addressed by an in-depth analysis on space perception. In the first chapter, the Sapir-Whorf hypothesis will be explained, emphasizing its strengths and weaknesses, as well as alternative theories. Later, in the second chapter, it will mainly focus on the spatial representation in language, expressed through prepositional systems and frames of reference (FoR), highlighting the correlation between space, languages, and cognition. Finally, the conclusion will be set aside for the presentation of studies demonstrating how linguistic differences correspond to variations in the spatial representation and elaboration.

L’obiettivo della presente tesi è di esaminare la complessa relazione tra pensiero e lingua, con particolare attenzione a come quest’ultima possa influenzare la percezione della realtà di un individuo. Tale tema rientra nel più ampio riquadro del relativismo linguistico, conosciuto anche come ipotesi Sapir-Whorf. Nel corso dei tre capitoli seguenti, si affronterà tale tematica andando ad approfondire nello specifico la percezione dello spazio. Nel primo capitolo verrà fornita una spiegazione dell’ipotesi Sapir-Whorf, mettendone in rilievo i punti di forza e di debolezza, nonché le teorie alternative ad essa. Successivamente, il secondo capitolo, si focalizzerà principalmente sulla rappresentazione dello spazio nel linguaggio, espressa attraverso sistemi preposizionali e sistemi di riferimento, ed andando ad evidenziare il rapporto spazio, lingue e cognizione. Infine, la conclusione sarà riservata alla presentazione di alcuni studi condotti nell'ultimo decennio che dimostrano come alle differenze linguistiche corrispondano variazioni nella rappresentazione ed elaborazione spaziale.