La tesi esamina il caso del massacro della Zong, una nave negriera dalla quale, nel 1781, vennero gettati a mare e massacrati più di 130 schiavi africani e il suo contributo significativo nell'abolizione della tratta degli schiavi, analizzando sia le implicazioni storiche che quelle legali del caso, per concludere con un confronto tra le principali opere realizzate su questo atroce evento. La ricerca parte da uno studio sull'Africa pre-coloniale, con un interessante approfondimento storico sulle dinamiche della schiavitù Africana antecedente alla tratta atlantica. In seguito viene analizzato l'inizio della tratta degli schiavi, in particolare di quella britannica, soffermandosi soprattutto sul ruolo centrale di Liverpool nel commercio degli schiavi britannico e successivamente sulle brutalità del Middle Passage. Dal secondo capitolo lo studio si estende al caso Zong vero e proprio, dall’acquisto della nave alle dinamiche dell’incidente, per poi concentrarsi sull'assicurazione marittima del XVIII secolo, in modo tale da esaminare l’ambiguità e la complessità delle leggi che permisero all’equipaggio di ritenersi legittimato a sacrificare brutalmente degli esseri umani e ricevere un compenso dall’assicurazione. Nell’ultimo capitolo vengono infine esplorate le varie rappresentazioni artistiche del massacro. Il controverso quadro di J.M.W. Turner, The Slave Ship, suscitò non poche critiche tra cui quella di David Dabydeen in Turner, ed è messo a confronto con altre opere letterarie, come il romanzo Feeding the Ghosts di Fred d’Aguiar e l’innovativa collezione di poesie di M. NourbeSe Philip Zong!. Oltre a queste rappresentazioni pittoriche e letterarie, l’analisi si espande all’arte visiva con le opere teatrali An African Cargo e The Meaning of Zong, nonché il film Belle di Amma Asante. Infine, questo terzo capitolo dedica la sua conclusione ai recenti memoriali dedicati al massacro con il recente progetto del Movement for Justice & Reconciliation The Zong Project e l’esibizione visiva Memorial to Zong realizzato dall’artista-attivista Lubaina Himid, vincitrice del Turner Prize nel 2017. Attraverso questa ricerca interdisciplinare si evidenzia come il caso Zong abbia stimolato una crescente consapevolezza pubblica e politica, alimentando il nascente movimento abolizionista che infine risultò nella definitiva abolizione della tratta degli schiavi. Questo brutale evento storico non solo ha avuto un impatto sulla legislazione contro la tratta degli schiavi, ma ha anche lasciato un'impronta importante nella memoria collettiva, influenzando le narrazioni culturali e artistiche sull'argomento. In conclusione, è importante comprendere il caso Zong non solo come un evento storico, ma come un potente simbolo nella lotta per i diritti umani e la giustizia sociale.

The Zong case at the crossroads of history, law and literature.

ROSELLA, GIANLUCA
2024/2025

Abstract

La tesi esamina il caso del massacro della Zong, una nave negriera dalla quale, nel 1781, vennero gettati a mare e massacrati più di 130 schiavi africani e il suo contributo significativo nell'abolizione della tratta degli schiavi, analizzando sia le implicazioni storiche che quelle legali del caso, per concludere con un confronto tra le principali opere realizzate su questo atroce evento. La ricerca parte da uno studio sull'Africa pre-coloniale, con un interessante approfondimento storico sulle dinamiche della schiavitù Africana antecedente alla tratta atlantica. In seguito viene analizzato l'inizio della tratta degli schiavi, in particolare di quella britannica, soffermandosi soprattutto sul ruolo centrale di Liverpool nel commercio degli schiavi britannico e successivamente sulle brutalità del Middle Passage. Dal secondo capitolo lo studio si estende al caso Zong vero e proprio, dall’acquisto della nave alle dinamiche dell’incidente, per poi concentrarsi sull'assicurazione marittima del XVIII secolo, in modo tale da esaminare l’ambiguità e la complessità delle leggi che permisero all’equipaggio di ritenersi legittimato a sacrificare brutalmente degli esseri umani e ricevere un compenso dall’assicurazione. Nell’ultimo capitolo vengono infine esplorate le varie rappresentazioni artistiche del massacro. Il controverso quadro di J.M.W. Turner, The Slave Ship, suscitò non poche critiche tra cui quella di David Dabydeen in Turner, ed è messo a confronto con altre opere letterarie, come il romanzo Feeding the Ghosts di Fred d’Aguiar e l’innovativa collezione di poesie di M. NourbeSe Philip Zong!. Oltre a queste rappresentazioni pittoriche e letterarie, l’analisi si espande all’arte visiva con le opere teatrali An African Cargo e The Meaning of Zong, nonché il film Belle di Amma Asante. Infine, questo terzo capitolo dedica la sua conclusione ai recenti memoriali dedicati al massacro con il recente progetto del Movement for Justice & Reconciliation The Zong Project e l’esibizione visiva Memorial to Zong realizzato dall’artista-attivista Lubaina Himid, vincitrice del Turner Prize nel 2017. Attraverso questa ricerca interdisciplinare si evidenzia come il caso Zong abbia stimolato una crescente consapevolezza pubblica e politica, alimentando il nascente movimento abolizionista che infine risultò nella definitiva abolizione della tratta degli schiavi. Questo brutale evento storico non solo ha avuto un impatto sulla legislazione contro la tratta degli schiavi, ma ha anche lasciato un'impronta importante nella memoria collettiva, influenzando le narrazioni culturali e artistiche sull'argomento. In conclusione, è importante comprendere il caso Zong non solo come un evento storico, ma come un potente simbolo nella lotta per i diritti umani e la giustizia sociale.
2024
The Zong case at the crossroads of history, law and literature.
Zong
Slavery
Literature
Law
Middle passage
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Rosella_Gianluca.pdf

accesso aperto

Dimensione 4.49 MB
Formato Adobe PDF
4.49 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/81785