Il presente lavoro si propone di fare luce sul ruolo che la nostalgia riveste nel pensiero di Martin Heidegger. La comprensione di questo d'animo permette di aprire una nuova prospettiva entro cui leggere la condizione odierna dell'uomo. Heidegger ritiene che la nostalgia spinga l'uomo alla "Bodenständigkeit" nell'essere. Con questo termine – particolarmente frequente nella fase tarda del suo pensiero – il filosofo pensa l'esperienza ontologica del radicamento, ormai assente nell'epoca della "Heimatlosigkeit". Seguendo la concettualità di Heidegger, si tratta di ricostruire le tappe del cammino che l'uomo – a partire dall'impulso della nostalgia – è chiamato a compiere per ritrovare la "Bodenständigkeit". Per comprendere la direzione da seguire si rende necessario ripercorrere il colloquio che Heidegger intrattiene con il poeta Johann Peter Hebel, interlocutore costante nella fase tarda del suo pensiero. Questa figura appare agli occhi del filosofo come una guida in grado di fondare la possibilità di un nuovo radicamento nella terra natia. La sua poesia restituisce la presenza dell'essere che sta a fondamento della realtà, ma non garantisce la possibilità di radicarsi in esso. Heidegger sostiene infatti che l'uomo per sua essenza dimori nella distinzione fra ente ed essere. Spinto della nostalgia, egli si incammina verso l'essere, potendo unicamente avvicinarsi ad esso. In questa vicinanza l'uomo può fare l'esperienza più autentica della "Bodenständigkeit".
Nostalgia di casa. La ricerca della "Bodenständigkeit" nel pensiero di Martin Heidegger attraverso il colloquio con Johann Peter Hebel
ORLANDI, FRANCESCO
2024/2025
Abstract
Il presente lavoro si propone di fare luce sul ruolo che la nostalgia riveste nel pensiero di Martin Heidegger. La comprensione di questo d'animo permette di aprire una nuova prospettiva entro cui leggere la condizione odierna dell'uomo. Heidegger ritiene che la nostalgia spinga l'uomo alla "Bodenständigkeit" nell'essere. Con questo termine – particolarmente frequente nella fase tarda del suo pensiero – il filosofo pensa l'esperienza ontologica del radicamento, ormai assente nell'epoca della "Heimatlosigkeit". Seguendo la concettualità di Heidegger, si tratta di ricostruire le tappe del cammino che l'uomo – a partire dall'impulso della nostalgia – è chiamato a compiere per ritrovare la "Bodenständigkeit". Per comprendere la direzione da seguire si rende necessario ripercorrere il colloquio che Heidegger intrattiene con il poeta Johann Peter Hebel, interlocutore costante nella fase tarda del suo pensiero. Questa figura appare agli occhi del filosofo come una guida in grado di fondare la possibilità di un nuovo radicamento nella terra natia. La sua poesia restituisce la presenza dell'essere che sta a fondamento della realtà, ma non garantisce la possibilità di radicarsi in esso. Heidegger sostiene infatti che l'uomo per sua essenza dimori nella distinzione fra ente ed essere. Spinto della nostalgia, egli si incammina verso l'essere, potendo unicamente avvicinarsi ad esso. In questa vicinanza l'uomo può fare l'esperienza più autentica della "Bodenständigkeit".File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81799