L'elaborato propone di dimostrare come i concetti di polifonia e carnevalesco, teorizzati dal critico e filosofo russo Michail Bachtin, siano essenziali per comprendere la complessità ideologica e la struttura dialogica dell’opera dostoevskiana. Nella prima parte, vengono introdotte le linee principali del pensiero di Bachtin, illustrandone gli aspetti filosofici, linguistici e critico-letterari. Successivamente, si procede con l’analisi della "rivoluzione copernicana" realizzata da Dostoevskij, che dà vita al genere polifonico: un sistema in cui le voci dei personaggi interagiscono e si scontrano, pur mantenendo la propria autonomia indipendentemente dall'ideologia autoriale. Attraverso il dialogo e l’autocoscienza, Dostoevskij ricrea una vera e propria "polifonia musicale", in cui nulla è considerato intoccabile e tutto può essere messo in discussione. Inoltre, l’elaborato esamina le continue situazioni grottesche e parodiche in Dostoevskij, ispirate da scene carnevalesche proprie sia del genere serio-comico dell’antichità (Dialogo socratico e Satira Menippea), sia del carnevalesco medievale e dell’opera rinascimentale di François Rabelais. Nella parte finale, la tesi applica i principi della critica bachtiniana al romanzo I Demoni, mettendo in evidenza come i dialoghi tra i personaggi-ideologi e gli episodi di natura carnevalesca costituiscano ulteriori chiavi interpretative per la comprensione critica dell'opera.

Polifonia e carnevalesco. Michail Bachtin, la forma romanzo e l'opera di Dostoevskij

BOSO, CATERINA
2024/2025

Abstract

L'elaborato propone di dimostrare come i concetti di polifonia e carnevalesco, teorizzati dal critico e filosofo russo Michail Bachtin, siano essenziali per comprendere la complessità ideologica e la struttura dialogica dell’opera dostoevskiana. Nella prima parte, vengono introdotte le linee principali del pensiero di Bachtin, illustrandone gli aspetti filosofici, linguistici e critico-letterari. Successivamente, si procede con l’analisi della "rivoluzione copernicana" realizzata da Dostoevskij, che dà vita al genere polifonico: un sistema in cui le voci dei personaggi interagiscono e si scontrano, pur mantenendo la propria autonomia indipendentemente dall'ideologia autoriale. Attraverso il dialogo e l’autocoscienza, Dostoevskij ricrea una vera e propria "polifonia musicale", in cui nulla è considerato intoccabile e tutto può essere messo in discussione. Inoltre, l’elaborato esamina le continue situazioni grottesche e parodiche in Dostoevskij, ispirate da scene carnevalesche proprie sia del genere serio-comico dell’antichità (Dialogo socratico e Satira Menippea), sia del carnevalesco medievale e dell’opera rinascimentale di François Rabelais. Nella parte finale, la tesi applica i principi della critica bachtiniana al romanzo I Demoni, mettendo in evidenza come i dialoghi tra i personaggi-ideologi e gli episodi di natura carnevalesca costituiscano ulteriori chiavi interpretative per la comprensione critica dell'opera.
2024
Polyphony and the Carnivalesque. Mikhail Bakhtin, the Novel Form, and Dostoevsky’s Work
Polifonia
Carnevalesco
Bachtin
Romanzo
Dostoevskij
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/81889