Negli ultimi decenni, il crescente impatto del cambiamento climatico ha posto in primo piano la necessità di modelli di progettazione paesaggistica capaci di ridurre i consumi idrici e, al tempo stesso, valorizzare la biodiversità e il benessere degli ecosistemi urbani. In questo contesto, lo xeriscaping, termine nato negli Stati Uniti negli anni ’80, rappresenta una strategia innovativa per coniugare esigenze estetiche, funzionalità e parsimonia nell’uso delle risorse idriche. La ricerca si focalizza sull’Italia, dove la tradizione del verde ornamentale è antica, ma spesso basata su prati e piante a elevata domanda d’acqua. Dopo un’analisi dei principi base dello xeriscaping, si presentano casi studio internazionali (Canada, Portogallo, Turchia) in cui l’adozione di questo approccio ha dimostrato risultati concreti in termini di risparmio idrico, riduzione dei costi di manutenzione e miglioramento della qualità ambientale. La parte finale della tesi analizza le condizioni peculiari del Nord Italia, evidenziando le sfide climatiche ed ecologiche tipiche di quest’area, caratterizzata da inverni rigidi e da un crescente stress idrico durante la stagione estiva. Per rispondere a tali esigenze, si propone una selezione di 30 piante in grado di coniugare elevata rusticità, resistenza alle basse temperature e basso fabbisogno idrico. A coronamento di questa analisi, viene illustrato un progetto concreto per la realizzazione di un giardino a Cittadella, dove sono state impiegate 22 delle 30 specie selezionate, allo scopo di dimostrare come i princìpi dello xeriscaping possano tradursi in soluzioni paesaggistiche funzionali. La proposta progettuale include una planimetria e cinque viste rappresentative, corredata da una numerazione delle piante e da un indice botanico.
Xeriscaping in Italia: Strategie paesaggistiche per una maggiore resilienza climatica e un uso ottimale delle risorse idriche
GRIFALCONI, RICCARDO
2024/2025
Abstract
Negli ultimi decenni, il crescente impatto del cambiamento climatico ha posto in primo piano la necessità di modelli di progettazione paesaggistica capaci di ridurre i consumi idrici e, al tempo stesso, valorizzare la biodiversità e il benessere degli ecosistemi urbani. In questo contesto, lo xeriscaping, termine nato negli Stati Uniti negli anni ’80, rappresenta una strategia innovativa per coniugare esigenze estetiche, funzionalità e parsimonia nell’uso delle risorse idriche. La ricerca si focalizza sull’Italia, dove la tradizione del verde ornamentale è antica, ma spesso basata su prati e piante a elevata domanda d’acqua. Dopo un’analisi dei principi base dello xeriscaping, si presentano casi studio internazionali (Canada, Portogallo, Turchia) in cui l’adozione di questo approccio ha dimostrato risultati concreti in termini di risparmio idrico, riduzione dei costi di manutenzione e miglioramento della qualità ambientale. La parte finale della tesi analizza le condizioni peculiari del Nord Italia, evidenziando le sfide climatiche ed ecologiche tipiche di quest’area, caratterizzata da inverni rigidi e da un crescente stress idrico durante la stagione estiva. Per rispondere a tali esigenze, si propone una selezione di 30 piante in grado di coniugare elevata rusticità, resistenza alle basse temperature e basso fabbisogno idrico. A coronamento di questa analisi, viene illustrato un progetto concreto per la realizzazione di un giardino a Cittadella, dove sono state impiegate 22 delle 30 specie selezionate, allo scopo di dimostrare come i princìpi dello xeriscaping possano tradursi in soluzioni paesaggistiche funzionali. La proposta progettuale include una planimetria e cinque viste rappresentative, corredata da una numerazione delle piante e da un indice botanico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/81953