La negazione del diritto all'aborto nei casi di violenza sessuale: una doppia violenza contro le donne

This thesis examines the denial of the right to abortion in cases of sexual violence, emphasizing how such denial constitutes a form of double violence against women. It analyzes national and international legal frameworks regulating voluntary termination of pregnancy, with a specific focus on Italian, U.S., and other regional legislations. The study highlights how restrictive abortion laws not only violate fundamental human rights but also reinforce gender inequalities and social injustices. Through the analysis of emblematic cases and historical perspectives, this research demonstrates how the denial of abortion access intensifies the trauma experienced by survivors of sexual violence, undermining their autonomy and self-determination. The thesis concludes with a call to the international community to ensure effective protection of reproductive rights by addressing legal, cultural, and institutional barriers.

Questa tesi esplora la negazione del diritto all'aborto nei casi di violenza sessuale, evidenziando come tale pratica rappresenti una forma di doppia violenza contro le donne. Analizza i quadri giuridici nazionali e internazionali sull'interruzione volontaria di gravidanza, con particolare attenzione alle legislazioni italiane, statunitensi e di altre regioni. Viene sottolineato come le restrizioni sull'aborto non solo violino i diritti umani fondamentali, ma perpetuino disuguaglianze di genere e ingiustizie sociali. Attraverso casi emblematici e prospettive storiche, il lavoro dimostra come l'accesso negato all'aborto aggravi il trauma delle vittime di violenza sessuale, limitando la loro autodeterminazione. La tesi conclude con un appello alla comunità internazionale per promuovere una tutela effettiva dei diritti riproduttivi, superando le barriere legali, culturali e istituzionali.