In an increasingy complex and fragmented world, marked by a moltitude of information and communications, the mass media have taken on a fundamental role in the dissemination of knowledge and in the process of constructing meanings, allowing individuals to make senso of social reality, serving as interpretative frames for the world around us. Consequently, in the public sphere, perceptions, ideas and actions are based on images of reality provided by others, especially regarding wars and conflicts in general, as the geopolitical clash is also, and above all, a media battle of narratives. The information and propaganda war no longer simply represents an additional element of military strategy but has become an essential dimension of the conflict itself, if not one of the most important. This has been clearly demonstrated in the ongoing conflict between Israel and Palestine, where the media are able to influence public opinion, not only locally or regionally but on a global scale. The war is simultaneously fought on the metaverse level, where the internet is shaped as a real battlefiel, not merely describing facts but also as a place where reality is constructed. Western media have once again focused attention on Israel and Palestine following the attack on October 7th by the Islamic militant group Hamas against Israeli territory. The rocket launch resulted in over 14,000 casualities, hundred of injuries, and over 200 hostages. Following this, the Israeli governement declared a complete siege of the Gaza Strip. In this way, one of the most emblematic and bloody conflicts in world history has resurfaced.

In un mondo sempre più complesso e frammentato come quello delle società contemporanee, costellato dalla molteplicità di informazioni e comunicazioni, i mass media hanno assunto un ruolo fondamentale nella fruizione dei saperi e nel processo di costruzione dei significati consentendo agli individui di dare un senso alla realtà sociale, ricoprendo la funzione di cornici interpretative del mondo che ci circonda. Di conseguenza nella sfera pubblica, percezioni, idee ed azioni si basano sulle immagini della realtà conferite da altri, soprattutto per quanto concerne le guerre ed i conflitti in generale poiché lo scontro geopolitico è anche, e soprattutto, uno scontro mediatico delle narrazioni. La guerra dell’informazione e della propaganda di fatto non rappresenta più semplicemente un elemento aggiuntivo della strategia militare bensì è una vera e propria dimensione del conflitto stesso, se non una delle più importanti. Ciò è stato dimostrato chiaramente nel conflitto in corso tra Israele e Palestina in cui i media riescono ad influenzare l’opinione pubblica, non solo a livello locale o regionale bensì su scala mondiale. La guerra viene dunque combattuta contemporaneamente anche sul piano del metaverso, in cui internet si configura come un vero e proprio campo di battaglia, il quale non si limita ad una mera descrizione dei fatti ma in quanto luogo in cui il reale viene costruito. I media occidentali hanno puntato nuovamente i riflettori su Israele e Palestina a seguito dell’attacco avvenuto lo scorso 7 ottobre da parte del gruppo militante islamico di Hamas nei confronti del territorio israeliano. Il lancio dei razzi ha provocato oltre 14000 vittime, centinaia di feriti e oltre 200 ostaggi. A seguito di ciò, il governo israeliano ha dichiarato lo stato di assedio completo della Striscia di Gaza. In questo modo si è riaperto uno dei conflitti più emblematici e cruenti della storia mondiale.

Tra memoria e manipolazione: la guerra Israelo-Palestinese, dalle radici storiche alla manipolazione nei media Occidentali

MOSER, VANESSA
2024/2025

Abstract

In an increasingy complex and fragmented world, marked by a moltitude of information and communications, the mass media have taken on a fundamental role in the dissemination of knowledge and in the process of constructing meanings, allowing individuals to make senso of social reality, serving as interpretative frames for the world around us. Consequently, in the public sphere, perceptions, ideas and actions are based on images of reality provided by others, especially regarding wars and conflicts in general, as the geopolitical clash is also, and above all, a media battle of narratives. The information and propaganda war no longer simply represents an additional element of military strategy but has become an essential dimension of the conflict itself, if not one of the most important. This has been clearly demonstrated in the ongoing conflict between Israel and Palestine, where the media are able to influence public opinion, not only locally or regionally but on a global scale. The war is simultaneously fought on the metaverse level, where the internet is shaped as a real battlefiel, not merely describing facts but also as a place where reality is constructed. Western media have once again focused attention on Israel and Palestine following the attack on October 7th by the Islamic militant group Hamas against Israeli territory. The rocket launch resulted in over 14,000 casualities, hundred of injuries, and over 200 hostages. Following this, the Israeli governement declared a complete siege of the Gaza Strip. In this way, one of the most emblematic and bloody conflicts in world history has resurfaced.
2024
Between memory and manipulation: the Israeli-Palestinan conflict, from historical roots to manipulation in the Western media
In un mondo sempre più complesso e frammentato come quello delle società contemporanee, costellato dalla molteplicità di informazioni e comunicazioni, i mass media hanno assunto un ruolo fondamentale nella fruizione dei saperi e nel processo di costruzione dei significati consentendo agli individui di dare un senso alla realtà sociale, ricoprendo la funzione di cornici interpretative del mondo che ci circonda. Di conseguenza nella sfera pubblica, percezioni, idee ed azioni si basano sulle immagini della realtà conferite da altri, soprattutto per quanto concerne le guerre ed i conflitti in generale poiché lo scontro geopolitico è anche, e soprattutto, uno scontro mediatico delle narrazioni. La guerra dell’informazione e della propaganda di fatto non rappresenta più semplicemente un elemento aggiuntivo della strategia militare bensì è una vera e propria dimensione del conflitto stesso, se non una delle più importanti. Ciò è stato dimostrato chiaramente nel conflitto in corso tra Israele e Palestina in cui i media riescono ad influenzare l’opinione pubblica, non solo a livello locale o regionale bensì su scala mondiale. La guerra viene dunque combattuta contemporaneamente anche sul piano del metaverso, in cui internet si configura come un vero e proprio campo di battaglia, il quale non si limita ad una mera descrizione dei fatti ma in quanto luogo in cui il reale viene costruito. I media occidentali hanno puntato nuovamente i riflettori su Israele e Palestina a seguito dell’attacco avvenuto lo scorso 7 ottobre da parte del gruppo militante islamico di Hamas nei confronti del territorio israeliano. Il lancio dei razzi ha provocato oltre 14000 vittime, centinaia di feriti e oltre 200 ostaggi. A seguito di ciò, il governo israeliano ha dichiarato lo stato di assedio completo della Striscia di Gaza. In questo modo si è riaperto uno dei conflitti più emblematici e cruenti della storia mondiale.
Israele-Palestina
Radici del conflitto
Sionismo
Nazionalismo arabo
Narrazione media
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/82225